Marco Mancini (agente segreto)




Marco Mancini (Castel San Pietro Terme, 30 ottobre 1960) è un agente segreto italiano, dirigente del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS).




Indice






  • 1 Biografia


  • 2 Procedimenti giudiziari


    • 2.1 Il caso Abu Omar


    • 2.2 Procedimento "Telecom"




  • 3 Note


  • 4 Bibliografia


  • 5 Voci correlate


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Biografia |


Di origine imolese, Mancini ha trascorso gli anni giovanili a Sant'Alberto, un paese sul fiume Reno a 15 km da Ravenna. Dopo essere entrato nell'Arma dei Carabinieri, è stato destinato al Nucleo Radiomobile di Milano, passando successivamente con il grado di Brigadiere nelle squadre antiterrorismo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.


In seguito allo scioglimento del nucleo speciale del generale Dalla Chiesa, Mancini è entrato a far parte del Sismi e nel 1985 è stato assegnato quale addetto al centro Sismi di Bologna. Durante questo incarico, il 16 novembre 1988 ha partecipato come investigatore alle indagini per la strage della stazione Carabinieri di Bagnara di Romagna, durante la quale persero la vita cinque militari dell'Arma. Inizialmente ritenuta di matrice terroristica, la strage si rivelò successivamente di altra natura[1]. È stato successivamente attivo nelle indagini sui delitti della Banda della Uno Bianca. Durante questo incarico è stato coinvolto dalla Procura di Bologna, insieme ad un maggiore dei Carabinieri, in un'inchiesta poi archiviata per una vicenda marginale, collegata a un bossolo recuperato in un tiro a segno.


Alla fine degli anni Novanta è stato nominato responsabile dei centri SISMI del Nord Italia, ovvero capo del controspionaggio militare. Negli anni successivi ha svolto attività all'estero, portando aiuti italiani alla città assediata di Falluja, e venendo sequestrato dai jihadisti iracheni. Nel settembre 2004 è stato protagonista della cattura a Beirut di Ahmad Salim Miqati, terrorista noto per essere responsabile delle stragi nei McDonald's di Beirut e Jouneh, ed in procinto di effettuare un attentato contro la locale ambasciata italiana[2][3]. Nel 2011 è stato trasferito a Vienna, con l'incarico di capocentro[4]. Rientrato in Italia, è stato assegnato al Dipartimento Informazioni per la Sicurezza con compiti di vigilanza finanziaria sulle agenzie operative[5].


Nel corso della sua attività professionale, Mancini è stato coinvolto in due procedimenti giudiziari, entrambi conclusisi senza condanne a suo carico: il caso Abu Omar e lo Scandalo Telecom-Sismi[6][7][8][9][10].



Procedimenti giudiziari |



Il caso Abu Omar |


Il 5 luglio 2006 Marco Mancini è stato arrestato con l'accusa di concorso in sequestro di persona riguardo al rapimento di Abu Omar, imam egiziano della moschea di viale Jenner a Milano. Dieci giorni dopo, è stato rimesso in libertà, venendo tuttavia iscritto nel registro degli indagati. Il 16 febbraio 2007 è stato rinviato a giudizio per concorso in sequestro di persona insieme a Nicolò Pollari (direttore del SISMI) e ad una decina di altri funzionari del SISMI. Per la stessa imputazione sono stati rinviati a giudizio con loro 26 agenti della CIA, tra cui Robert Seldon Lady, l'ex capocentro della CIA a Milano; e Jeff Castelli, responsabile del servizio segreto americano in Italia.


Il processo di primo grado si è aperto l'8 giugno 2007 a Milano, ed è stato il primo caso di procedimento aperto in italia sulle cosiddette extraordinary rendition. Mancini è stato in un primo momento nel carcere di Pavia[11], per poi ottenere nel giugno 2007 gli arresti domiciliari. Il procedimento è iniziato con l'udienza del 22 ottobre 2008, presso la IV Sezione penale del Tribunale di Milano, giudice Oscar Magi. La requisitoria si è tenuta il 30 settembre 2009, ed al termine della stessa il pubblico ministero Armando Spataro ha chiesto la condanna a 10 anni per Mancini. Ha inoltre richiesto pene varianti dai 13 ai 10 anni per altri imputati, tra cui l'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari e i 26 agenti della Cia coinvolti nel rapimento; ed ha effettuato tre richieste di proscioglimento per tre funzionari minori del Sismi.[12] La sentenza di primo grado è stata emessa il 4 novembre 2009, ed ha statuito il non luogo a procedere per Mancini e Pollari; la condanna a 8 anni Robert Seldon Lady; a 3 anni dei funzionari del Sismi Pio Pompa e Luciano Seno; e mediamente a 5 anni gli altri 20 agenti CIA[13].


La sentenza d'appello del 15 dicembre 2010 ha confermato quella di primo grado, mantenendo il non luogo a procedere - causa segreto di Stato - per Mancini e Pollari, riducendo leggermente le pene per Pio Pompa e Luciano Seno (due anni e otto mesi di reclusione rispetto ai tre anni del primo grado), e inasprendo le pene relative ai 23 funzionari della CIA, con pene dai sette ai nove anni - per Robert Seldon Lady la pena è passata dagli otto anni del primo grado ai nove dell'appello. Il risarcimento è stato fissato interamente a carico dei 23 agenti della CIA ed è così suddiviso: 1.000.000 € per l'ex Imam Abu Omar e 500.000 € per sua moglie Nabile Ghali[14].


Il 19 settembre 2012 la Corte di Cassazione ha tuttavia annullato la sentenza pronunciata nei confronti di Pollari e Mancini, ritenendo che il segreto di Stato non coprisse tutti i loro comportamenti. Ha invece sancito la condanna definitiva per i 23 agenti americani Cia, nonché per Pio Pompa e Luciano Seno.


In seguito all'annullamento in Cassazione, Pollari e Mancini sono stati sottoporti ad un nuovo processo d'appello, arrivato a sentenza il 13 febbraio 2013, al termine del quale la Corte ha condannato Pollari a 10 anni e Mancini a 9 anni di reclusione[15].


Parallelamente ai vari gradi di giudizio di cui sopra, la Corte Costituzionale ha svolto un autonomo procedimento per valutare la validità del principio secondo cui i governi possono avvalersi del segreto di Stato a protezione della sicurezza nazionale. Tale principio, invocato a propria discolpa da Mancini e dai suoi co-imputati, è stato confermato a partire dal 2006 da tutti e quattro i governi succedutisi (Prodi II, Berlusconi IV, Monti e Letta). Il 14 gennaio 2014 la Corte Costituzionale ha confermato tale principio, estendendolo ai documenti relativi al processo[16]. Il mese successivo la Corte di Cassazione (Prima sezione penale), applicando la sentenza, ha annullato senza rinvio le condanne a Pollari, Mancini, e tre agenti dei servizi, in quanto «l'azione penale non poteva essere perseguita per l'esistenza del segreto di Stato». Tale verdetto ha chiuso la lunga contrapposizione tra i giudici della Procura di Milano, sostenuti dalla Cassazione, e la Presidenza del Consiglio, supportata dai giudici costituzionali.



Procedimento "Telecom" |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Scandalo Telecom-Sismi.

Nel dicembre 2006 Marco Mancini è stato arrestato per il suo presunto coinvolgimento nell'ambito dello scandalo Telecom-Sismi[17][18][19], l'inchiesta sulle intercettazioni illegali Telecom, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla rivelazione del segreto d'ufficio. Secondo l'ipotesi di reato, Mancini avrebbe procurato illecitamente una notevole mole di "dati segreti" all'investigatore Emanuele Cipriani, con la complicità ulteriore di Giuliano Tavaroli, ex responsabile della sicurezza Telecom
[20][21]. Secondo l'ipotesi di reato contenuta nel documento di avviso di conclusione delle indagini depositato nel luglio 2008 dai PM Fabio Napoleone, Nicola Piacente e Stefano Civardi, Mancini avrebbe organizzato con Tavaroli e Cipriani, ex-colleghi delle squadre antiterrorismo di Dalla Chiesa, "la raccolta sistematica di informazioni riservatissime in grado di assicurare fiducia nel gruppo Pirelli-Telecom e quindi stabilità al consorzio delittuoso che fondava sui cospicui fondi aziendali per la Security il perno della poliedrica e multiforme attività illecita"[22][23], commettendo così i reati di cui sopra[24][25][26][27][28][29].


Durante gli interrogatori, Mancini si è difeso dando la propria versione dei fatti e chiamando a responsabilità i propri superiori[30].


Il procedimento, nonostante la chiusura delle indagini già nel 2006, subisce un rallentamento dato dalla mole della documentazione raccolta. La prima delle udienze preliminari si tiene il 31 marzo 2009 avanti il GUP Dott.ssa Mariolina Panasiti. Centinaia, delle originali migliaia di parti lese, si costituiscono parte civile nel procedimento[31]. Molti degli imputati trattano il patteggiamento con i PM. Marco Mancini, al contrario, all'udienza del 2 ottobre 2009 deposita una memoria in cui invoca il segreto di Stato sui rapporti tra il Sismi e Telecom Italia[32][33] e riferisce di un suo incontro con un dirigente dell'Aise e ex-appartenenti del Sismi, nel quale gli è stata motivata la pendenza del procedimento per mantenerlo fuori dal servizio; sostenendo che sarebbe stato deciso nelle alte sfere "di non trasmettere all'autorità giudiziaria e ai difensori elementi decisivi che lo avrebbero ulteriormente e definitivamente scagionato"[34].


Nel maggio 2010 il procedimento si è concluso con il proscioglimento di Mancini da tutte le accuse, in gran parte per non aver commesso il fatto, e residualmente per improcedibilità a causa dell'opposizione del segreto di Stato[35]. Il proscioglimento è stato confermato nel 2013 anche dalla Corte di Cassazione[36].



Note |




  1. ^ Lado Balzanelli Il massacro, il suicidio, perché? Repubblica, 17 novembre 1988. Accesso il 9 luglio 2018


  2. ^ Capo degli 007 sempre in prima linea. Incarcerato e poi assolto per Abu Omar - Il caso di Marco Mancini. Il Giornale, 29 ottobre 2014. Accesso il 9 luglio 2018.


  3. ^ Carlo Bonini, Cronaca di una strage mancata Entro settembre scorrerà il sangue. La Repubblica, 22 settembre 2004. Accesso il 9 luglio 2018


  4. ^ Gregorio Romeo Finmeccanica, un colonnello dei carabinieri "aiutava" nei rapporti con i servizi segreti. La Repubblica, 19 febbraio 2013. Accesso il 9 luglio 2018.


  5. ^ Carlo Bonini, Luciano Foschini Governo, carabinieri e Servizi segreti: il grande intrigo dell'affare Consip. La Repubblica, 26 settembre 2017. Accesso il 9 luglio 2018


  6. ^ Luca Fazzo Caso Telecom, dossier: assolto lo 007 Mancini. Repubblica, 28 maggio 2010. Accesso il 9 luglio 2018


  7. ^ Dossier illegali Telecom, prosciolto Marco Mancini. Sky TG24. Accesso il 9 luglio 2018


  8. ^ [http://www.cinquantamila.it/storyTellerThread.php?threadId=MANCINI+Marco Massimo Zanaria Biografia di Marco Mancini. Cinquantamila.it, accesso il 9 luglio 2018.


  9. ^ Caso Telecom, prosciolto Mancini Rinvio a giudizio per Cipriani. Avvenire, 28 maggio 2010. Accesso il 9 luglio 2018.


  10. ^ [https://www.corriere.it/cronache/10_maggio_28/mancini-prosciolto_7fa4b55c-6a47-11df-bd58-00144f02aabe.shtml Dossier illegali, prosciolto Mancini. Corriere.it, 28 maggio 2010. Accesso il 9 luglio 2018.


  11. ^ Fonte: La Repubblica, 27.07.2008


  12. ^ Fonte: La Repubblica, 30.09.2009, "Abu Omar, chiesti 13 anni per Pollari e condanne per 26 agenti della Cia"


  13. ^ Fonte: La Repubblica, 04.11.2009, "Abu Omar, «Per il segreto di Stato Pollari e Mancini non giudicabili»


  14. ^ Fonte: La Repubblica, 15.12.2010, "Pollari e Mancini non perseguibili. Sentenza confermata in appello."


  15. ^ Abu Omar, condannati ex vertici Sismi: 10 anni per Pollari, 9 per Mancini - Il Fatto Quotidiano


  16. ^ Caso Abu Omar: rivedere anche le condanne a Luciano Seno e Pio Pompa, su informazionecorretta.com. URL consultato il 2/03/2014.


  17. ^ [1]


  18. ^ la Repubblica 20 settembre 2006 "Intercettazioni illegali, ventuno arresti nell'indagine su scandalo Telecom-Pirelli-CocaCola"


  19. ^ Copia archiviata, su lastampa.it. URL consultato il 28 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2008). Fonte: La Stampa "I nomi di tutti gli arrestati e i capi di imputazione


  20. ^ Fonte: Rai 3, trasmissione Report del 25 marzo 2007, video della puntata


  21. ^ Fonte: Rai 3, trasmissione Report del 25 marzo 2007, trascrizione integrale della puntata Archiviato il 18 agosto 2008 in Internet Archive.


  22. ^ pag. 9 di "Informazione di garanzia e avviso di conclusione delle indagini"


  23. ^ Informazione di garanzia e avviso di conclusione delle indagini - parte 1 - parte 2 Archiviato il 16 luglio 2011 in Internet Archive.- parte 3


  24. ^ pag. 8 di "Informazione di garanzia e avviso di conclusione delle indagini"


  25. ^ pag. 18 di "Informazione di garanzia e avviso di conclusione delle indagini"


  26. ^ pag. 19 di "Informazione di garanzia e avviso di conclusione delle indagini"


  27. ^ pag. 22 di "Informazione di garanzia e avviso di conclusione delle indagini"


  28. ^ Fonte: Il Sole 24 ore, 21.07.2008 "Dossier illegali Telecom, Tronchetti e Buora «vittime»"


  29. ^ Fonte: La Repubblica, 22.07.2008 "Dossier illeciti Telecom - ecco l'atto integrale dei PM"


  30. ^ Fonte: La Repubblica, 25.07.2008, "Mancini racconta la sua verità: 'Pollari riferiva a Tronchetti'


  31. ^ Fonte: Il Giornale, 25.11.2008, "Processate Telecom e la sua Security"


  32. ^ Fonte: Reuters Italia, 02.10.2009, "Spie e telefoni, ex Sismi Mancini oppone segreto di Stato"


  33. ^ Fonte: Il Giornale, 02.10.2009, "Dossier Telecom, Mancini: «Segreto di Stato»"


  34. ^ Fonte: Libero News, 02.10.2009, "Dossier illeciti: Mancini a GUP, si vuole impedire mio rientro nei servizi" Archiviato il 12 ottobre 2009 in Internet Archive.


  35. ^ Caso Telecom, prosciolto Mancini Rinvio a giudizio per Cipriani. Avvenire, 28 maggio 2010. Accesso l'11 giugno 2018.


  36. ^ “Alla Telecom fu spionaggio” Sette condanne a Milano. La Stampa, 13 febbraio 2013. Accesso l'11 luglio 2018.



Bibliografia |



  • 2008 - Sandro Orlando: La repubblica del ricatto - Dossier segreti e depistaggi nell'Italia di oggi (prefazione di Furio Colombo, 299 pp, Chiarelettere editore srl, Milano, ISBN 978-88-6190-004-2

  • 2008 - Emilio Randacio: Una vita da spia - 007 si nasce o si diventa?, 182 pp, Rizzoli, Collana Futuropassato, ISBN 978-88-17-02057-2

  • 2008 - Giorgio Boatti: Spie, 241 pp, Mondadori, Collana Frecce, ISBN 978-88-04-58072-0 .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    - 1º capitolo[collegamento interrotto]



Voci correlate |



  • caso Abu Omar

  • CIA

  • Giuliano Tavaroli

  • Scandalo Telecom-Sismi

  • SISDE

  • SISMI

  • Gaetano Saya



Altri progetti |



  • Collabora a Wikinotizie Wikinotizie contiene l'articolo Caso Abu Omar: arrestato dirigente Sismi


  • Collabora a Wikinotizie Wikinotizie contiene l'articolo Intercettavano illegalmente attraverso la Telecom: molti arresti


Collegamenti esterni |



  • Fonte: La Stampa "Ordinanza 23.09.2006 GIP Dott.ssa Paola Belsito: il nome di tutti gli arrestati e i capi di imputazione, su lastampa.it.


  • Il servizio della trasmissione televisiva Report 25.03.07 sullo scandalo Telecom - video - trascrizione integrale del testo


  • Informazione di garanzia e avviso di conclusione delle indagini, 14.07.2008 - parte 1 - parte 2 - parte 3

  • Fonte: La Repubblica, "L'arresto di Mancini per il rapimento di Abu Omar", su repubblica.it.

  • Fonte: Reuters, 20.09.2006, "Intercettazioni, 20 arresti tra cui manager Pirelli, ex Telecom", su it.news.yahoo.com.

  • Fonte: La Repubblica, 20.09.2006, "Intercettazioni illegali, ventuno arresti nell'indagine su security Telecom Pirelli", su repubblica.it.

  • Fonte: La Stampa, 21.09.2006, "Arrestati Tavaroli e gli spioni del caso Telecom", su lastampa.it.

  • Fonte: La Repubblica, "L'arresto di Mancini per lo scandalo Telecom-Sismi", su repubblica.it.

  • Fonte: La Repubblica, 26.01.2007, "Da Telecom dossier sui Ds - Mancini parla dei politici", su repubblica.it.

  • Fonte: Tribunale di Milano "Procedimento R.G. 30382/03 NR – 4728/03 GIP e 25194/08 NR – 9633/08 GIP (cosiddetto procedimento TELECOM)" - Procedura di distruzione di atti illegalmente formati o acquisiti - Fissazione dell'udienza preliminare e richiesta di rinvio a giudizio allegata - Ordinanza di ammissione all'incidente probatorio



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