Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico















































Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
(EN) Organization for Economic Co-operation and Development.
(FR) Organisation de coopération et de développement économiques.
(IT) Organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo economico.
OECD logo.svg

Château de la Muette, Paris 2012.jpg
Sede centrale OCSE a Parigi
Abbreviazione OCSE - OECD - OCDE
Tipo organizzazione internazionale
Fondazione 16 aprile 1948 (come OECE)

30 settembre 1961 (trasformata in OCSE)
Sede centrale
Francia Château de la Muette, Parigi
Area di azione
OECD member states map.svg

     Paesi fondatori


     Altri Paesi membri



Segretario generale
Messico Ángel Gurría
Direttore Anthony Rottier, executive director
Lingue ufficiali
Inglese, francese

Sito web

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) – in inglese Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD), e in francese Organisation de coopération et de développement économiques (OCDE) – è un'organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un'economia di mercato.


L'organizzazione svolge prevalentemente un ruolo di assemblea consultiva che consente un'occasione di confronto delle esperienze politiche, per la risoluzione dei problemi comuni, l'identificazione di pratiche commerciali e il coordinamento delle politiche locali e internazionali dei paesi membri[1].


L'OCSE conta 35 paesi membri e ha sede a Parigi nello Château de la Muette[2]. Ultima adesione Lettonia (1º luglio 2016), il TLT - Territorio Libero di Trieste di seguito indicato non esiste De facto dal 5 ottobre 1954 e De iure dall'11 ottobre 1977.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 L'Organizzazione per la cooperazione economica europea


    • 1.2 Dall'OECE all'OCSE




  • 2 Obiettivi


  • 3 Organizzazione


    • 3.1 Struttura


    • 3.2 Segretario generale




  • 4 Paesi membri


  • 5 Note


  • 6 Voci correlate


  • 7 Altri progetti


  • 8 Collegamenti esterni





Storia |



L'Organizzazione per la cooperazione economica europea |


La nascita dell'organismo, inizialmente come Organizzazione per la cooperazione economica europea (OECE), fu dovuta all'esigenza di dar vita a forme di cooperazione e coordinamento in campo economico tra le nazioni europee nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale.


Tra gli obiettivi vi era, soprattutto, quello di usufruire al meglio degli aiuti statunitensi dell'European Recovery Program (ERP), meglio conosciuto come Piano Marshall. Nell'aprile del 1948 si giunse così alla firma di una prima convenzione per la cooperazione economica, entrata in vigore il 28 luglio 1948[3]
e ratificata da 18 stati europei più la Turchia.


La Repubblica Federale Tedesca divenne membro solo dopo la fine del periodo di occupazione dei paesi alleati, e la Spagna aderì nel 1959.


La cooperazione economica tra gli aderenti fu sviluppata essenzialmente attraverso una liberalizzazione dei rispettivi scambi, attuata puntando alla liberalizzazione degli scambi industriali e dei movimenti di capitali. Nel 1950, in particolare, i paesi membri dell'OECE diedero vita all'Unione Europea dei pagamenti (UEP) che introduceva un sistema di pagamenti multilaterali, permettendo una compensazione dei crediti in una moneta europea di uno Stato membro verso l'altro. Questo sistema si trasformò nel 1959 in un regime di piena convertibilità delle monete, con mutamento dell'UEP nell'accordo monetario europeo.



Dall'OECE all'OCSE |


All'inizio del 1960 appariva evidente che un vero processo di integrazione europea poteva avvenire solo successivamente a una revisione dell'OECE nella direzione di vera e propria unione economica tra Stati aderenti. La cosa risultava impossibile a seguito della creazione, nel 1957, da parte di Belgio, Francia, Germania Ovest, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi delle Comunità europee (CEE e CEEA, che facevano seguito alla nascita della CECA del 1951), e da altri sette Paesi europei nel 1960 dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA).


Il 14 dicembre 1960 si giunse, a Parigi, alla firma di una nuova convenzione da cui nacque l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), entrata in funzione il 30 settembre 1961 e sostitutiva dell'OECE. Entrarono a farne parte i Paesi che avevano aderito all'OECE, oltre a Canada e Stati Uniti d'America mentre, in un secondo momento, aderiranno anche Giappone (1964), Finlandia (1969), Australia (1971), Nuova Zelanda (1973), Messico (1994), Corea del Sud (1996), e infine, dopo la dissoluzione del blocco comunista e delle organizzazioni internazionali quali il COMECON, anche Repubblica Ceca (1995), Polonia e Ungheria (1996), Slovacchia (2000). Infine, nel 2010, il Cile e l'Estonia sono divenuti membri e sono stati invitati a far parte dell'Organizzazione anche Israele e Slovenia[4].


Il 15 ottobre 1998 le è stato riconosciuto lo status di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite[5].



Obiettivi |


L'OCSE ha così superato il ruolo di organizzazione europea e ha allargato la sua azione verso obiettivi di integrazione e cooperazione economica e finanziaria tra i maggiori Paesi del cosiddetto Occidente.



Organizzazione |



Struttura |


La struttura istituzionale dell'OCSE comprende:



  • un consiglio composto da un rappresentante per ogni paese;

  • un comitato esecutivo composto dai rappresentanti di delegazioni permanenti di 14 membri eletti annualmente;

  • i comitati e i gruppi di lavoro specializzati;

  • le delegazioni permanenti dei paesi membri sotto forma di missioni diplomatiche dirette quindi dagli ambasciatori;

  • il segretariato internazionale, a disposizione dei comitati e degli altri organi.



Segretario generale |




  • 1948–1955: Francia Robert Marjolin.


  • 1955–1960: Francia René Sergent.


  • 1960–1969: Danimarca Thorkil Kristensen.


  • 1969–1984: Paesi Bassi Emiel van Lennep.


  • 1984–1994: Francia Jean-Claude Paye.


  • 1994: Svezia Staffan Sohlman (ad interim).


  • 1994–1996: Francia Jean-Claude Paye.


  • 1996–2006: Canada Don Johnston.


  • 2006–attuale: Messico Ángel Gurría.



Paesi membri |


L'OCSE conta attualmente 36 membri attivi.


Tra i paesi membri, Messico e Turchia sono classificati dalla Banca Mondiale come paesi a economia con PIL pro-capite medio-alto, mentre gli altri sono classificati come paesi ad alto livello di PIL[6][7].


Paesi membri fondatori dell'OECE (1948):










  • EuropaAustria Austria;


  • EuropaBelgio Belgio;


  • EuropaDanimarca Danimarca;


  • EuropaFrancia Francia;


  • EuropaGrecia Grecia;


  • EuropaIrlanda Irlanda;


  • Islanda Islanda;


  • EuropaItalia Italia;


  • EuropaLussemburgo Lussemburgo;







  • Norvegia Norvegia;


  • EuropaPaesi Bassi Paesi Bassi;


  • EuropaPortogallo Portogallo;


  • Regno Unito Regno Unito;


  • EuropaSvezia Svezia;


  • Svizzera Svizzera;


  • Territorio Libero di Trieste Territorio Libero di Trieste (fino al 1954);


  • Turchia Turchia.





Paesi che hanno aderito all'OECE/OCSE successivamente (elencati cronologicamente in ordine di adesione):










  • EuropaGermania Repubblica Federale Tedesca (1955);


  • EuropaSpagna Spagna (1959);


  • Canada Canada (1961);


  • Stati Uniti Stati Uniti (1961);


  • Giappone Giappone (1964);


  • EuropaFinlandia Finlandia (1969);


  • Australia Australia (1971);


  • Nuova Zelanda Nuova Zelanda (1973);


  • Messico Messico (1994);


  • EuropaRep. Ceca Rep. Ceca (1995);







  • Corea del Sud Corea del Sud (1996);


  • EuropaPolonia Polonia (1996);


  • EuropaUngheria Ungheria (1996);


  • EuropaSlovacchia Slovacchia (2000);


  • Cile Cile (2010);


  • EuropaEstonia Estonia (2010).


  • Israele Israele (2010);


  • EuropaSlovenia Slovenia (2010).


  • EuropaLettonia Lettonia (2016).





La Commissione europea partecipa ai lavori dell'OCSE a fianco dei paesi membri dell'Unione europea[8].



Note |




  1. ^
    (EN) What we do and how, OECD. URL consultato il 16 gennaio 2011.



  2. ^ Paesi membri OCSE, su rappocse.esteri.it (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).


  3. ^ Partecipazione alle attività delle organizzazioni internazionali e comunitarie di settore (OCSE, IMO, UE); Il Gruppo di Lavoro dell’OCSE(WP6), Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. URL consultato il 1º ottobre 2016 (archiviato il 1º ottobre 2016).


  4. ^
    (EN) Accession : Estonia, Israel and Slovenia invited to join OECD, OECD. URL consultato l'11 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2010 Il valore del parametro dataarchivio non combacia con la data decodificata dall'URL: 24 maggio 2012 (aiuto)).



  5. ^ A/RES/53/6


  6. ^
    (EN) Country Groups. High-income OECD members, The World Bank. URL consultato il 23 gennaio 2009.



  7. ^
    (EN) Country Groups. High-income economies, The World Bank. URL consultato il 10 maggio 2010.



  8. ^
    (EN) Member Countries, OECD. URL consultato il 29 dicembre 2013.




Voci correlate |



  • Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea

  • Unione europea

  • Elenco delle organizzazioni europee

  • Manuale di Frascati

  • Programma per la valutazione internazionale dell'allievo



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico


Collegamenti esterni |



  • Sito istituzionale dell'OCSE, su oecd.org.

  • (ENFRES) UN. General Assembly (53rd sess. : 1998-1999), Observer status for the Organisation for Economic Cooperation and Development in the General Assembly : resolution / adopted by the General Assembly, su DAG Repository, United Nations, 22 ottobre 1998. URL consultato il 29 aprile 2018.


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Controllo di autorità
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