Commissione nazionale per le società e la Borsa
























































Commissione nazionale per le società e la Borsa

Sede CONSOB.jpg
Sede della CONSOB a Roma
Stato
Italia Italia
Tipo Autorità amministrativa indipendente
Sigla CONSOB
Istituito 1974
Predecessore Ministero del tesoro
Presidente da nominare
Direttore generale Angelo Apponi
Bilancio 159,8 milioni di euro (previsione 2014)[1]
Impiegati 607 (dotazione organica) dati aggiornati al 31/12/2017[2]
Sede Roma
Indirizzo Via Giovanni Battista Martini, 3
Sito web Sito ufficiale

La Commissione nazionale per le società e la Borsa (meglio nota con l'acronimo CONSOB), istituita con la legge 7 giugno 1974, n. 216, è un'autorità amministrativa indipendente, dotata di autonoma personalità giuridica e piena autonomia la cui attività è rivolta alla tutela degli investitori, all'efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato mobiliare italiano.

La funzione di vigilanza si svolge di concerto con la Banca di Italia, per quanto riguarda l'attività degli istituti di credito italiani o di diritto estero operante nel nostro Paese.
Il suo operato si inserisce nella più ampia cornice del Sistema europeo di vigilanza finanziaria, attivo dal 2011.




Indice






  • 1 Cenni storici


  • 2 Descrizione


    • 2.1 Funzioni


    • 2.2 Organizzazione istituzionale


    • 2.3 Presidenti




  • 3 Note


  • 4 Bibliografia


  • 5 Voci correlate


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Cenni storici |


Prima dell'istituzione della Consob era il Ministero del Tesoro, ovvero un organo non indipendente, ma facente parte integrante del potere esecutivo, ad avere le funzioni di vigilanza sul mercato borsistico e mobiliare in genere. Ben presto ci si rese conto che era necessaria un'autorità che, per competenza tecnica, prontezza nelle decisioni e alta specializzazione, prendesse le decisioni nel merito: qualità che la burocrazia ministeriale difficilmente possedeva.


Fu pertanto istituita la Consob con la legge del 1974, come predetto, quale organo di vigilanza sulle società quotate in borsa e sui fondi mobiliari. Con la legge n. 77 del 1983 acquisiva invece pieno controllo su tutte le operazioni riguardanti il risparmio pubblico. Con la legge n. 281 del 1985, viene aumentata la sua autonomia e indipendenza. Ulteriori poteri di controllo venivano conferiti con la legge n.1 del 1991, in relazione alle Sim e al contrasto del fenomeno dell'insider trading. Grazie a questi interventi legislativi, e ancora più a seguito dell'emanazione del decreto legislativo n. 58/1998 (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, TUF), l'autorità acquista un più marcato peso istituzionale, esercitando un più vasto controllo sull'intero mercato mobiliare.


Nel 2017 è stato istituito presso la Consob l'Arbitro per le controversie finanziarie (ACF).[3]



Descrizione |



Funzioni |


In relazione alle attribuzioni stabilite dalla legge, la Consob:



  • regolamenta la prestazione dei servizi di investimento, gli obblighi informativi delle società quotate e le offerte al pubblico di prodotti finanziari;

  • autorizza la pubblicazione dei prospetti informativi relativi ad offerte pubbliche di vendita e dei documenti d'offerta concernenti offerte pubbliche di acquisto; l'esercizio dei mercati regolamentati; le iscrizioni agli albi di settore;

  • vigila sulle società di gestione dei mercati e sulla trasparenza e l'ordinato svolgimento delle negoziazioni, nonché sulla trasparenza e correttezza dei comportamenti degli intermediari e dei promotori finanziari;

  • sanziona i soggetti vigilati, direttamente o formulando una proposta al Ministero dell'Economia e delle Finanze;

  • controlla le informazioni fornite al mercato dalle società quotate e da chi promuove offerte al pubblico di strumenti finanziari, nonché le informazioni contenute nei documenti contabili delle società quotate;

  • accerta eventuali andamenti anomali delle contrattazioni su titoli quotati e compie ogni altro atto di verifica di violazioni delle norme in materia di manipolazione del mercato (fattispecie oggi applicabile in caso di società quotate), abuso di informazioni privilegiate (insider trading) e di aggiotaggio.


Al fine di svolgere i suoi compiti istituzionali, la Commissione si avvale di un apparato burocratico composto da oltre seicento fra impiegati e funzionari, divisi fra la sede principale di Roma e la sede operativa secondaria di Milano.



Organizzazione istituzionale |


La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa è composta di un presidente e di quattro membri, scelti tra persone di specifica e comprovata competenza ed esperienza e di indiscussa moralità e indipendenza, nominati con decreto del presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio stesso. In precedenza, essi duravano in carica cinque anni e potevano essere confermati una sola volta, mentre adesso la legge del 28 febbraio 2008, n. 31, ha stabilito in sette anni (senza possibilità di riconferma) la durata in carica dei membri della Commissione.


Attualmente, la Commissione è composta dalla prof. Anna Genovese (svolgente le funzioni di presidente vicario), dal dott. Carmine Di Noia, dal Giudice Giuseppe Maria Berruti e dal dott. Paolo Ciocca. Il 9 aprile 2018 era stato nominato il nuovo presidente della Consob, Mario Nava, il quale si è dimesso il 13 settembre 2018[4][5].


L'attuale direttore generale di Consob è Angelo Apponi.[6]



Presidenti |


L'elenco dei presidenti della Consob dal 1975 a oggi è il seguente:




  • Gastone Miconi (1975-1980)


  • Guido Rossi (1981-1982)


  • Vincenzo Milazzo (1983-1984)


  • Franco Piga (1984-1990)


  • Bruno Pazzi (1990-1992)


  • Enzo Berlanda (1992-1997)


  • Tommaso Padoa-Schioppa (1997-1998)


  • Luigi Spaventa (1998-2003)


  • Lamberto Cardia (2003-2010)


  • Giuseppe Vegas (2010-2017)


  • Mario Nava (2018-2018[5])



Note |




  1. ^ Commissione Nazionale per le Società e la Borsa Archiviato il 19 aprile 2015 in Internet Archive.


  2. ^ [1]


  3. ^ Arbitro per le controversie finanziarie, Consob. URL consultato il 15 gennaio 2018.


  4. ^ Presidente Nava, su www.consob.it. URL consultato il 4 ottobre 2018.


  5. ^ ab Consob, il presidente Mario Nava si dimette, in Repubblica.it, 13 settembre 2018. URL consultato il 4 ottobre 2018.


  6. ^ Consob, nuovo direttore generale Apponi arriva dopo l'addio di Caputi



Bibliografia |




  • Legge 7 giugno 1974, n. 216, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 1974, n. 95, recante disposizioni relative al mercato mobiliare ed al trattamento fiscale dei titoli azionari

  • «Sistema finanziario e controlli: dall'impresa al mercato», Atti della Giornata di studio organizzata dall’Assofondi (Milano, 28 aprile 1986), Milano, Giuffrè, 1986.


  • Sabino Cassese, La Consob et les autorités indépendantes, in “Bulletin mensuel d’information de la COB”, 1994, n. 281, pp. 24-32, pubblicato in italiano, con il titolo La Commissione nazionale per le società e la borsa - Consob e i poteri indipendenti, in “Rivista delle società”, 1994, n. 3, pp. 412-425.


  • Sabino Cassese, Dalla Sec alla Consob, ed oltre, in “Giornale di diritto amministrativo”, 2004, n. 8, pp. 903-905.



Voci correlate |


  • Stefano Preda


Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikizionario



  • Collabora a Wikizionario Wikizionario contiene il lemma di dizionario «CONSOB»


Collegamenti esterni |



  • Sito ufficiale

  • Consob, partecipazione azionaria delle società quotate


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