I Camaleonti




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I Camaleonti

Camaleonti.jpg
I Camaleonti nel 1968; da sinistra a destra Paolo de Ceglie, Gerry Manzoli, Tonino Cripezzi e Livio Macchia
Paese d'origine
Italia Italia
Genere
Beat
Pop
Pop rock
Periodo di attività musicale
1963 – in attività
Etichetta Kansas; CGD; CBS; Camaleo; Durium

Album pubblicati
18
Studio 9
Live 1
Raccolte 8

Sito ufficiale

I Camaleonti, precedentemente denominati Mods e Beatnicks, sono un complesso musicale italiano nato negli anni sessanta.




Indice






  • 1 Formazione


    • 1.1 Ex componenti




  • 2 Storia del complesso


  • 3 Discografia


    • 3.1 Album in studio


    • 3.2 Raccolte


    • 3.3 Singoli


    • 3.4 Partecipazioni




  • 4 Premi


  • 5 Curiosità


  • 6 Note


  • 7 Bibliografia


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Formazione |




  • Livio Macchia (Acquaviva delle Fonti, 11 novembre 1941): voce e basso (dal 1963)


  • Antonio Cripezzi detto Tonino (Milano, 26 febbraio 1946): voce, pianoforte (dal 1963)


  • Valerio Veronese (Milano, 2 settembre 1958): chitarre e voce (dal 1985)


  • Massimo Brunetti: pianoforte, tastiere e voce (dal 1990)


  • Massimo di Rocco: batteria (dal 2004)



Ex componenti |




  • Riki Maiocchi (Milano, 27 maggio 1940 - 2 febbraio 2004): voce e chitarra (dal 1963 al 1966)


  • Paolo de Ceglie (Trinitapoli, 29 novembre 1943 - Milano, 27 marzo 2004): batteria (dal 1963 al 2004)


  • Gerardo Manzoli detto Gerry (Milano, 28 agosto 1941): chitarra acustica (dal 1963 al 1982)


  • Mario Lavezzi: chitarre e voce (dal 1966 al 1968)


  • Gabriele Lorenzi: tastiere (dal 1967 al 1968)


  • Dave Sumner: chitarra elettrica (dal 1973 al 1980)


  • Vincenzo Mancuso (Palermo, 1953): chitarre e flauto (dal 1981 al 1984)



Storia del complesso |


Le origini dei Camaleonti vanno ricercate al Santa Tecla di Milano, nella band di Memo Remigi e nella formazione Le Ombre di Augusto Righetti. È il chitarrista Riki Maiocchi che, sul finire del 1963, nella prima interpella il giovane tastierista Tonino Cripezzi e nella seconda il chitarrista Gerry Manzoli, il batterista Paolo de Ceglie e il bassista Livio Macchia, proponendo loro di creare un nuovo gruppo musicale.


Il genere scelto è la musica beat, nata poco prima in Inghilterra e rapidamente diffusasi in Europa e negli USA. Coerentemente con l'intrapresa strada musicale, il nuovo gruppo prende il nome di Mods e, successivamente, di Beatnicks, specializzandosi nel confezionare ed eseguire cover in lingua italiana di brani celebri, frutto di un'abile ricerca nelle classifiche inglesi e americane.


Nel 1965, dopo aver definitivamente scelto la denominazione di Camaleonti, il gruppo si presenta al primo "Raduno Beat" milanese dove viene notato da Miki Del Prete, collaboratore e paroliere di Adriano Celentano, che offre ai Camaleonti un contratto con la l'etichetta Kansas, casa discografica che gravita intorno al Clan Celentano, fondata dallo stesso Del Prete e da Domenico Serengay. Il successo arriva quasi subito, cavalcando il fenomeno beat con Chiedi Chiedi e Sha la la la la (cover di La La La La La del gruppo messicano-statunitense The Blendells) che nel 1966 vende 40.000 copie, presto bissato dal successo di Portami tante rose, rifacimento della celebre canzone di epoca fascista, che arriva all'11º posto in hit parade.


Dopo la defezione di Riki Maiocchi, che si dedica alla carriera solista, l'anno d'oro è il 1968, in cui raggiunge la vetta delle classifiche di vendita con L'ora dell'amore (versione italiana di Homburg dei Procol Harum), uscito alla fine del 1967 e che ottiene la prima posizione il 16 dicembre. Questo brano diventa un inno dei giovani di allora e rimane al 1º posto della classifica dei dischi per 10 settimane vendendo 1.600.000 copie, successo bissato da Io per lei (cover di To Give di Frankie Valli) che arriva al 9º posto e di Applausi, nuovo primo posto con 900.000 copie vendute, che rimane in classifica per dodici settimane, piazzandosi (e rimanendo) al primo posto per le tre settimane dal 29 novembre al 13 dicembre e ritornandoci per altre due dal 3 al 10 gennaio[1].




Paolo, Gerry e Tonino dei Camaleonti con Gigliola Cinquetti, Mario Tessuto, Caterina Caselli e Riccardo Del Turco, loro compagni di etichetta alla CGD


Con Mamma mia (scritta da Mogol e Lucio Battisti), con Viso d'angelo (scritta da Pace e Panzeri) e poi con Eternità, presentata al Festival di Sanremo (presentata in coppia con Ornella Vanoni, che nella versione della band milanese arriva fino al secondo posto in hit parade e resta in classifica per tredici settimane[2]), il complesso si affaccia agli anni settanta al massimo della sua popolarità: questi sono anche gli anni dei dischi d'oro, delle Maschere d'Argento e altre attestazioni varie.


La formazione ritorna ufficialmente un quintetto con l'ingresso di Dave Sumner, già facente parte dei Primitives di Mal e dei Cyan Three di Patty Pravo, anche perché in via ufficiosa aveva partecipato ad alcune incisioni degli anni precedenti, portando una ventata di "internazionalità" alla band.


Nel 1972 partecipa a Un disco per l'estate, ma viene esclusa dalle finali forse per un titolo fuori stagione (il brano si chiama infatti Tempo d'inverno). Partecipano al Festival di Sanremo con Come sei bella nel 1973 e nell'estate dello stesso anno vincono "Un disco per l'estate" con la canzone Perché ti amo, altro primo posto in classifica per settimane. Seguono nuovi successi a Canzonissima con Amicizia e amore, a Un disco per l'estate 1975 con Piccola Venere e due partecipazioni al Festival di Sanremo, con Cuore di vetro (1976) e Quell'attimo in più (1979) con la quale arrivano terzi.


Dave Sumner decide di lasciare il gruppo nel 1981, sostituito da Vincenzo Mancuso, presto anche Gerry decide di abbandonare i vecchi compagni ed i Camaleonti continuano la loro strada in quattro; realizzano Cuore neroazzurro (1984) che diventa l'inno ufficiale dell'Inter.
Nel 1985, Vincenzo Mancuso si separa dal gruppo, avendo intrapreso un'impegnativa collaborazione (come musicista e poi anche come produttore) con Francesco De Gregori, e permette l'ingresso al giovane (all'epoca ventisettenne) Valerio Veronese, valente e preparatissimo chitarrista, tutt'oggi in formazione. Nel 1990, i Camaleonti ritornano a essere in 5 con l'ingresso del tastierista Massimo Brunetti.
Nel 1993 tornano al Festival di Sanremo cantando (insieme ai Dik Dik e Maurizio Vandelli) la canzone nostalgica Come passa il tempo che, anche se viene eliminata, riscuote un discreto successo.


Nel 2004 incidono 40 anni di musica e applausi e in concomitanza con questo disco viene a mancare lo storico batterista del gruppo Paolo de Ceglie. A seguito della scomparsa dello storico batterista, nel 2006 pubblicano la raccolta "Storia", una rivisitazione dei loro più grandi successi, acquistabile solo online o ai concerti del gruppo.


Nel 2009 i Camaleonti partecipano alla trasmissione di Raiuno "I Migliori Anni" condotta da Carlo Conti e intraprendono un tour invernale in Canada, riscuotendo un grandissimo successo.
Nel 2010 il gruppo ritorna ad esibirsi all'estero in occasione del world tour che li vede protagonisti negli USA, e sempre nello stesso anno partecipano alla trasmissione di Raiuno "Ciak si canta". Nonostante il passare del tempo il gruppo continua a fare musica, riproponendo i loro più grandi successi e nuovi brani.


Nel 2010 esce un CD che racchiude gran parte delle esecuzioni dal vivo del 2009; il tour estivo è tutto esaurito.


Il 25 settembre 2013 partecipano al concerto per festeggiare i cinquant'anni di carriera di Gian Pieretti, che si tiene all'Auditorium di Mortara (dove il cantautore risiede) un concerto a cui partecipano molti musicisti tra cui Viola Valentino, Ivan Cattaneo, Marco Bonino, Mario Tessuto, Paky Canzi, Donatello, Ricky Gianco ed Elisabetta Viviani, oltre allo stesso Pieretti[3].


Il 16 maggio 2014 ritirano a Genova presso la Fiera Internazionale della Musica il FIM Award Premio Italia alla Carriera assegnato da CAPAM, Commissione Artistica per la Promozione dell'Arte e della Musica. Per l'occasione il gruppo si esibisce di fronte ad un folto pubblico che li acclama. Il premio viene consegnato a loro da Verdiano Vera, patron della manifestazione.[4]


Il 10 maggio del 2015 viene pubblicato il loro nuovo disco celebrativo, 50 Anni di applausi, contenente ben cinque inediti. L'album è distribuito in allegato a TV Sorrisi e Canzoni. La band presenta il lavoro attraverso una serie di trasmissioni televisive di spicco.



Discografia |







Album in studio |



  • 1966 - The best records in the world (Kansas, DMK 007)

  • 1967 - Portami tante rose (Kansas, DMK 008)

  • 1968 - Io per lei (CBS 63350)

  • 1969 - Vita d'uomo (CBS 52724; Q Disc)

  • 1973 - I magnifici Camaleonti (CBS 65669)

  • 1974 - Amicizia e amore (CBS 69056)

  • 1975 - Piccola Venere ed altri successi (CBS 69149)

  • 1976 - Che aereo stupendo...la speranza (CBS 69234)

  • 1977 - In vendita (Camaleo, CM 38501)

  • 1979 - ...e camminiamo (Durium, ms AI 77408)

  • 1993 - Come passa il tempo e i più grandi successi (Dischi Ricordi, RTR 41022)

  • 1996 - Libero (Nar International, 4429 5003-2)

  • 1997 - Applausi ed altri successi (Nar International, 12842 202827; reincisione dei grandi successi + inediti)

  • 1998 - I più grandi Successi (TBP130 - Tring s.r.l.)

  • 2001 - 2001 ed oltre (Nar International; nuovi brani + cover di brani internazionali).

  • 2004 - 40 anni di musica e applausi - Omaggio a Paolo De Ceglie, storico batterista del gruppo + DVD live + 3 inediti.

  • 2006–2007 - Storia - rivisitazione dei più grandi successi.

  • 2010 - Camaleonti Live - (Azzurra Music) CD live dei concerti in Italia.

  • 2015 - 50 Anni di applausi - (Clodio Management) 5 rivisitazioni di successi + 5 inediti.



Raccolte |



  • 1986 - L'ora dell'amore (CGD, 9031 70173-2)

  • 1986 - Perché ti amo (CGD, 9031 70174-2)



Singoli |



  • 1965 - Ti saluto/Ti dai troppe arie (Kansas, DM 1002)

  • 1965 - Sha la la la la/Tu credi in me (Kansas, DM 1005)

  • 1966 - I capelloni/Come mai/Io lavoro (Kansas, DM 1009)

  • 1966 - Chiedi chiedi/I ragazzi del Grab/Dimmi ciao (Kansas, DM 1011)

  • 1966 - Se ritornerai/Non so che dire (Kansas, DM 1015)

  • 1966 - La libertà/Non c'è più nessuno (Kansas, DM 1016)

  • 1967 - Portami tante rose/Una risposta (Kansas, DM 1025)

  • 1967 - Il mare non racconta mai/Alla nostra età (Kansas, DM 1029)

  • 1967 - Il mare non racconta mai/Lo stesso giorno, la stessa ora (Kansas, DM 1029; stesso numero di catalogo del precedente)

  • 1967 - Ora ho capito/Senza di te che farò (Kansas, DM 1036)

  • 1967 - Ci vuole poco/Credo (Kansas, DM 1046)

  • 1967 - Non c'è niente di nuovo/Vita facile (CBS, 2770)

  • 1967 - L'ora dell'amore/Noi e gli altri (CBS, 3039)

  • 1967 - Io per lei/Il diario di Anna Frank (CBS, 3373)

  • 1968 - Noch Einmal/Sommer Liebelei (CBS, 3655; pubblicato in Germania, il lato A è le versione in tedesco di Applausi, mentre il lato B è Torna Liebelei)

  • 1968 - Punto bianco/Non cade il mondo (Kansas, dm 1061; si tratta di due provini pubblicati dalla vecchia casa discografica)

  • 1968 - Applausi/Torna Liebelei (CBS, 3654)

  • 1969 - Viso d'angelo/Lei aspetta te (CBS, 4114)

  • 1969 - Mamma mia/In poche parole ti amo (CBS, 4627)

  • 1970 - Eternità/Bella che balli (CBS, 4793)

  • 1970 - Ti amo da un'ora/Per carità (CBS, 5008)

  • 1970 - Lei mi darà un bambino/Poker (CBS, 5206)

  • 1971 - Un uomo qualunque/Il primo mese (CBS, 7179)

  • 1971 - Oggi il cielo è rosa/Vanessa (CBS, 7478)

  • 1972 - Tempo d'inverno/Grazie amore grazie di cuore (CBS, 8013)

  • 1973 - Come sei bella/Donna donna (CBS, A 1293)

  • 1973 - Perché ti amo/Vado in bianco (CBS, A 1478)

  • 1973 - Amicizia e amore/Pensa (CBS, A 1986)

  • 1974 - Il campo delle fragole/Dove curva il fiume (CBS, A 2412)

  • 1975 - Piccola Venere

  • 1975 - Cuore di vetro/Amico di ieri, amico perduto (CBS, 4038)

  • 1976 - Tra amici/Stella (Camaleo, CM 8801)

  • 1978 - Canto d'amore straniero/Successo (Durium, Ld AI 8015)

  • 1979 - Quell'attimo in più/Marina (Durium, Ld AI 8039)

  • 1979 - ...e Camminiamo/Ho scelto lei (Durium, Ld AI 8073)

  • 1980 - L'ora dell'amore/Io per lei (Vip, VIP 10238)

  • 1981 - Tango della gelosia/Che storia è (Bubble Record, BLU 9311; con Monica Vitti)

  • 1983 - Italian boys/Io ti amo (Bubble Record, BLU 9224)

  • 1984 - Cuore neroazzurro/Stella (Delta, DE 500)

  • 1986 - Soli noi/Stella (Delta, DE 841)

  • 1988 - Ester/Provaci ancora (Videoradio, ZB 42103)

  • 1993 - Come passa il tempo/Come passa il tempo (strumentale) (Dischi Ricordi, SRL 11129; con i Dik Dik e Maurizio Vandelli)



Partecipazioni |



  • 1968 - Sanremo '68 (CGD, FG 5038)

  • 1970 - I Camaleonti presentano il vero underground (CBS; il gruppo è presente in questa antologia con Scale di velluto)

  • 1979 - Sanremo 1979 (EMI Italiana 3C 064-18389; il gruppo è presente in questa antologia con Quell'attimo in più)

  • 2003 - Beat and pop (On Sale Music, 52 OSM 065; i Camaleonti sono presenti con Unchain my heart, una registrazione inedita risalente al 1963)



Premi |



  • 2014, Genova - FIM Award - Premio Italia alla Carriera


Curiosità |







  • Fece parte della prima formazione dei Camaleonti (senza mai arrivare al grande pubblico, ma esibendosi come voce solista del complesso durante le prime uscite poco più che amatoriali) un giovanissimo Teo Teocoli.


  • Applausi, uno dei grandi successi della band italiana, ha una somiglianza evidente con Epitaph dei King Crimson; il brano del gruppo inglese però fu pubblicato l'anno dopo.



Note |




  1. ^ I dati sulle posizioni in classifica sono ricavati dal volume di Dario Salvatori, Storia dell'hit parade, edizioni Gremese, 1989, alla voce "Camaleonti", pag. 97, alla voce "Numero uno settimana per settimana" degli anni 1968, pag. 27, e 1969, pag. 28; integrato dalle classifiche settimanali di Sorrisi e canzoni e Giovani e da quelle mensili di Musica e dischi


  2. ^ I dati sulle posizioni in classifica sono ricavati dal volume di Dario Salvatori, Storia dell'hit parade, edizioni Gremese, 1989, alla voce "Camaleonti", pag. 97, integrato dalle classifiche settimanali di Sorrisi e canzoni e Giovani e da quelle mensili di Musica e dischi


  3. ^ Gian Pieretti: «Io, quel ribelle che tirava pietre a Sanremo» - Cronaca - La Provincia Pavese


  4. ^ FIM Award 2014, su ilsecoloxix.it.



Bibliografia |



  • Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990; alla voce Camaleonti di Andrea Terrinoni, pagg. 253-254

  • Ursus (Salvo D'Urso), Manifesto beat, edizioni Juke Box all'Idrogeno, Torino, 1990; alla voce Camaleonti


  • Cesare Rizzi (a cura di), Enciclopedia del rock italiano, Milano, Arcana, 1993, ISBN 8879660225. pagg. 46-48

  • Tiziano Tarli, Beat italiano. Dai capelloni a Bandiera gialla, edizioni Castelvecchi, Roma 2005; alla voce Camaleonti

  • Claudio Pescetelli, Una generazione piena di complessi, editrice Zona, Arezzo, 2006; alla voce Camaleonti, pagg. 29-31

  • Marino Alessio - BEATi VOI! - Interviste e riflessioni con i complessi degli anni 60, edizione: I libri della BEAT BOUTIQUE 67 - vol.1, 2007, pag. 160

  • Paolo Denti - I CAMALEONTI - Storia di un'idea (Biografia ufficiale del complesso); editore: Fausto Lupetti, Milano, 2014.



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |






  • Sito ufficiale, su camaleonti.it. Modifica su Wikidata


  • (EN) I Camaleonti, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata


  • (EN) I Camaleonti, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata



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