Ampolla
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Con il termine ampólla, ci si riferisce in genere a vasi di ogni forma e materia, ma viene usato più propriamente per indicare piccoli vasi di vetro a fondo piatto, con il collo stretto e il ventre rigonfio come una vescica. In certi casi può avere anche dei manici e un tappo, in genere dello stesso materiale del vaso.
Un'ampolla è normalmente realizzata in vetro, ceramica o acciaio inox.
Indice
1 Utilizzi
2 Storia
3 Tipologie
4 Altri progetti
Utilizzi |
Le ampolle, in genere, sono utilizzate in cucina, per contenere condimenti liquidi come olio d'oliva ed aceto. Possono anche servire come decanter per il succo di limone, il succo d'aglio ed altri condimenti impiegati nella preparazione delle pietanze.
Contenitori di questo tipo, ma generalmente in vetro speciale, vengono utilizzati nei laboratori per contenere i reagenti chimici, oppure come sede di fenomeni che devono avvenire fuori del contatto atmosferico.
Piccole ampolle, comunemente dette ampolline, vengono utilizzate durante la liturgia, per contenere l'acqua e il vino per l'Eucaristia. Queste ampolle sono solitamente fatte di vetro, anche se a volte se ne trovano anche di metalli preziosi, come l'oro o l'argento.
Storia |
Il nome è una evoluzione di "piccola Àmphora", tipico vaso con manici, molto usato nell'antichità.
Gli antichi usavano questi oggetti per contenervi gli oli per il bagno o delle bevande, mentre oggi si è conservato l'uso di portarvi a tavola olio e aceto. Uso che, in cucina, è stato introdotto nel tardo XVII secolo e si diffuse rapidamente in tutta Italia, dove l'olio e l'aceto erano già di uso frequente.
Tipologie |
Le ampolle vanno dal semplice decanter in vetro ad oggetti di cristallo finemente cesellato, altamente decorativi. Alcune ampolle possono essere insolite ed avere solo funzione ornamentale.
Altri progetti |
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