Olympic Broadcasting Services













































Olympic Broadcasting Services
Logo OBS 2016.png
Abbreviazione OBS
Tipo azienda di produzione radiotelevisiva
Fondazione 2001
Fondatore Comitato Olimpico Internazionale
Scopo esclusiva sulle riprese radiotelevisive delle gare dei Giochi olimpici, nonché della loro radiodiffusione mondiale e archiviazione
Sede centrale
Spagna Madrid
Area di azione Mondo
Presidente
Canada Dick Pound
Lingue ufficiali
inglese, francese

Sito web

L'Olympic Broadcasting Services (abbreviato OBS, traducibile in italiano come servizi di radiodiffusione olimpica) è la struttura del Comitato Olimpico Internazionale deputata a svolgere il ruolo di radio-televisione ufficiale (in inglese host broadcaster) per le competizioni olimpiche estive, invernali e giovanili[1].




Indice






  • 1 Funzioni


    • 1.1 Attività




  • 2 Presidenti


  • 3 Logo


  • 4 Note


  • 5 Altri progetti


  • 6 Collegamenti esterni





Funzioni |


Fondata nel 2001 e attiva a pieno regime dal 2008, l'OBS ha sede a Madrid[2][3] e si occupa di gestire le riprese audiovisive in diretta di tutte le gare degli eventi summenzionati, provvedendo poi a distribuire il segnale (registrato, per statuto, senza alcuna interruzione e senza alterazioni né squilibri a favore di alcuna disciplina sportiva, nazionalità o singolo atleta) a tutte le emittenti televisive e radiofoniche nazionali che detengono i diritti di trasmissione per un determinato ambito o territorio.


In cooperazione con i comitati organizzatori delle rassegne, l'OBS si occupa di impiantare tutte le infrastrutture e le apparecchiature tecniche necessarie alle riprese e alle trasmissioni radiotelevisive, preoccupandosi di mantenere standard tecnico-qualitativi elevati e uniformi di edizione in edizione, fornendo inoltre supporto logistico alle emittenti detentrici dei diritti di diffusione affinché possano svolgere le proprie attività personalizzate (commento, riprese autonome, interviste) nei luoghi di gara. Sempre all'OBS compete la mansione di realizzare e mantenere gli archivi audiovisivi contenenti tutto il materiale girato in periodo olimpico.



Attività |


Nei primi sette anni successivi all'istituzione, l'OBS svolse funzioni di consulenza e intermediazione presso le emittenti televisive che di volta in volta venivano indicate come host broadcaster delle rassegne olimpiche[1][2].


L'OBS venne nominata per la prima volta host broadcaster in occasione dei XXIX Giochi olimpici di Pechino: le operazioni vennero espletate mediante una struttura costituita ad hoc, la Beijing Olympic Broadcasting, che dal punto di vista formale costituiva un consorzio federante OBS, comitato organizzatore e China Central Television.




Operatore dell'OBS in azione durante i XXX Giochi olimpici.


A partire dai XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver l'OBS si è fatta carico in toto delle funzioni di televisione ufficiale, senza intermediari o collaboratori. La prassi è proseguita anche per l'edizione estiva 2012 in quel di Londra (ove vennero impiegate, per la prima volta nella storia dei Giochi, telecamere ad alta definizione super slow motion e super high vision, nonché riprese sperimentali in 3D), per la rassegna invernale 2014 di Soči (ove l'innovazione tecnologica vide l'adozione di telecamere HSSM - High Speed Slow Motion - e di riprese aeree effettuate tramite droni telecomandati; in tale contesto inoltre per la prima volta l'ammontare delle trasmissioni via internet superò quello televisivo, con 60.000 ore contro 42.000), nel 2016 a Rio de Janeiro (con l'introduzione della realtà aumentata, di telecamere a 360° e la sperimentazione di riprese in 4K e 8K in collaborazione con l'emittente giapponese NHK) e a Pyeongchang per l'inverno 2018.


Inoltre dalla chiusura dei giochi olimpici di Rio la struttura ha avviato un nuovo canale internazionale chiamato Olympic Channel.



Presidenti |




  • Paesi Bassi Hein Verbruggen (2001-2014)


  • Canada Dick Pound (2014-)[4]



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Note |




  1. ^ ab Broadcasters, International Olympic Committee. URL consultato il 5 agosto 2016.


  2. ^ ab Fact File, Olympic Broadcasting Services. URL consultato il 5 agosto 2016.


  3. ^ OBS - OLYMPIC BROADCASTING SERVICES, Linkedin. URL consultato il 5 agosto 2016.


  4. ^ Canadian appointed chairman of Olympic Broadcasting Services, CTV, 4 aprile 2014. URL consultato il 19 ottobre 2014.



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



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Collegamenti esterni |


  • Sito ufficiale

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