Provincia di Livorno
















































































Provincia di Livorno
provincia



Provincia di Livorno – Stemma Provincia di Livorno – Bandiera

Provincia di Livorno – Veduta

Palazzo Granducale, sede della Provincia.
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Coat of arms of Tuscany.svg Toscana
Amministrazione
Capoluogo Livorno
Presidente
Marida Bessi dal 31-10-2018
Territorio

Coordinate
del capoluogo

43°33′N 10°19′E / 43.55°N 10.316667°E43.55; 10.316667 (Provincia di Livorno)Coordinate: 43°33′N 10°19′E / 43.55°N 10.316667°E43.55; 10.316667 (Provincia di Livorno)
Superficie 1 213,71 km²
Abitanti 335 658[1](30-4-2018)
Densità 276,56 ab./km²
Comuni 19 comuni
Province confinanti
Pisa, Grosseto
Altre informazioni
Cod. postale 57121-57128 Livorno, 57014-57039 provincia
Prefisso
0565, 0586
Fuso orario UTC+1
ISO 3166-2 IT-LI
Codice ISTAT
049
Targa LI
Cartografia
Provincia di Livorno – Localizzazione
Sito istituzionale

La provincia di Livorno è una provincia italiana della Toscana di 335 658 abitanti.[1] È la quinta provincia toscana per numero di abitanti, e la settima per superficie tra le dieci province toscane.


Affacciata ad ovest sul mar Ligure e mar Tirreno (sul promontorio di Piombino è posto il confine tra questi due mari), confina a nord e a est con la provincia di Pisa, a sud con la provincia di Grosseto.


La sede dell'Amministrazione provinciale è situata a Livorno, nel Palazzo Granducale, in piazza del Municipio.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Storia del territorio


    • 1.2 Dal Capitanato alla nascita della provincia




  • 2 Geografia fisica


  • 3 Natura


  • 4 Vie di comunicazione


    • 4.1 Strade principali


    • 4.2 Linee ferroviarie


    • 4.3 Porti


    • 4.4 Aeroporti




  • 5 Comuni


    • 5.1 Comuni per popolazione




  • 6 Amministrazioni


    • 6.1 Elenco dei presidenti




  • 7 Economia


    • 7.1 Industria


    • 7.2 Terziario


    • 7.3 Agricoltura




  • 8 Altre immagini


  • 9 Note


  • 10 Voci correlate


  • 11 Altri progetti


  • 12 Collegamenti esterni





Storia |



Storia del territorio |


Il territorio della provincia era frequentato già nel paleolitico (strumenti in pietra scheggiata e attività di caccia e raccolta) e nel neolitico, con i primi insediamenti stabili e l'inizio delle attività agricole e dei primi scambi commerciali, legati alla fabbricazione di manufatti in ossidiana, proveniente dalla Sardegna e dalle isole Lipari.


Nell'età del bronzo il territorio si popola, sfruttando le risorse agricole e minerarie e nell'età del ferro l'aggregazione di villaggi sparsi origina i primi centri urbani, tra cui Populonia.


Con gli Etruschi i territori che costituiscono l'attuale provincia sono suddivisi tra l'influenza delle città di Populonia, Pisa e Volterra: il controllo delle risorse agricole e minerarie e dei commerci accresce la ricchezza dei ceti dominanti aristocratici, che lasciano tombe con ricchi corredi e residenze principesche.


Il commercio marittimo si avvale di una rete di porti e approdi, tra i quali Populonia, da cui transitano i prodotti delle miniere di ferro dell'isola d'Elba: altri approdi sono dislocati alle foci di fiumi e torrenti, come Vada, e al promontorio di Castiglioncello. Il commercio permette anche l'importazione di oggetti di lusso, soprattutto di provenienza orientale, che vanno ad arricchire le dimore e le sepolture della classe dirigente.


Dopo la conquista romana, a partire dal II secolo a.C. le zone costiere pianeggianti si popolano di ville. Alla produzione agricola si affianca quella delle saline costiere e delle fornaci che fabbricano anfore, dolii e laterizi.


I porti di Populonia e Vada (Vada Volaterrana per i Romani) proseguono le proprie attività commerciali e ad essi si aggiunge il Portus Pisanus, in una laguna ora interrata, attualmente alla periferia nord di Livorno. Il sistema stradale etrusco, ereditato dai Romani, viene incrementato con la costruzione della via Aurelia.


Dopo la fine dell'impero romano, il territorio della provincia è segnato dalle devastazioni della guerra greco-gotica (535-553) e alla fine del VI secolo viene conquistato dai Longobardi. Nel corso del medioevo le città di Pisa e Volterra vi insediano una rete di postazioni fortificate, che garantiscono il controllo delle risorse minerarie.


Successivamente, per lungo tempo, risulta divisa tra più entità statali. Intorno all'anno 1000 fu creato, intorno al grande porto di Pisa, il "Piviere del Piano del Porto Pisano", giurisdizione amministrativa della Repubblica marinara che arrivava fino a Montenero e governata da un proprio capitano. Con la sconfitta di Pisa la zona livornese cade in parte sotto la potestà di Genova che vi costituì un vicariato dallo Stagno fino alle colline della Valle Benedetta e a sud fino al torrente Chioma (1408-1426). La zona passata sotto la sovranità di Firenze diviene una exclave amministrativa annessa direttamente al distretto fiorentino e quindi autonomo dalla provincia di Pisa.



Dal Capitanato alla nascita della provincia |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Governo di Livorno.

Da allora la città di Livorno seguì una sua storia particolare (data anche la sua condizione di porto franco). Il Capitanato Nuovo della Città e Porto di Livorno, istituito nel 1606, comprendeva anche alcuni territori extra cittadini: esso si estendeva sui territori limitrofi a Stagno, Collesalvetti, Crespina e Lorenzana, per ricongiungersi al mare attraverso il fiume Fine. Vada e la Maremma a sud rimanevano sotto la giurisdizione amministrativa della provincia pisana. Mentre Lorenzana, in seguito eretta a feudo dal granduca di Toscana , fu temporaneamente distaccata dalla giurisdizione di Livorno (1720-1783), mentre la città ed il capitanato con le riforme leopoldine entrò a far parte della provincia pisana.


Invece, Piombino e gran parte dell'Isola d'Elba se in un primo tempo erano sotto Pisa, divennero indipendenti a partire dal XIV secolo e fino al Congresso di Vienna, dapprima come signoria (Signoria di Piombino), quindi come principato (Principato di Piombino); Porto Azzurro, al tempo "Porto Longone", divenne dopo il 1559 un territorio dello Stato dei Presidii; l'Isola di Capraia era sotto Genova già da lungo tempo.


Nel 1776, con la riforma della Comunità della Provincia Pisana, furono istituite le cancellerie di Pisa, Vicopisano, Lari e Peccioli. Il granduca Pietro Leopoldo, nel tentativo di arginare la grande autonomia di cui godeva il porto franco di Livorno, decretò che i territori livornesi fossero aggregati alla Cancelleria di Lari (1780) e ripartiti tra le comunità di Rosignano Marittimo e Fauglia (che comprendeva Crespina, Castell'Anselmo, Nugola, Gabbro, Parrana e Luciana). Questo malgrado alcuni anni prima la città labronica fosse stata dotata, unico centro del Granducato assieme a Firenze, di un tribunale con cancellieri e sottocancellieri, civili e criminali.[2]




Il gonfalone della provincia


Il periodo napoleonico unificò quasi tutta l'attuale provincia, oltre ai territori oggi in provincia di Pisa, e altre estese zone dell'entroterra arrivando fino a San Miniato, sotto il vasto "Dipartimento del Mediterraneo" di cui Livorno era capoluogo; restarono esclusi il principato di Piombino, posto insieme a Lucca sotto il controllo della sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi che creò un'unica entità amministrativa ovvero il Principato di Lucca e Piombino.





Livorno


La Restaurazione del congresso di Vienna cancellò l'autonomia di Piombino e di Porto Longone e ripristinò la situazione amministrativa prima di Napoleone. Nel 1849 il Granducato veniva suddiviso in sette compartimenti (sostanzialmente equiparabili a province) e i governi di Livorno (comprendente il solo comune) e dell'isola d'Elba. Nel 1851 al governatorato di Livorno venne unito quello dell'Elba.
Grazie al suo particolare status di porto franco, Livorno godeva di poteri eccezionali rispetto agli altri dipartimenti del Granducato: ad esempio il governatore era il punto di riferimento dell'organizzazione sanitaria e militare, conservava competenze diplomatiche con i consoli toscani nei porti esteri ecc.[3]


La trasformazione del Governo di Livorno in prefettura sancì la fine di questi privilegi; come contropartita fu richiesto di dotare Livorno di una provincia di dimensioni adeguate al suo rango e all'importanza economica della città, di dimensioni paragonabili, pertanto, a quelle delle altre città.[3]
Per questo, sin dagli anni sessanta del XIX secolo furono avanzate alcune proposte per inglobare ad esempio i territori di Rosignano Marittimo e parte di quello di Lari; in realtà il territorio restò limitato al solo comune capoluogo e alle isole d'Elba, Gorgona, Pianosa e Montecristo.


L'armoriale della Provincia di Livorno fu concesso con Regio Decreto nel 1902, proprio nel periodo in cui la provincia era costituita dai soli territori del Comune di Livorno e dell'isola d'Elba. È per questo motivo che esso è costituito dall'arme della città di Livorno sormontato dalla bandiera dell'Elba, rappresentando così tutto l'allora territorio provinciale.


Solo nel 1925, per interessamento diretto del gerarca fascista Costanzo Ciano (livornese di nascita) la piccolissima provincia labronica, raccolta attorno ad una città che contava allora oltre 100.000 abitanti, fu ingrandita con il comune di Capraia Isola (tolto alla provincia di Genova) e con quelli di Bibbona, Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, Cecina, Collesalvetti, Piombino, Rosignano Marittimo, Sassetta e Suvereto, tolti alla provincia di Pisa[4]. In tale occasione venne anche istituito il terzo circondario, con capoluogo Piombino[5].


Nel 1938 fu distaccato un piccolo lembo di territorio dal comune di Cecina, a cui era stata assegnata per un errore amministrativo, ed assegnata al comune di Castellina Marittima, facente parte della provincia di Pisa. Nel 1970 il comune di Piombino cedette una piccola porzione del suo territorio al comune di Follonica, facente parte della provincia di Grosseto.


Dal 1º gennaio 2018 i comuni della provincia passano da 20 a 19, a causa della fusione di Rio Marina e Rio nell'Elba, nel nuovo ente di Rio.



Geografia fisica |





Castiglioncello


La zona nord della provincia, alle spalle del porto di Livorno, è pianeggiante ed è caratterizzata da un ambiente palustre che si riflette nei nomi di alcune località come Stagno e Guasticce.
Più a sud sono presenti rilievi di modesta entità che si estendono alle spalle di una fascia costiera pianeggiante, salvo che nella zona immediatamente a sud di Livorno e nel promontorio di Piombino, dove invece la costa è alta e rocciosa.


La provincia comprende la isole di Gorgona, Capraia, l'Isola d'Elba, Pianosa e Montecristo. L'unico corso d'acqua rilevante è il fiume Cecina, che dopo un percorso di 73 km sfocia all'altezza dell'omonimo abitato, in piena Maremma livornese.
A sud si trova la valle del fiume Cornia che include, nella provincia di Livorno, i comuni di Piombino, San Vincenzo, Campiglia Marittima, Suvereto e Sassetta.



Natura |


Le isole della Provincia, insieme con quelle del Giglio e di Giannutri e con altri isolotti minori, formano il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, costituito nel 1997.
Le aree ad est del capoluogo fanno parte invece del Parco dei Monti Livornesi. Più a sud, nella Maremma si osservano grandi distese di campi coltivati separati dal mare da una folta barriera costituita da pini marittimi.



Vie di comunicazione |



Strade principali |


La provincia è percorsa da nord a sud dalla Via Aurelia, affiancata dalla Variante Aurelia tra Quercianella a Grosseto; nel tratto urbano di Livorno la Variante funge essenzialmente da tangenziale e si raccorda all'Autostrada A12.
L'A12, proveniente da Genova, termina nel comune di Rosignano Marittimo, a nord di Cecina, presso l'intersezione con la stessa Variante Aurelia: le uniche uscite che interessano la provincia sono quelle di Livorno (ubicata però nella provincia di Pisa e raccordata alla città mediante una lunga bretella a quattro corsie che lambisce l'abitato di Stagno), Collesalvetti e Rosignano Marittimo.



Linee ferroviarie |





Stazione di Rosignano






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Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Maremmana, Ferrovia Tirrenica e Ferrovia Leopolda.

La principale linea ferroviaria, che attraversa l'intero territorio provinciale da Livorno fino alla provincia di Grosseto, è linea Livorno-Roma. A Cecina è presente una diramazione per Volterra, mentre da Campiglia Marittima parte il raccordo per Piombino.
In anni recenti è stato ripristinato ad uso esclusivo dei treni merci il binario tra la Stazione di Vada e Pisa via Collesalvetti, che rappresenta l'antico percorso della linea prima della realizzazione della tratta costiera tra Livorno e Cecina.
Sempre nel capoluogo è posto un raccordo che congiunge lo scalo merci di Livorno Calambrone all'interporto Amerigo Vespucci, nel territorio comunale di Collesalvetti: questa linea sfrutta in parte l'antico collegamento tra Collesalvetti e la stazione di Livorno San Marco, successivamente dismesso.
Fino al 1960 era attiva la Ferrovia Pisa-Tirrenia-Livorno, una sorta di metropolitana di superficie tra la città labronica e il litorale pisano.



Porti |


Il principale porto è quello di Livorno, tra i più importanti scali mercantili d'Italia; da qui partono inoltre traghetti per la Sardegna, la Corsica, la Capraia e, periodicamente, per la Sicilia. Negli ultimi anni è divenuto un terminal di riferimento anche per i croceristi.


Altro importante scalo mercantile e passeggeri è quello di Piombino, da dove partono le navi principalmente per l'Isola d'Elba, Sardegna, Pianosa e la Corsica.


Inoltre ci sono porti minori a Portoferraio, Porto Azzurro e Rio Marina.
Tra i porti turistici, oltre a quelli presenti nel capoluogo, i maggiori si trovano a Rosignano Solvay, Marina di Cecina e Piombino.



Aeroporti |


Nella provincia di Livorno è presente un unico aeroporto, situato all'Isola d'Elba, nel comune di Campo nell'Elba.
Tuttavia, a pochi chilometri a nord del confine provinciale, si estende l'aeroporto internazionale di Pisa.



Comuni |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Armoriale dei comuni della provincia di Livorno.

Appartengono alla provincia di Livorno i seguenti 19 comuni:




  • Bibbona

  • Campiglia Marittima

  • Campo nell'Elba

  • Capoliveri

  • Capraia Isola

  • Castagneto Carducci

  • Cecina

  • Collesalvetti

  • Livorno

  • Marciana

  • Marciana Marina

  • Piombino

  • Porto Azzurro

  • Portoferraio

  • Rio

  • Rosignano Marittimo

  • San Vincenzo

  • Sassetta

  • Suvereto




Comuni per popolazione |







































































































Stemma
Comune
Abitanti[1]

Livorno-Stemma.png

Livorno
158 493

Piombino-Stemma.png

Piombino
33 947

Rosignano Marittimo-Stemma.png

Rosignano Marittimo
31 136

Cecina-Stemma.png

Cecina
28 075

Collesalvetti-Stemma.png

Collesalvetti
16 640

Campiglia Marittima-Stemma.png

Campiglia Marittima
13 069

Portoferraio-Stemma.png

Portoferraio
11 989

Castagneto Carducci-Stemma.png

Castagneto Carducci
9 075

San Vincenzo (Italia)-Stemma.png

San Vincenzo
6 858

Campo nell'Elba-Stemma.png

Campo nell'Elba
4 883

Capoliveri-Stemma.png

Capoliveri
4 055

Porto Azzurro-Stemma.png

Porto Azzurro
3 744


Rio
3 275

Bibbona-Stemma.png

Bibbona
3 210

Suvereto-Stemma.png

Suvereto
3 101

Marciana (Italia)-Stemma.png

Marciana
2 128

Marciana Marina-Stemma.png

Marciana Marina
1 975

Sassetta (Italia)-Stemma.png

Sassetta
511

Capraia Isola-Stemma.png

Capraia Isola
403


Amministrazioni |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Prefetti della provincia di Livorno.


Elenco dei presidenti |


























































Periodo
Presidente
Partito
Carica
Note
26 giugno 1985
23 giugno 1990

Fabio Baldassarri

Partito Comunista Italiano

Presidente
[6]
23 giugno 1990
20 aprile 1994

Iginio Marianelli

Partito Socialista Italiano

Presidente
[6]
23 aprile 1995
12 giugno 2004

Claudio Frontera

centro-sinistra

Presidente
[6]
13 giugno 2004
13 ottobre 2014

Giorgio Kutufà

La Margherita, poi PD

Presidente
[6]
14 ottobre 2014
30 ottobre 2018

Alessandro Franchi

Partito Democratico

Presidente
[6]
31 ottobre 2018

in carica

Maria Ida Bessi

centro-sinistra

Presidente
[6]


Economia |


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Industria |




Industrie Solvay a Rosignano


Il comparto industriale è sviluppato nel capoluogo e nei centri di Rosignano Solvay e Piombino.
A Livorno, alle spalle del porto, insistono industrie petrolchimiche e di lavorazioni meccaniche; sviluppata è pure la cantieristica e, nelle aree limitrofe alla città, sorge il vasto Interporto "Amerigo Vespucci" di Guasticce.
L'attività industriale di Rosignano è concentrata principalmente attorno alla fabbrica della Solvay Group, attiva nel settore chimico e farmaceutico.
Anche Piombino riveste una notevole importanza per la presenza di grandi acciaierie.



Terziario |









Agricoltura |









Altre immagini |






Note |




  1. ^ abc Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2018.


  2. ^ M. Sanacore, I paradossi della storia: Livorno non ebbe provincia perché era troppo importante!, in "CN - Comune Notizie", n. 81, ottobre-dicembre 2012, p. 26.


  3. ^ ab M. Sanacore, cit., p. 24.


  4. ^ R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011, art. 1 s:R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011


  5. ^ R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011, art. 3 s:R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011


  6. ^ abcdef Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 16 aprile 2018.



Voci correlate |



  • Costa degli Etruschi

  • Toponimi latini dei comuni della provincia di Livorno



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su provincia di Livorno


Collegamenti esterni |



  • Sito ufficiale della provincia di Livorno, su provincia.livorno.it.

  • Sito ufficiale dell'APT Costa degli Etruschi, su costadeglietruschi.it.

  • Sito del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, su islepark.it.


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Controllo di autorità
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