Bugs Bunny




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Bugs Bunny

Super Bunny in orbita.png
Bugs Bunny in una scena del film a lui dedicato Super Bunny in orbita! (1979)
Lingua orig.
Inglese
Autori

  • Ben Hardaway (prototipo)

  • Cal Dalton (prototipo)


  • Tex Avery (ufficiale)

Studio Termite Terrace
1ª app. 30 aprile 1938
1ª app. in
Caccia al coniglio

Voci orig.


  • Mel Blanc (1940-1989)


  • Jeff Bergman (dal 1990)


  • Greg Burson (1991-1998)


  • Billy West (1996-2006)


  • Joe Alaskey (2003-2011)


  • Samuel Vincent (Baby Looney Tunes)


  • Bill Farmer (Robot Chicken)


  • Seth MacFarlane (La storia segreta di Stewie Griffin)


  • Kevin Shinick (Mad)


Voci italiane


  • Oreste Lionello (anni 60-70 SAS)


  • Sandro Pellegrini (anni 60-70 SAS)


  • Gianni Bonagura (anni 60-70 SAS)


  • Manlio Guardabassi (anni 60-70 SAS)


  • Franco Latini (anni 60-80 SAS & Effe Elle Due)


  • Nino Scardina (anni 60-70 SAS)


  • Willy Moser (anni 70-90 Mops Film & Blob Cartoons)


  • Sante Calogero, Marco Balbi (anni 80 nei corti UA)


  • Massimo Lodolo (Daffy Duck's Quackbusters - Agenzia acchiappafantasmi e Festa grande a Disneyworld)


  • Massimo Giuliani (1996-2006 Royfilm & Time Out)


  • Sergio Luzi (doppiaggi non ufficiali anni 80-90 & Baby Looney Tunes)


  • Davide Garbolino (dal 2007)

Specie coniglio
Sesso Maschio
Etnia Statunitense

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(EN)

«Ehm...What's Up, Doc?»


(IT)

«Ehm...che succede, amico?»


(Frase celebre di Bugs Bunny)

Bugs Bunny è un coniglio dei cartoni animati che appare nella serie Looney Tunes, ed è uno dei personaggi dell'animazione più famosi al mondo.


Bugs Bunny è "nato" nel 1938 a Brooklyn, da molti padri: Ben "Bugs" Hardaway (che ne creò una prima versione nel 1938 per Porky's Hare Hunt), Bob Clampett, Tex Avery (che sviluppò la personalità definitiva di Bugs nel 1940), Robert McKimson (che ne creò l'aspetto grafico definitivo), Chuck Jones e Friz Freleng. Ma secondo Mel Blanc, il suo doppiatore americano, il suo accento è una miscela paritaria di quello del Bronx e di quello di Brooklyn. In Italia era conosciuto inizialmente come Lollo Rompicollo e Rosicchio, ma in seguito si è affermato l'uso del nome originale (sebbene fino alla fine degli anni settanta venisse pronunciato erroneamente).
Fa la sua prima comparsa nei comics americani nel 1941 nell'albo intitolato "Looney Tunes and Merrie Melodies Comics #1" edito dalla Dell Publishing.


Bugs Bunny è noto per la sua celebre battuta "Che succede, amico?" ("Ehm... What's up, doc?" nell'originale) e i suoi scontri con Taddeo, Yosemite Sam, Marvin il marziano, a volte pure Daffy, Rocky e Mugsy, Beaky Buzzard, Hazel e anche Wile E. Coyote, quando questi non è alle prese con Beep Beep. Quasi invariabilmente, Bugs Bunny esce vincitore da questi conflitti, perché fa parte della sua natura. Ciò è particolarmente evidente nei film diretti da Chuck Jones, che amava mettere in gara "vincenti" e "perdenti". Preoccupato che il pubblico potesse perdere simpatia per un aggressore che vinceva sempre, Jones trovò il modo perfetto per rendere Bugs simpatico facendo sì che i suoi antagonisti usassero ripetutamente minacce, sbruffonate e scorrettezze; offeso in questo modo (solitamente tre volte) Bugs affermava di solito "Naturalmente, ti rendi conto che questo significa guerra" (una battuta ripresa da Groucho Marx) e il pubblico dava a Bugs il suo tacito assenso alla rappresaglia. Altri registi come Friz Freleng facevano sì che Bugs aiutasse altri personaggi in difficoltà, creando così circostanze accettabili per le sue cattiverie. Quando Bugs incontra altri caratteri "vincenti" come lui, tuttavia, come la tartaruga Cecil nell'episodio Tortoise Beats Hare, o il Gremlin di Falling Hare, i suoi risultati sono piuttosto scadenti; l'eccesso di fiducia tende a lavorare contro di lui.


Bugs Bunny è un equivalente moderno della figura mitologica dell'imbroglione.


Nella lingua inglese "Bugs" o "Bugsy" è un sinonimo di "pazzo".


Un'altra frase è stata resa celebre da Bugs Bunny nei corti diretti da Chuck Jones: molti di questi cominciavano con la figura di Bugs che sbucava da un tunnel e scoprendo di essere nel posto sbagliato esclamava: "Lo sapevo che avrei dovuto svoltare a sinistra ad Albuquerque" ("I Knew I should have taken that left turn at Albuquerque").


Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, Bugs Bunny era una figura leggendaria per la gente, un simbolo di grande forza capace di vincere qualunque avversità, nonostante le minime probabilità di riuscita, soltanto grazie al proprio ingegno.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Una ipotetica genesi


    • 1.2 Prototipi di coniglio


    • 1.3 Bugs Bunny emerge


    • 1.4 Popolarità durante la II Guerra Mondiale


    • 1.5 Dopo la guerra




  • 2 Doppiaggio


    • 2.1 Doppiaggio italiano




  • 3 Il più grande personaggio animato


  • 4 Ace Bunny


  • 5 Note


  • 6 Bibliografia


  • 7 Voci correlate


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Storia |



Una ipotetica genesi |


Molti storici dell'animazione ritengono che Bugs sia stato influenzato da un precedente personaggio Disney, Max la lepre (comparso anche in alcuni numeri di Topolino). Max, disegnato da Charlie Thorsen, apparve per la prima volta nel cartone animato delle Sinfonie allegre La lepre e la tartaruga, diretto da Wilfred Jackson. La storia era basata su una favola di Esopo, vedeva Max contro la tartaruga Toby, e vinse l'Academy Award per il miglior cartone animato del 1934. Max apparve anche nel seguito Toby Tortoise Return e nel cartone animato di Topolino Mickey's Polo Team.


L'unico collegamento concreto tra Max e Bugs, tuttavia, è Charlie Thorsen, che fu responsabile del ridisegno di Bugs da bianco a grigio per la sua terza apparizione Hare-um Scare-um (vedere sotto), che ne determinò anche la somiglianza con Max.



Prototipi di coniglio |


Bugs Bunny apparve per la prima volta nel cartone animato Porky's Hare Hunt, pubblicato il 30 aprile 1938. La storia era diretta a quattro mani da Cal Dalton e Ben Hardaway, soprannominato "Bugs". La trama era quasi identica a quella di un cartone del 1937, Caccia alle anatre, diretto da Tex Avery con la comparsa di Daffy Duck. In questo cartone, il cacciatore Porky Pig si trovava opposto a una preda squinternata quanto Daffy, più interessata a far impazzire il suo cacciatore che a fuggire. Ma invece di un'anatra nera, la preda questa volta è un minuscolo coniglio bianco. Il coniglio si presenta con le parole "saluti amico" (in originale "Jiggers, fellers,") e Mel Blanc gli dà una voce e una risata che in seguito userà anche per il personaggio Woody Woodpecker. In questo episodio, inoltre, viene citato per la prima volta Groucho Marx (dal film La guerra lampo dei fratelli Marx): "Naturalmente, ti rendi conto che questo significa guerra!"


La sua seconda comparsa avviene nel cartone animato Prest-O Change-O, del 1939, diretto da Chuck Jones, dove è il coniglio domestico del mago Sham-Fu, un personaggio fuori scena. Quando due cani in cerca di rifugio da una tempesta entrano nella casa del suo maestro assente incomincia a tormentarli, ma alla fine il più grande dei due cani ha la meglio su di lui.


La sua terza apparizione avviene in un altro cartone del 1939, Hare-um Scare-um, diretto da Dalton e Hardaway. Gil Turner, l'animatore di questo cortometraggio, fu il primo a dare un nome al personaggio. Aveva scritto "Bugs' Bunny" sul suo model sheet, intendendo "Il coniglio di Bugs" (Hardaway)[1] Questo cartone è anche il primo in cui Bugs è rappresentato come un coniglio grigio anziché bianco; il cambiamento era stato fatto da Charlie Thorsen (vedere sopra). Da notare che in questo episodio per la prima volta Bugs canta e si traveste da donna per sedurre il suo antagonista. In seguito a questo cartone gli fu dato il nome "Bugs" dagli animatori degli studi di Termite Terrace in onore di Ben "Bugs" Hardaway.


La sua quarta apparizione avviene nel cartone del 1940 Elmer fotografo (Elmer's Candid Camera) di Chuck Jones. Qui, sia Bugs che Taddeo sono ridisegnati con le fattezze che diventeranno familiari al pubblico. È anche il primo incontro tra i due personaggi.



Bugs Bunny emerge |




Bugs Bunny e Taddeo nel cartone animato del 1940 Caccia al coniglio


La vera personalità di Bugs emerge in Caccia al coniglio (A Wild Hare) di Tex Avery, uscito il 27 luglio 1940. È in questo cartoon che esce per la prima volta dalla sua tana per chiedere a Taddeo, ora un cacciatore, "Che succede, amico?". È considerata la prima apparizione pubblica del personaggio. Lo storico dell'animazione Joe Adamson considera Caccia al coniglio il primo cortometraggio di Bugs Bunny, valutando quelli apparsi nei corti precedenti come altri conigli usati una sola volta, che mostravano solo casuali somiglianze con Bugs.
In uno dei primi episodi del recente "The Looney Tunes Show", durante una discussione fra Bugs Bunny e Daffy Duck, il primo chiede all'altro se sappia quando è il suo compleanno, e dopo che Daffy Duck ha inutilmente tirato ad indovinare Bugs afferma che è il 27 luglio.


Bugs poi fece un cameo nel Patient Porky di Robert Clampett, pubblicato per la prima volta il 14 settembre, 1940 per annunciare la nascita di 260 conigli. La sua settima apparizione ha quindi fatto conoscere il nome di Bugs Bunny, che era stato usato solo tra gli impiegati di Termite Terrace e nel cartoon: Elmer's Pet Rabbit di Chuck Jones, pubblicato nel gennaio 1941. Era anche il primo corto con un buon budget. Sarebbe presto diventato il più importante dei personaggi Looney Tunes perché la sua calma e la sua totale mancanza di inibizioni affascinavano il pubblico americano durante e dopo la seconda guerra mondiale.


Bugs apparve poi in più di cinque corti nel 1941: Tortoise Beats Hare, diretto da Tex Avery e con la prima apparizione della tartaruga Cecil;Hiawatha's Rabbit Hunt il primo corto di Bugs ad essere diretto da Friz Freleng;All This and Rabbit Stew, diretto da Avery e con l'apparizione di uno stereotipo di americano nero come nemico di Bugs, questo cartone poi nel 1968 verrà censurato ed entrerà a far parte dei Censored eleven; The Heckling Hare, l'ultimo Bugs sul quale lavorò Avery prima di lasciare la MGM;Wabbit Twouble, il primo corto di Bugs diretto da Robert Clampett.Wabbit Twouble fu anche il primo di quattro corti di Bugs a includere un'immagine rivista di Taddeo, un effimero tentativo di far somigliare il personaggio al suo doppiatore, il comico Arthur Q. Bryan.



Popolarità durante la II Guerra Mondiale |


Dal 1942, Bugs divenne la star della serie Merrie Melodies, che in origine dovevano essere una serie di cortometraggi autoconclusivi. La produzione del 1942 includeva The Wabbit Who Came to Supper di Friz Freleng, The Wacky Wabbit di Robert Clampett, e Bunny e il condor di Clampett (che introdusse Beaky Buzzard). Anche Bunny e il condor segna una leggera modifica al disegno di Bugs, con denti anteriori meno prominenti e la testa più rotonda. Il responsabile di questo redesign fu Robert McKimson, a quel tempo impiegato come animatore sotto la direzione di Robert Clampett. Il redesign all'inizio fu usato solo per i corti realizzati dal team di Clampett, ma nel tempo venne adottato anche dalle altre unità di produzione.


Sempre nel 1942 uscirono Hold the Lion, Please di Chuck Jones, Fresh Hare e The Hare-Brained Hypnotist di Freleng (che riportò Taddeo all'aspetto originale), e Jones' Case of the Missing Hare. Bugs Bunny fece anche un cameo nell'ultimo film di Tex Avery per la Warner Bros, Crazy Cruise, e comparve in un corto pubblicitario di due minuti per delle obbligazioni di guerra per l'impegno statunitense nella II Guerra Mondiale, dal titolo Any Bonds Today.


Bugs Bunny era popolare negli anni della II Guerra Mondiale grazie al suo atteggiamento spavaldo e cominciò a ricevere incarichi speciali nei suoi cartoni del 1943. Come stavano facendo Disney e Famous Studios, Warner mise Bugs in contrapposizione ai più grandi nemici del momento: Adolf Hitler, Hermann Göring, e l'Impero Giapponese. Il corto del 1944 Bugs Bunny Nips the Nips, mostra Bugs alle prese con un gruppo di soldati Giapponesi. Questo cartone è poi stato ritirato dal mercato a causa dei suoi stereotipi estremi.


Tra i più notevoli cortometraggi civili durante questo periodo ci sono Tortoise Wins by a Hare di Bob Clampett (il seguito di Tortoise Beats Hare del 1941), A Corny Concerto, Falling Hare, e What's Cookin' Doc?; inoltre vi sono la parodia di Superman di Chuck Jones Super-Rabbit, e Little Red Riding Rabbit di Friz Freleng. Il corto del 1944 Bugs Bunny and the Three Bears di Chuck Jones introduce i personaggi dei Tre Orsi.



Dopo la guerra |


Da allora, Bugs apparve in molte animazioni nelle serie Looney Tunes e Merrie Melodies, facendo la sua ultima apparizione sullo schermo nel 1964. Considerato un attore ideale, fu in seguito diretto da Friz Freleng, Robert McKimson, Tex Avery e Chuck Jones e comparve in veri e propri film incluso Chi ha incastrato Roger Rabbit (dove compare l'unico incontro tra Bugs e il suo eterno rivale di botteghino Topolino), Space Jam nel 1996 (con Michael Jordan), e nel film del 2003 Looney Tunes: Back in Action.


Il corto Il cavaliere Bugs (1958), in cui un Bugs Bunny medioevale si scambia colpi con Yosemite Sam e il suo drago sputafuoco, vinse l'Academy Award per il "Best Short Subject: Cartoons" del 1958. Tre dei corti di Chuck Jones - Stagione di caccia (Rabbit Fire), Rabbit Seasoning, e Duck, Rabbit, Duck!- compongono quella che viene definita come la "trilogia della caccia" e sono considerati tra i migliori lavori del regista. Il classico di Jones Cane all'opera (1957), mostra Bugs e Taddeo mentre fanno una parodia del Der Ring des Nibelungen di Richard Wagner, ed è stato catalogato come "culturalmente importante" dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e scelto per la conservazione nel National Film Registry. È stato il primo cortometraggio animato ad aver ottenuto questo onore. È anche ricordato per ineguagliabile approccio di Taddeo alla "Cavalcata delle Valchirie a causa della sua particolare pronuncia: "Kill the wabbit, kill the wabbit, kill the wabbit...!"
Nell'autunno del 1960, il The Bugs Bunny Show, un programma televisivo che raccoglieva molti dei corti del dopoguerra con una nuova presentazione animata, debuttò sulla ABC. Lo show venne proposto originariamente in prima serata, e dopo due stagioni venne spostato alla domenica mattina. The Bugs Bunny Show cambiò format frequentemente, ma rimase in televisione per 30 anni.


Quando Mel Blanc morì nel 1989, Jeff Bergman, Greg Burson, Joe Alaskey e Billy West diventarono le nuove "voci" di Bugs Bunny e degli altri Looney Tunes, alternandosi di volta in volta nel ruolo.


Bugs fa anche un'apparizione in alcuni special animati per le feste, tra cui Bugs Bunny Busting Out All Over, 1980, che contiene i primi nuovi cartoni di Bugs Bunny dopo 16 anni: "Portrait Of The Artist As a Young Bunny", che mostra un flashback di Bugs da piccolo mentre gioca con il giovane Taddeo, e "Spaced Out Bunny", con Bugs rapito da Marvin the Martian e messo insieme a Hugo l'abominevole Uomo delle nevi. Inoltre vennero realizzati dalla Warner Bros numerosi film da raccolte di materiale di Bugs Bunny, tra cui Bugs Bunny Superstar, Super Bunny in orbita!, Looney, Looney, Looney Bugs Bunny Movie, Le 1001 favole di Bugs Bunny, Daffy Duck e l'isola fantastica e Daffy Duck acchiappafantasmi.


Riappare nella serie degli anni novanta Tiny Toon Adventures come preside della Acme Looneyversity e mentore di Buster Bunny e Baby Bunny.


Come Mickey Mouse per The Walt Disney Company, Bugs ha svolto il ruolo di mascotte per i Warner Bros Studios e le sue attrazioni. Quando nel 1988 compare nel film "Chi ha incastrato Roger Rabbit" come abitante di Toon Town, la Disney dovette concedere alla Warner di dare a Bugs Bunny lo stesso tempo di apparizione di Topolino: per questo motivo i due personaggi compaiono sempre nelle stesse scene.


Bugs fa un'apparizione nel video contro la droga del 1990 Cartoon All-Stars to the Rescue.


Nel 1997 Bugs appare su un francobollo USA. Il francobollo è il numero sette nella lista dei dieci francobolli USA più popolari, come calcolato dal numero di francobolli acquistati ma non usati. Una versione più giovane di Bugs è il personaggio principale dei Baby Looney Tunes, che debutta su Cartoon Network nel 2002.


Bugs appare anche in molti videogiochi, tra cui Bugs Bunny's Crazy Castle, Bugs Bunny: Rabbit Rampage, Bugs Bunny: Lost in Time, e il suo sequel, Bugs Bunny & Taz: Time Busters.


Bugs riappare nel 2011 nel The Looney Tunes Show come protagonista, insieme a Daffy, in una serie stile sitcom dove i due vivono insieme in una casa di quartiere ed hanno diverse avventure. infine appare nella serie Bugs! A Looney Tunes Prod..



Doppiaggio |


I doppiatori originali di Bugs Bunny sono Mel Blanc (1940-1989) che gli ha dato la voce dalle origini del personaggio fino alla sua morte, Jeff Bergman (dal 1989), Greg Burson (1993-1996), Billy West (1996-2006) e Joe Alaskey (2002-2011).



Doppiaggio italiano |


Bugs Bunny ha avuto diversi doppiatori italiani, a seconda dell'epoca e delle società incaricate del doppiaggio. Negli anni sessanta - settanta fu doppiato principalmente da Franco Latini, Sandro Pellegrini, Manlio Guardabassi, Gianni Bonagura, Oreste Lionello e Nino Scardina, quest'ultimo doppiò il personaggio fino al 1979 in Super Bunny in orbita!. Tra il 1980 e il 1985, nei doppiaggi effettuati ex-novo dalla Effe Elle Due, Bugs Bunny ebbe nuovamente la voce di Latini, a volte sostituito da Willy Moser (che avrebbe continuato a doppiare il personaggio fino al 1990 ne I nostri eroi alla riscossa). Tutti questi doppiatori hanno doppiato solamente i film i cui diritti erano della Warner Bros., mentre in quelli di proprietà dalla United Artists il personaggio era doppiato da Sante Calogero e Marco Balbi. Dal 1996 al 2006 Bugs Bunny è stato doppiato da Massimo Giuliani, la cui società Time Out Cin.ca si è occupata anche di doppiare ex-novo gran parte dei corti Warner, inclusi quelli precedentemente di proprietà della UA. Dal 2007 il personaggio è doppiato da Davide Garbolino.


A partire dagli anni ottanta Bugs Bunny è stato doppiato in italiano anche da Massimo Lodolo in Daffy Duck's Quackbusters - Agenzia acchiappafantasmi e Festa grande a Disneyworld, da Sergio Luzi nei doppiaggi non ufficiali degli anni ottanta e novanta e in Baby Looney Tunes da Mino Caprio in Go-Cart e in Buon Natale Tiny Toons e da Paolo Torrisi in Tiny Toon Adventures.



Il più grande personaggio animato |




Stella di Bugs Bunny sulla Hollywood Walk of Fame, Los Angeles (California)


Nel 2002, TV Guide stese la lista dei 50 più grandi personaggi animati di tutti i tempi come parte dei festeggiamenti per il 50º anniversario della rivista. Bugs Bunny comparve al numero 1. [1] [2]


In una trasmissione della CNN il 31 luglio, 2002, un giornalista di TV Guide parlò di come la lista fu creata e di come venne deciso il vincitore. Come spiegò il giornalista: "La sua fama...non è mai calata...Bugs è il miglior esempio...di comicità intelligente americana. Non solo è il più grande personaggio animato, è anche il più grande comico. Era ben scritto. Era disegnato meravigliosamente. Ha appassionato e fatto ridere molte generazioni. È il migliore." [3]


Tuttavia, nello speciale di Animal Planet La 50 più grandi star animali, Bugs arrivò solo terzo sorpassato da Topolino (numero 2), e dal cane Totò di Il mago di Oz (numero 1).



Ace Bunny |


Warner Bros e i creatori della serie animata del 2005 Loonatics Unleashed hanno creato il personaggio di Ace Bunny come un successore modernizzato e supereroico di Bugs Bunny. Il personaggio si sarebbe dovuto chiamare Buzz Bunny, ma il nome venne cambiato perché il marchio era già stato registrato in precedenza. Il disegno di Ace Bunny venne modificato e reso meno aggressivo rispetto alle prime versioni, in parte in seguito ad una petizione online cominciata da un fan undicenne del vecchio Bugs Bunny.



Note |




  1. ^ Si noti, in Bugs' , l'apostrofo usato come genitivo sassone.



Bibliografia |




  • Bugs Bunny: 50 Years and Only One Grey Hare, di Joe Adamson (1990), Henry Holt, ISBN 0-8050-1855-7


  • Looney Tunes and Merrie Melodies, di Jerry Beck and Will Friedwald (1989), Henry Holt, ISBN 0-8050-0894-2


  • Chuck Amuck : The Life and Times of an Animated Cartoonist di Chuck Jones, Farrar Straus & Giroux, ISBN 0-374-12348-9


  • That's Not All, Folks! di Mel Blanc, Philip Bashe. Warner Books, ISBN 0-446-39089-5 (Softcover) ISBN 0-446-51244-3 (Hardcover)


  • Of Mice and Magic: A History of American Animated Cartoons, Leonard Maltin, Revised Edition 1987, Plume ISBN 0-452-25993-2 (Softcover) ISBN 0-613-64753-X (Hardcover)



Voci correlate |



  • Looney Tunes

  • Lola Bunny

  • Daffy Duck

  • Taddeo (personaggio)

  • Porky Pig



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bugs Bunny


Collegamenti esterni |



  • Warner Bros. Studios, su looneytunes.com.

  • Bugs su Toonopedia, su toonopedia.com.


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