Letteratura greca moderna





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La letteratura greca moderna (anche letteratura neogreca o letteratura neoellenica) è la letteratura scritta nella lingua greca moderna (o in versioni arcaicizzanti di essa, come la lingua katharevousa ovvero "puristica") in Grecia, a Cipro, nelle comunità greche dei Paesi confinanti e nella diaspora greca; dalla data convenzionale del 1453, anno della caduta della città di Costantinopoli ad opera dei Turchi ottomani, che pose fine all'Impero bizantino, ad oggi.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Le premesse: la letteratura tardo-bizantina


    • 1.2 La letteratura insulare e il Rinascimento cretese


    • 1.3 Il dominio turco, la poesia "cleftica" e il "Diafotismo"


    • 1.4 Dall'indipendenza della Grecia ai nostri giorni




  • 2 Premi Nobel per la letteratura greca moderna


  • 3 Bibliografia


    • 3.1 Antologie


    • 3.2 Storia




  • 4 Voci correlate


  • 5 Collegamenti esterni





Storia |



Le premesse: la letteratura tardo-bizantina |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Letteratura bizantina e Lingua greca bizantina.



Immagine da Digenis Akritas (Basilio Akritas e il drago). Piatto bizantino del XIII secolo.


La datazione tradizionale del 1453 come inizio è del tutto fuorviante, in quanto reca l'impressione di una svolta nella produzione letteraria che non corrisponde ai fatti. Per cui gli studiosi contemporanei si sono a poco a poco allontanati da tale riferimento, fino a rintracciarne le origini nell'XI e XII secolo, se non addirittura nel X, nelle opere scritte nella lingua "demotica" (popolare) del periodo, che già presenta le caratteristiche principali del greco moderno; una produzione situata ai margini della letteratura bizantina ufficiale ancorata ai modelli classici. I primi canti popolari di probabile origine più antica furono i cosiddetti canti "acritici", equivalenti alle Canzoni di gesta, la cui opera somma fu il Digenis Akritas.


Parallelamente a questa poesia popolare fiorì tra l'XI e il XV secolo un'altra poetica d'ispirazione più colta, con opere come romanzi d'amore in metrica (XIV secolo-XV), e composizioni che esaltano le buone maniere come i poemi "podromici" (XII secolo), oppure morali come il poema di Spaneas (sec. XII), lunghi poemi storici come la Cronaca della Morea (sec. XIV), e composizioni in metrica di tema mitologico o storico (sec. XIII-XV), come la Achilleide bizantina, la Parafrasi dell'Iliade di Ermonìacos, la traduzione della Iliade in greco demotico di Nikolaos Loukanis, e il Poema di Alessandro.


In questa primitiva poesia "neoellenica" sono degni di nota anche i lamenti per la caduta di Costantinopoli e altre città nelle mani degli Ottomani.



La letteratura insulare e il Rinascimento cretese |


Caduta la Grecia sotto il dominio turco, la cultura e le tradizioni greche trovarono rifugio nelle isole, governate dai Paesi dell'Europa occidentale. Specialmente a Creta, dominata dai Veneziani e soggetta ad una forte influenza italiana, risorse con vigore la poesia, con contenuti morali, funerari e anche amorosi, con la tragedia Erofili e il dramma biblico Il sacrificio di Abramo. In vetta al Rinascimento cretese troviamo il poema eroico-amoroso Erotocrito di Vikentios Kornaros (o Vincenzo Cornaro o Vincenzo Corner), la cui popolarità si diffuse a macchia d'olio in tutta la Grecia sottomessa alla turcocrazia tanto da entrare nella tradizione popolare orale.


A Cipro, nel sec. XV, spicca la Cronaca o Nota del dolce Paese di Cipro di Leontios Makharias, che racconta in dettaglio il regno di Pietro I di Cipro e della regina catalana Eleonora d'Aragona, e la Narrazione o Cronaca di Cipro di Gheorghios Boustrònios. La poesia popolare cipriota raccolse il contenuto di queste "narrazioni" o "cronache", che ebbero grande auge e popolarità specialmente nel XVI secolo, fino all'occupazione turca.


A Rodi spiccò la raccolta di poesie erotiche intitolata Erotopèghnia (Giochi d'amore o Alfabeto d'amore).



Il dominio turco, la poesia "cleftica" e il "Diafotismo" |


Nonostante la caduta di Creta nelle mani degli Ottomani (1669), le lettere greche continuarono pur in questo ambiente avverso. Da un lato, nella cerchia del patriarca nel Fanar di Istanbul, le famiglie greche benestanti crearono quella che sarebbe diventata la Scuola fanariota, che si sforzava di mantenere l'essenza della cultura greca, pur stabilendo un purismo che avrebbe acutizzato il problema della lingua.


Parallelamente, la poesia popolare raccolse i sentimenti di resistenza contro l'invasore. Il fenomeno del brigantaggio durante l'occupazione ottomana (i cosiddetti Clefti, dal verbo greco "Klèpto", rubo) portò alla creazione delle klèftika tragoudia (canzoni cleftiche), canzoni che cantavano la libertà individuale. Tuttavia, in seguito alla guerra d'indipendenza greca, questa cantata libertà individuale si volse in libertà collettiva, con toni nazionalisti, che trasformerà gli antichi Clefti in autentici eroi dell'indipendenza greca. Questo canzoniere costituisce uno dei tesori di poesia popolare più ricchi d'Europa. Come il resto della poesia popolare, impiegò di solito il verso di quindici sillabe, molto adatto alla narrazione, ma senza usare la rima.


Più tardi, nel XVIII secolo, nell'ambito dell'adattamento al mondo greco dei valori e delle idee dell'Illuminismo, sorse il movimento ideologico, filologico e filosofico denominato "Diafotismos" (Illuminazione), i cui principali esponenti furono Rigas Feraios, che scelse di scrivere in greco demotico, e Adamantios Korais, che invece scelse un uso molto conservativo della lingua greca, molto vicino al greco antico, che portò alla creazione della lingua katharevousa, ponendo le basi di una singolare forma di diglossia e della relativa annosa questione della lingua greca, che si sarebbe risolta in via definitiva soltanto nel 1976.



Dall'indipendenza della Grecia ai nostri giorni |


Negli anni precedenti la guerra d'indipendenza, le Isole ioniche erano diventate il centro della Scuola letteraria greca, caratterizzata dall'influenza italiana, dal Romanticismo e dal nazionalismo; e dall'uso del greco demotico. I suoi rappresentanti più significativi, che seguirono l'esempio di Rigas Feraios e furono i cantori appassionati della rivoluzione del 1821 e gli apostoli della rinascita letteraria, sono stati Dionysios Solomos e Andreas Kalvos, seguiti, tra gli altri, da Aristotelis Valaoritis e Andreas Laskaratos.


In seguito all'indipendenza greca il centro intellettuale si trasferì ad Atene; dove i Fanarioti (soprattutto i fratelli Soutsos, Paraskhos e A. Vlakhos) continuarono a creare una poesia colta scritta in katharevousa. Per contro, emerse la figura di Kostis Palamas, il "poeta nazionale" della Grecia, punto di riferimento del movimento letterario greco detto "Generazione del 1880" o "Nuova scuola ateniese", che si caratterizzò per l'impiego della lingua demotica.


Da allora la letteratura greca moderna è rappresentata da numerosi scrittori, poeti e romanzieri. Tra i maggiori abbiamo:









  • Angelos Sikelianos

  • Emmanouil Roidis

  • Athanasios Khristopoulos

  • Penelope Delta

  • Ghiannis Ritsos

  • Alexandros Papadiamantis

  • Maria Poliduri






  • Kostantinos Kavafis

  • Nikos Kazantzakis

  • Andreas Embirikos

  • Kostas Karyotakis

  • Gregorios Xenopoulos

  • Dimitrios Vikelas

  • Nikiforos Vrettakos






Premi Nobel per la letteratura greca moderna |




  • Giorgos Seferis, (1963, Grecia Grecia)


  • Odysseas Elytis, (1979, Grecia Grecia)



Bibliografia |



Antologie |



  • Eliseo Brighenti (a cura di), Crestomazia Neoellenica, Milano, Hoepli, 1908


  • Niccolò Tommaseo (a cura di), Canti del popolo greco, Torino, Einaudi, 1943 [Venezia, Tasso, 1842]

  • Francesco Maspero (a cura di), Da Palamas a Vretacos. Poesia neogreca del Novecento, Milano, Edizioni Accademia, 1974


  • Filippo Maria Pontani (a cura di), Antologia della poesia greca contemporanea, Milano, Crocetti, 2004, ISBN 978-8883060342


  • Nicola Crocetti, Filippo Maria Pontani (a cura di), Poeti greci del Novecento, Collana: I Meridiani, Milano, Mondadori, 2010, ISBN 978-8804489351

  • Maurizio De Rosa (a cura di), Il vicino di casa. Racconti greci contemporanei, Milano, Emmeti, 2011, ISBN 978-8897588009

  • (EN) Katharine Butterworth & Sara Schneider (edited by), Rebetika. Songs from the Greek Underworld, Athens, Aiora, 2014 [New York, Komboloi, 1975], ISBN 978-618-5048-20-4

  • (EN) Karen Van Dyck (edited by), Austerity Measures. The New Greek Poetry, London, Penguin Books, 2016, ISBN 978-0-241-25062-4



Storia |




  • Bruno Lavagnini, La letteratura neoellenica, Firenze, Sansoni, 1969 [1954]

  • Mario Vitti, Storia della letteratura neogreca, Venezia, Cafoscarina, 2016 [1971], ISBN 978-88-7543-400-7

  • Maurizio De Rosa, Voci dall'agorà. Fotostoria della letteratura greca del Novecento, Milano, Effigie, 2005, ISBN 978-8889416105

  • Maurizio De Rosa, Bella come i greci 1880-2015. 135 anni di letteratura greca, Roma, Universitalia, 2015, ISBN 978-8865077399

  • (EN) Roderick Beaton, An Introduction to Modern Greek Literature, Oxford, Clarendon Press, 1999 [1994], ISBN 978-01-9815-974-2



Voci correlate |


  • Rebetiko


Collegamenti esterni |






  • Letteratura greca moderna, su Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata


  • (EN) Letteratura greca moderna, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata






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