Diocesi di Luz





































































Diocesi di Luz
Dioecesis Luceatina
Chiesa latina

Vista Lateral da Catedral Diocesana Nossa Senhora da Luz, em Luz-MG.jpg


Suffraganea dell'

arcidiocesi di Belo Horizonte

Regione ecclesiastica

Leste 2


Vescovo

José Aristeu Vieira

Sacerdoti
78 di cui 67 secolari e 11 regolari
5.217 battezzati per sacerdote

Religiosi
12 uomini, 30 donne


Abitanti
506.000
Battezzati
407.000 (80,4% del totale)
Superficie
24.990 km² in Brasile

Parrocchie
50 (7 vicariati)

Erezione
18 luglio 1918

Rito

romano

Cattedrale
Nostra Signora della Luce
Indirizzo
C.P. 08, Rua Oito de Julho 153, 35595-000 Luz, MG, Brazil
Sito web

www.diocesedeluz.org.br

Dati dall'Annuario pontificio 2017 (ch · gc)

Chiesa cattolica in Brasile



Il palazzo vescovile della diocesi.


La diocesi di Luz (in latino: Dioecesis Luceatina) è una sede della Chiesa cattolica in Brasile suffraganea dell'arcidiocesi di Belo Horizonte appartenente alla regione ecclesiastica Leste 2. Nel 2016 contava 407.000 battezzati su 506.000 abitanti. È retta dal vescovo José Aristeu Vieira.




Indice






  • 1 Territorio


  • 2 Storia


  • 3 Cronotassi dei vescovi


  • 4 Statistiche


  • 5 Note


  • 6 Bibliografia


  • 7 Altri progetti


  • 8 Collegamenti esterni





Territorio |


La diocesi comprende 32 comuni nella parte occidentale dello Stato brasiliano di Minas Gerais: Abaeté, Cedro do Abaeté, Arcos, Bambuí, Biquinhas, Bom Despacho, Campos Altos, Capitólio, Córrego Danta, Tapiraí, Córrego Fundo, Dores do Indaiá, Doresópolis, Estrela do Indaiá, Serra da Saudade, Formiga, Iguatama, Japaraíba, Lagoa da Prata, Luz, Medeiros, Moema, Morada Nova de Minas, Paineiras, Pains, Pimenta, Piumhi, Pratinha, Quartel Geral, Santa Rosa da Serra, Santo Antônio do Monte e Vargem Bonita.


Sede vescovile è la città di Luz, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora della Luce.


Il territorio si estende su una superficie di 24.990 km² ed è suddiviso in 50 parrocchie, raggruppate in 7 foranie: Abaeté, Arcos, Bambuí, Bom Despacho, Formiga, Lagoa da Prata e Piumhi.



Storia |


La diocesi di Aterrado fu eretta il 18 luglio 1918 con la bolla Romanis Pontificibus di papa Benedetto XV, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Mariana e della diocesi di Uberaba (oggi arcidiocesi).


Originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Mariana, il 1º febbraio 1924 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Belo Horizonte.


Il 29 settembre 1933, con la lettera apostolica Cum Aterradensis, papa Pio XI proclamò San Raffaele arcangelo patrono della diocesi.[1]


L'11 luglio 1958 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Divinópolis.


Il 5 dicembre 1960 la diocesi ha assunto il nome attuale, che rispecchia il mutamento del nome ufficiale della città sede vescovile, che era stata fondata come Nossa Senhora da Luz do Aterrado.


La diocesi ha subito variazioni territoriali in tre occasioni: il 21 novembre 1959 furono rivisti i confini con la vicina diocesi di Patos de Minas con uno scambio di comuni[2]; il 10 novembre 1982 cedette la parrocchia di Desemboque nel comune di Sacramento all'arcidiocesi di Uberaba[3]; il 19 agosto 2008 ha ceduto altre due parrocchie alla diocesi di Guaxupé.[4]



Cronotassi dei vescovi |



  • Manoel Nunes Coelho † (10 giugno 1920 - 8 luglio 1967 deceduto)

  • Belchior Joaquim da Silva Neto, C.M. † (8 luglio 1967 succeduto - 18 maggio 1994 ritirato)

  • Eurico dos Santos Veloso (18 maggio 1994 succeduto - 28 novembre 2001 nominato arcivescovo di Juiz de Fora)

  • Antonio Carlos Félix (5 febbraio 2003 - 6 marzo 2014 nominato vescovo di Governador Valadares)

  • José Aristeu Vieira, dal 25 febbraio 2015



Statistiche |


La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 506.000 persone contava 407.000 battezzati, corrispondenti all'80,4% del totale.









































































































































































































































anno
popolazione
sacerdoti
diaconi
religiosi
parrocchie

battezzati

totale

%

numero

secolari

regolari

battezzati per sacerdote

uomini

donne
1950 262.000 390.000 67,2 120 20 100 2.183 32
1957 ? 372.530 ? 42 28 14 ? 2
1965 456.260 460.000 99,2 45 28 17 10.139 19 91 39
1970 ? 463.329 ? 22 22 ? 1 12 31
1976 396.410 404.500 98,0 52 18 34 7.623 40 85 30
1980 415.000 435.000 95,4 47 21 26 8.829 31 74 34
1990 430.000 460.000 93,5 57 31 26 7.543 52 32 40
1999 343.400 425.200 80,8 52 34 18 6.603 19 92 32
2000 344.350 425.960 80,8 57 38 19 6.041 20 92 37
2001 398.000 493.023 80,7 57 38 19 6.982 23 92 39
2002 344.350 425.960 80,8 55 37 18 6.260 19 92 32
2003 352.000 441.000 79,8 69 50 19 5.101 20 92 37
2004 352.800 441.000 80,0 58 38 20 6.082 20 40 34
2013 397.000 494.000 80,4 75 62 13 5.293 15 32 44
2016 407.000 506.000 80,4 78 67 11 5.217 12 30 50


Note |




  1. ^ (LA) Lettera apostolica Cum Aterradensis, AAS 28 (1936), pp. 102-103.


  2. ^ (LA) Decreto Concrediti gregis, AAS 52 (1960), pp. 109-111.


  3. ^ (LA) Decreto Concrediti gregis, AAS 75 I (1983), pp. 80-81.


  4. ^ (LA) Decreto Ad uberius, AAS 100 (2008), pp. 645-646.



Bibliografia |


  • (LA) Bolla Romanis Pontificibus, AAS 10 (1918), p. 353


Altri progetti |



Altri progetti


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  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su diocesi di Luz


Collegamenti esterni |




  • Annuario pontificio del 2017 e precedenti, in (EN) David Cheney, Diocesi di Luz, su Catholic-Hierarchy.org. Modifica su Wikidata

  • (PT) Sito ufficiale della diocesi

  • (EN) Diocesi di Luz, su GCatholic.org.






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