Val d'Ossola




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando altri significati di Ossola, vedi Ossola.








































Val d'Ossola

Valle Ossola.jpg
Panorama della Val d'Ossola
Stati
Italia Italia
Regioni
Piemonte Piemonte
Province
Verbano-Cusio-Ossola Verbano-Cusio-Ossola
Località principali
Antrona Schieranco, Anzola d'Ossola, Baceno, Bannio Anzino, Beura-Cardezza, Bognanco, Borgomezzavalle, Calasca-Castiglione, Ceppo Morelli, Craveggia, Crevoladossola, Crodo, Domodossola, Druogno, Formazza, Macugnaga, Malesco, Masera, Mergozzo, Montecrestese, Montescheno, Ornavasso, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premia, Premosello-Chiovenda, Re, Santa Maria Maggiore, Toceno, Trasquera, Trontano, Vanzone con San Carlo, Varzo, Villadossola, Villette, Vogogna
Comunità montana Comunità montana delle Valli dell'Ossola
Fiume Toce
Altitudine da 200 a 4.609 m s.l.m.
Nome abitanti Ossolani
Cartografia
Mappa della Valle

Sito web

Coordinate: 46°17′N 8°21′E / 46.283333°N 8.35°E46.283333; 8.35


La Valle Ossola, o anche Val d'Ossola o semplicemente Ossola, è un'estesa valle della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola e corrisponde a buona parte del bacino idrografico del fiume Toce.


Comprende sette valli laterali principali: Valle Anzasca, Valle Antrona, Val Bognanco, Val Divedro, Valle Antigorio, Valle Isorno, e Val Vigezzo. Inoltre fa parte dello stesso bacino orografico la Val Formazza, segmento superiore della Valle Antigorio.


Il centro di confluenza dell'intera vallata è Domodossola e gli altri principali centri sono Villadossola, Crevoladossola, Ornavasso e Mergozzo. Comprendente 37 comuni e 66.500 abitanti[1], è la seconda valle più popolata del Piemonte, dopo la Valle di Susa.




Indice






  • 1 Origine del nome


  • 2 Geografia


  • 3 Storia


    • 3.1 L'antichità


    • 3.2 Dal Medioevo all'età napoleonica


    • 3.3 Dall'età napoleonica al Regno d'Italia


    • 3.4 Il Novecento




  • 4 Natura


    • 4.1 Parchi


    • 4.2 Attrazioni naturalistiche




  • 5 Cultura


    • 5.1 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 5.2 Enogastronomia




  • 6 Demografia


  • 7 Clima


  • 8 Trasporti


    • 8.1 Valichi


    • 8.2 Ferrovie


    • 8.3 Strade




  • 9 Note


  • 10 Voci correlate


  • 11 Altri progetti


  • 12 Collegamenti esterni





Origine del nome |


Il primo accenno alla denominazione Ossola è del geografo Tolomeo vissuto nel II secolo d.C., che nomina una Oskela (o Oskella) Lepontíōn, Oscella dei Leponzi, in riferimento alle popolazioni di Leponzi che l'abitavano. In un'opera geografica anonima del VII secolo d.C. (il cosiddetto Geografo Ravennate) il nome appare come "Oxila" o "Oxilia" e Joannes Georgius Graevius, nel Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae: Ligurum et Insubrum, seu Genuensium et Mediolanensium pubblicato nel 1704, identifica la Val d'Ossola come Municipium Ocellum (e Domodossola è detta Ocella).



Geografia |


La Valle Ossola è raffigurabile come una grande foglia di acero, le cui nervature sono costituite dai fiumi e torrenti che percorrono le valli e le montagne laterali, i quali confluiscono nella nervatura centrale, rappresentata dal fiume Toce. Gli estremi della foglia rappresentano i confini settentrionali dell'Italia, mentre il picciolo si estende fino a raggiungere il Lago Maggiore.
Si è soliti suddividere la vallata in Ossola Inferiore, che aveva capoluogo Vogogna, e Ossola Superiore con capoluogo Domodossola.


La vetta più elevata di tutto l'Ossola è la punta Nordend (4.609 m), che domina Macugnaga in valle Anzasca. A parte le cime del massiccio del monte Rosa, altre montagne significative sono il Pizzo d'Andolla (3.656 m), il monte Leone (3.552 m) e il Blinnenhorn (3.374 m).



Storia |



L'antichità |




Domodossola, Piazza del Mercato


Il capoluogo ossolano è Domodossola, antichissima città, già capitale all'epoca dei Leponzi, chiamata da Tolomeo Oscela divenne poi Domus-Oscelae dalla Chiesa Collegiata cittadina denominata Domus. La valle presenta testimonianze di una civiltà anteriore alla romana grazie alle necropoli di Ornavasso e Migiandone.


Innumerevoli furono le invasioni da parte dei Galli e anche di ciò rimane traccia in alcune parole dialettali. Nel 100 a.C. circa, la zona fu forse teatro, secondo alcuni studiosi (ma la tesi è molto controversa, e viene seguita oggi da pochi specialisti), degli scontri tra Cimbri e Romani, terminati con la vittoria di Mario nei pressi di Vercelli. Dopo ciò il dominio romano sull'Ossola fu incontrastato; la valle venne denominata Provincia delle Alpi Leponzie e Domodossola fu sede del procuratore di Augusto. In questo arco di tempo venne costruita la prima strada di collegamento con la Valle del Rodano.


In età romana, già dal periodo augusteo, iniziarono ad essere sfruttate sia le cave di serizzo e granito che quelle di marmo di Candoglia, e, tramite il Ticino, le pietre venivano trasportate verso diverse città dell'Italia nord-occidentale, prime fra tutte Milano e Pavia[2][3].



Dal Medioevo all'età napoleonica |


Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente la zona fu nuovamente invasa dai barbari (Franchi, Borgognoni ecc.) e alla fine del V secolo venne occupata dai Longobardi che eressero la fortezza di Mattarella, i cui resti sovrastano tuttora Domodossola e nei pressi dei quali è stato edificato il Sacro Monte Calvario. Dopo i Longobardi il castello passò nelle mani dei Franchi.


Nel 1014 il contado dell'Ossola, ripartito nelle pievi di Mergozzo, Vogogna e Domodossola, venne donato dall'imperatore Arrigo al vescovo di Novara. La dominazione vescovile durò 3 secoli, nei quali non mancarono duri scontri con i vicini dell'Alto Vallese. La Val d'Ossola venne annessa al Vallese, e quindi entrò nell'orbita della Confederazione svizzera di cui il Vallese era alleato, con il nome di Eschental, a due riprese: dal 1410 al 1422 e successivamente dal 1512 al 1515, quando la valle tornò al Ducato di Milano in seguito alla Battaglia di Marignano. La parte settentrionale, la Val Formazza, in tedesco Pomattal, venne colonizzata da popolazioni tedesche provenienti dal Vallese, che si spinsero sino a Bosco Gurin, nell'attuale Canton Ticino.


Con il passaggio al dominio visconteo, su volontà della borghesia domese, si ebbe la costruzione del castello di Vogogna, ancor oggi visitabile, che divenne centro di potere dell'Ossola Inferiore. Il regime visconteo fu seguito da quello sforzesco e in quegli anni le vallate vennero suddivise in feudi di proprietà nobiliari. La successiva dominazione spagnola portò con sé lotte civili, carestie ed epidemie. Seguì un breve regime austriaco e poi sabaudo. Nel 1743, grazie al trattato di Worms, l'alto novarese venne aggregato al Regno di Sardegna.



Dall'età napoleonica al Regno d'Italia |


Napoleone conferì grande sviluppo alla zona grazie alla costruzione nel 1805 della strada che da Milano attraversava il Sempione per raggiungere Briga. Nel 1818 si costituì la Provincia dell'Ossola sotto i Savoia, e nel 1859, con il decreto Rattazzi, la provincia venne trasformata in circondario di Domodossola, parte della provincia di Novara.



Il Novecento |


Anche la costruzione del traforo del Sempione segnò un'importante svolta nell'economia della vallata. I lavori si conclusero nel 1905 e l'inaugurazione ufficiale alla presenza del re Vittorio Emanuele III, con il passaggio del primo treno a vapore, avvenne nel 1906.


È da ricordare il volo aereo di Geo Chavez nel settembre 1910, il quale riuscì a percorrere la tratta Briga-Domodossola, attraverso il Sempione, con i velivoli del tempo. Tuttavia a pochi metri dall'arrivo il viaggio si concluse tragicamente con la morte del pilota.


È di grande rilevanza storica il fatto che il 10 settembre 1944 venne istituita la Repubblica partigiana dell'Ossola e l'Ossola venne dichiarata terra libera dal dominio nazi-fascista. Fu formato un governo provvisorio composto da tutti i rappresentanti del Comitato di Liberazione Nazionale e importante fu la collaborazione di intellettuali antifascisti come Gianfranco Contini. Tuttavia il 23 ottobre dello stesso anno la controffensiva nazi-fascista provocò la caduta della Repubblica dopo giorni di aspri combattimenti.
Lo sceneggiato Rai "Quaranta giorni di libertà" (1974) di Leandro Castellani è ispirato dalle vicende della Libera Repubblica dell'Ossola.


Il 27 ottobre 1977 venne fondata l'Unione Ossolana per l'Autonomia, movimento autonomistico con lo scopo di un'Ossola indipendente; l'UOPA si sciolse nel 1990, tuttavia quest'esperienza gettò le basi a quella che sarebbe poi divenuta la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola; infatti dal 1992, l'Ossola, insieme al Verbano e Cusio, lasciarono la Provincia di Novara per la provincia del VCO.



Natura |



Parchi |





Parco naturale dell'Alpe Veglia e dell'Alpe Devero (Alpe Devero)

































Denominazione
Riconoscimento
Comuni
Ettari

Parco Nazionale della Val Grande

Nazionale

Aurano, Beura-Cardezza, Caprezzo, Cossogno, Cursolo-Orasso, Intragna, Malesco, Miazzina, Premosello-Chiovenda, San Bernardino Verbano, Santa Maria Maggiore, Trontano, Vogogna
145.98

Parco naturale dell'Alpe Veglia e dell'Alpe Devero

Regionale

Baceno, Crodo, Trasquera, Varzo
85.93

Parco naturale dell'Alta Valle Antrona

Regionale

Antrona Schieranco, Viganella
74.44

Riserva naturale speciale del Sacro Monte Calvario

Regionale

Domodossola
2.5

Nel Comune di Premosello Chiovenda nel 1990 è stata inoltre istituita l'Oasi naturale Bosco Tenso, area boschiva di 22 ettari gestita dal WWF.



Attrazioni naturalistiche |




  • Italian traffic signs - icona cascata.svg Cascate
    • La Cascata del Toce è situata nel comune di Formazza; alta 143 metri, è considerata "La più bella, la più poderosa fra le cascate delle Alpi"[4].



  • Italian traffic signs - icona grotte.svg Grotte


    • Orridi di Uriezzo, ingressi da Crodo, Baceno e Premia


    • Miniera d'oro della Guia, Macugnaga

    • Antica Cava di Marmo di Ornavasso




  • Italian traffic signs - icona mare fiume lago.svg Laghi

    • Lago di Mergozzo

    • Lago di Morasco

    • Lago di Codelago





Cultura |



Monumenti e luoghi d'interesse |




  • Italian traffic signs - icona castello.svg Borghi medievali e castelli

    • Centro storico di Domodossola

    • Castello e borgo di Vogogna, inserito tra I borghi più belli d'Italia[5]

    • Linea Cadorna, Ornavasso




  • Italian traffic signs - icona terme.svg Località termali

    • Terme di Bognanco

    • Terme di Premia

    • Terme di Crodo




  • Italian traffic signs - icona museo.svg Musei


    • Casa Museo della Montagna, Crodo


    • Museo Casa Walser, Macugnaga


    • Museo della miniera della Guia, Macugnaga


    • Museo del Parco Nazionale della Val Grande, Malesco


    • Museo dello Spazzacamino, Santa Maria Maggiore


    • Museo di Palazzo San Francesco, Domodossola


    • Museo di Palazzo Silva, Domodossola


    • Museo di scienze naturali del Collegio Mellerio Rosmini, Domodossola


    • Museo sempioniano, Domodossola


    • Sala storica della Resistenza, Domodossola




  • Italian traffic signs - icona chiesa.svg Luoghi sacri


    • Sacro Monte di Domodossola, patrimonio dell'UNESCO dal 2003


    • Chiesa di San Bartolomeo, Villadossola, secondo la Guida rossa del Touring Club Italiano "il miglior esempio di architettura romanica dell'Ossola[6]


    • Chiesa di San Gaudenzio, Baceno


    • Chiesa Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, Domodossola

    • Santuario Madonna del Boden, Ornavasso

    • Santuario Madonna della Guardia, Ornavasso






Enogastronomia |


  • Gastronomia:





































Primi piatti
Secondi piatti
Dolci
Formaggi
Salumi
Gnocchi all'ossolana
Spezzatino di capriolo, cervo e camoscio
Crescenzin (pane di segale con noci, fichi e uvetta)

Bettelmatt
Prosciutto e violino di capra vigezzini

Polente tradizionali

Torta di pane e latte
Ossolano d'Alpe
Lardo alle erbe di Macugnaga
Risotto ai mirtilli

Stinchett (sottilissime cialde tipiche della Val Vigezzo)
Caprino ossolano
Mortadella ossolana
Risotto al Bettelmatt

Fugascine di Mergozzo

Carne secca

  • Vini:


    • Prunent (Nebbiolo Valli Ossolane DOC)[7], la cui presenza in Ossola è accertata da più di 700 anni.[8]

    • Cà d'Maté (Rosso Valli Ossolane DOC)[7]

    • Tarlap (Rosso Valli Ossolane DOC)[7]

    • Terrazzi Antichi (Bianco Valli Ossolane DOC)[7], prodotto dall'Istituto Professionale "S. Fobelli" di Crodo.[9]

    • Ossolanum, ora Munaloss

    • Balòss

    • Cà d'Susana

    • La Gera

    • Neuv Bruschett




Demografia |


La Val d'Ossola conta 66.746 abitanti[1], che sono per lo più distribuiti nei centri urbani localizzati nella piana del fiume Toce. Il centro principale della vallata è Domodossola, dove si concentrano le attività commerciali, le scuole e i servizi più rilevanti. Villadossola, città a vocazione preminentemente industriale, è il secondo comune per numero di abitanti.


Di seguito l'elenco dei dieci comuni più popolosi della valle[1]:






































































































Posizione
Stemma
Città
Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Altitudine
(m.s.l.m.)



Domodossola-Stemma.png

Domodossola
18.306
36,9
496
272



Villadossola-Stemma.png

Villadossola
6.725
18,0
373
257



Crevoladossola-Stemma.png

Crevoladossola
4.716
39
120
292



Ornavasso-Stemma.png

Ornavasso
3.430
25,8
132
215



Pieve Vergonte-Stemma.png

Pieve Vergonte
2.642
41,3
64
232



Mergozzo-Stemma.png

Mergozzo
2.211
27,3
81
196



Varzo-Stemma.png

Varzo
2.108
97
22
568



Premosello-Chiovenda-Stemma.png

Premosello-Chiovenda
2.043
34
60
220



Vogogna-Stemma.png

Vogogna
1.742
15
116
226

10°

Trontano-Stemma.png

Trontano
1.666
57
29
520

I comuni meno popolosi sono Trasquera (194), Bognanco (219) e Villette (268).[1]



Clima |


L'Ossola è caratterizzata da un clima temperato, che è tuttavia pesantemente influenzato dai rilievi alpini. Moltissimi sono i fattori che modificano il clima dei singoli distretti territoriali nella zona. Tra questi vi è l'altitudine, il tempo di insolazione giornaliero, la piovosità e la ventosità. I venti secchi e freddi del nord sono frequenti in inverno, anche se non manca la presenza di venti caldi come il Favonio (Föhn). Da aprile a settembre lungo la valle soffiano invece semplici brezze.


Anche la vicinanza ai laghi prealpini, (Lago Maggiore, Lago d'Orta e Lago di Mergozzo) e alla Pianura Padana contribuiscono a modificare il clima della zona. Infatti, le masse d'aria umida che si formano in questi siti, risalendo le pendici dei monti ossolani, provocano violenti temporali: per questo motivo l'Ossola è una delle aree più piovose d'Italia.


La neve tutti gli inverni copre le principali vette e contribuisce al sostentamento dei ghiacciai perenni, come quello del Monte Rosa, mentre è meno frequente osservarla nel fondovalle. Negli ultimi anni è aumentata la presenza di grandine, di nebbia e di trombe d'aria, che causano numerosi danni alle coltivazioni e agli edifici.


Il clima di fondovalle, ove sorgono i principali centri abitati (Domodossola, Villadossola, Ornavasso e Crevoladossola) è caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, lunghi periodi di siccità con successive piogge abbondanti. Queste precipitazioni ingrossano i rii e i torrenti, determinando spesso alluvioni, come quella famosa dei giorni 7, 8 e 9 agosto 1978, che provocò la morte di 19 persone[10], e quella dell'ottobre 2000, che causò invece la morte di 13 persone nella frazione di Gondo[11]



Trasporti |



Valichi |


I valichi ossolani mettono in comunicazione Domodossola, quindi l'Italia, con la Svizzera.































Valico Altitudine Ubicazione Collegamento
Infrastruttura
Passo del Sempione 2006 m s.l.m.
ovest con Briga (CH) (Canton Vallese)
Italian traffic signs - strada europea 62.svgStrada Statale 33 Italia.svg del Sempione
Valico di Ponte Ribellasca 552 m s.l.m.
est con Locarno (CH) (Canton Ticino)
Strada Statale 337 Italia.svg della Val Vigezzo

Passo San Giacomo (In Progetto)

2313 m s.l.m.
nord con Airolo (CH) (Canton Ticino)
Strada Statale 659 Italia.svg di Valle Antigorio e Val Formazza


Ferrovie |


Le linee ferroviarie che percorrono l'Ossola sono:



  • La linea "Ferrovia Domodossola-Milano" è stata inaugurata già nel secolo XIX e allungata ulteriormente dopo l'apertura del valico ferroviario del Sempione. Serve da collegamento internazionale tra l'Italia e la Svizzera, nonché da collegamento tra Piemonte e Lombardia. Domodossola è la stazione di confine. Le altre principali stazioni ossolane di questa linea sono Vogogna, Premosello-Chiovenda e Mergozzo.

  • La linea "Ferrovia Domodossola-Novara" collega l'Ossola e il Cusio, partendo da Novara. È una linea a binario singolo elettrificato, prevalentemente usata per i treni merci porta camion, in viaggio fra Novara e il nord Europa. Le sue principali stazioni ossolane sono Domodossola, Villadossola, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premosello-Chiovenda e Ornavasso.

  • La "Ferrovia Vigezzina" gestita da SSIF e FART collega invece Domodossola a Locarno (CH). Risulta un capolavoro d'ingegneria a causa dell'enorme dislivello che deve superare ed è anche di grande interesse turistico per il suo percorso immerso nella natura. Principali stazioni ossolane di questa linea sono Domodossola, Masera, Trontano, Druogno, Santa Maria Maggiore, Malesco e Re.



Strade |


Le principali strade ossolane sono:




  • superstradaStrada Statale 33 Italia.svg del Sempione (prosecuzione della Autostrada A26 Italia.svgGenova Voltri-Gravellona Toce), che porta la classificazione di strada europea Italian traffic signs - strada europea 62.svg: Milano - Gravellona Toce - Domodossola - Confine di Stato di Iselle - Passo del Sempione.


  • Strada Statale 337 Italia.svg della Val Vigezzo: Masera - Druogno - Santa Maria Maggiore - Malesco - Re - Confine di Stato di Ponte Ribellasca.


  • Strada Statale 659 Italia.svgdi Valle Antigorio e Val Formazza: Crevoladossola - Crodo - Baceno - Premia - Formazza.


  • Strada Statale 549 Italia.svgdi Macugnaga, divenuta regionale con il decreto legislativo n. 112 del 1998 e declassata infine a provinciale con la Legge Regionale Piemonte 6 agosto 2007 n. 18 (BUR 9/8/2007 n. 32): Piedimulera - Calasca Castiglione - Bannio Anzino - Vanzone con San Carlo - Ceppo Morelli - Macugnaga.



Note |




  1. ^ abcd Dati Istat 01/01/2013, su demo.istat.it. URL consultato il 22 luglio 2014.


  2. ^ (EN) Maria Elena Gorrini, Per una topografia sacra di Ticinum romana, in in Casteggio e l'antico. 25 anni di studi e ricerche archeologiche in Provincia di Pavia. URL consultato il 12 marzo 2019.


  3. ^ (EN) Maria Elena Gorrini e Mirella Robino, Manufatti in marmo di Candoglia a Ticinum e nel suo territorio in epoca romana. Vecchi dati e nuove acquisizioni, in E. Poletti Ecclesia (a cura di), Le vie della pietra. Atti del convegno in occasione del decennale dell'Ecomuseo del Granito di Mergozzo. URL consultato il 12 marzo 2019.


  4. ^ Comune di Formazza, su comune.formazza.vb.it. URL consultato il 22 luglio 2014.


  5. ^ I Borghi più belli d'Italia, su borghitalia.it. URL consultato il 21 luglio 2014.


  6. ^ Touring Club Italiano, Guida Rossa del Piemonte, p. 694


  7. ^ abcd Disciplinare Valli Ossolane DOP (PDF), su regione.piemonte.it. URL consultato il 3 marzo 2018.


  8. ^ Carlo Zaninetti, La Storia: 700 anni di Prunent, in Oscellana, vol. 39, nº 2, Domodossola, Centro Internazionale di Documentazione Alpina ”Terre Alte - Oscellana”, aprile 2009.


  9. ^ La Stampa - Sarà certificato "Doc" il vino bianco prodotto dagli allievi del Fobelli, su lastampa.it. URL consultato il 23 luglio 2014.


  10. ^ La Stampa: Dieci anni fa l'alluvione.


  11. ^ La Stampa: In ottocento cercano i dispersi di Gondo.



Voci correlate |



  • Repubblica dell'Ossola

  • Dialetto ossolano

  • Prunent

  • Bettelmatt

  • Parco Nazionale della Val Grande

  • Parco naturale dell'Alpe Veglia e dell'Alpe Devero

  • Parco naturale dell'Alta Valle Antrona

  • Cascata del Toce



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |



  • Il portale turistico ufficiale della Val d'Ossola

  • La rivista della val d'Ossola, su ossola.it.

  • Website in English (Nederlands, Francais, Deutsch, Italiano, su rootstravelunited.com.

  • Il sito della Valle Ossola, su ossola.com.

  • Il sito ufficiale dei Sacri Monti UNESCO, su sacrimonti.net.

  • Associazione Unione Ossolana - Buenos Aires, Argentina (PDF), su consiglioregionale.piemonte.it.


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