Feudo di Gazoldo
































































































Feudo di Gazoldo



Carta del Ducato di Mantova.jpg
Dati amministrativi
Lingue ufficiali
Italiano, latino
Lingue parlate
Dialetto gazoldese
Capitale Gazoldo degli Ippoliti
Dipendente da Sacro Romano Impero
Politica
Forma di governo
Monarchia assoluta
(contea)
Nascita
1354 con Albertino Ippoliti
Causa
investitura imperiale da parte di Carlo IV di Lussemburgo
Fine
1796 con Carlo Maria Ippoliti
Causa Occupazione napoleonica
Territorio e popolazione
Bacino geografico Alcuni territori del mantovano
Territorio originale Gazoldo degli Ippoliti
Massima estensione 13 km² circa
nel secolo XVIII
Popolazione 1000 abitanti circa
nel secolo XVIII
Economia
Valuta
Zecca di Gazoldo dal 1590 al 1595
Risorse
Agricoltura, allevamento
Commerci con Feudi vicini
Religione e società
Religione di Stato Cattolicesimo
Classi sociali
Nobili, clero, mezzadri, operai.
Pianta feudo Gazoldo degli Ippoliti.jpg
Evoluzione storica
Preceduto da
Great coat of arms of the House of Gonzaga (post 1530).svg Signoria di Mantova
Succeduto da
Repubblica Cisalpina Repubblica Cisalpina

Il feudo di Gazoldo fu un possedimento mantovano di antiche origini, appartenuto alla sfera giuridica dei conti rurali di Mosio (conte Ruggero) già dal XII secolo e dotato di autonomia economica ed amministrativa. Passato in possesso ai Bonacolsi, signori di Mantova, divenne feudo degli Ippoliti[1][2] a seguito del matrimonio di Felicina Bonacolsi con Albertino Ippoliti, avvenuto nel 1305. La sposa portò in dote ampi possedimenti, che comprendevano anche le terre del feudo. Il 20 dicembre 1354 l'imperatore Carlo IV di Lussemburgo concesse ad Albertino Ippoliti l'investitura feudale della villa seu terra Gazoldi e delle sue pertinenze, trasferendogli tutti i diritti e riconoscendogli il titolo comitale e di principe dell'Impero. Divenuto così feudo imperiale, gli Ippoliti si affrancarono dalle possibili mire dei potenti Gonzaga di Mantova, dei quali divennero amici e funzionari ducali.




Indice






  • 1 Cenni storici


  • 2 Conti di Gazoldo (1354-1616)[9]


  • 3 Marchesi di Gazoldo (1616-1796)


  • 4 Note


  • 5 Bibliografia


  • 6 Voci correlate


  • 7 Collegamenti esterni





Cenni storici |


Gli Ippoliti possedevano una zecca, aperta nel 1590 e chiusa nel 1595[3] dall'imperatore Rodolfo II d'Asburgo a causa delle continue contraffazioni, soprattutto delle baiocchelle pontificie.[4]


Nel 1583 il feudo, regolato dal diritto longobardo, venne retto da due podestà e vennero emanati gli "Statuti di Gazoldo", che regolavano principalmente l'amministrazione della giustizia.


Il 23 dicembre 1666 l'imperatore Leopoldo I accordò il territorio ad Annibale e Riccardo, figli di Francesco Ippoliti, che nel 1675 fecero erigere la loro residenza estiva nel centro del comune di Gazoldo.[5]


Dopo la caduta del ducato di Mantova nelle mani degli austriaci (1708), il marchesato di Gazoldo (fu Ferdinando II ad elevarlo a tale rango nel 1632) venne riconosciuto dall'impero come suo vassallo, rinnovando le investiture e rimanendo una enclave autonoma. Gazoldo continuò ad essere un feudo indipendente sino al 1796, anno di arrivo delle truppe napoleoniche.[6]


Lo stemma degli Ippoliti di Gazoldo era così illustrato:[7][8]


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«"Di rosso alla banda d'oro




Conti di Gazoldo (1354-1616)[9] |


















































































Titolo

Nome

Periodo

Consorte e note
Conte Albertino Ippoliti 13 gennaio 1354 - 1433

Felicina dei Bonacolsi;
primo conte investito da Carlo IV, discendeva dal patrizio romano Ippolito; i conti di Gazoldo regnarono spesso in condominio con fratelli o parenti
Conte Giacomo
1433 - 1457
Caterina Cavalli; con Giovanni Antonio (sp. Dorotea Ippoliti)
Conte Lodovico Giovanni
1457 - 1482

Conte Antonio I
1482 - 1504
Veronica Ugoni; con Giovanni Francesco, Federico I
Conte Federico I
1482 - 1530
Lucrezia Tonelli; con Lancellotto, Annibale I, Francesco I (+1542)
Conte Lancellotto
1530 - 1554
Pantasilea Giusti
Conte Federico II
1554 - 1561
Barbara Torrigiani; con Camillo e Antonio
Conte Silvestro
1561 - 1571
Camilla Broili; con Francesco II
Conte Antonio II
1571 - 1577
Anna Castiglioni; con Paolo
Conte Mattia
1577 - 1611
Eulalia Delfin; con Ercole (+1609), Annibale II (+1587, sp. Taddea Ceresari), Francesco III e Massimiliano (+1616, sp. Daria Dotti e Pantasilea)
Conte Sigismondo Alessandro
1616 - 1620
con Luigi, Federico Carlo, Ippolito, Ferrante, Rodolfo (sp. Olimpia Cortona e Elisabetta Candi)
Conte Federico Carlo
1616 -1632
Eleonora Capilupi; ultimo conte


Marchesi di Gazoldo (1616-1796) |




















































Titolo

Nome

Periodo

Consorte e note
Marchese Federico Carlo
1632 - 1638
Eleonora Capilupi;
primo marchese del Sacro Romano Impero nominato da Ferdinando II il 6 aprile 1632
Marchese Francesco IV
1638 - 1666
Francesca Ginevra Roccato; con Ettore (sp. Susanna Mislik)
Marchese Ricciardo
1666 - 1715
Teresa Panizza; con Annibale III (sp. Anna Maria Mondini), Luigi Antonio (+1725), Francesco Antonio, suoi figli, e Ventura, Felice (sp. A. Maria Biondi), Luigi II
Marchese Francesco Giuseppe
1715 - 1736
Isabella Clara Gonzaga; figlio di Annibale III; con Lepido (+1735, sp. Isabella Riva)
Marchese Enea Maria
1736 - 1752
con Nicolò Maria, Paolo Teobaldo (sp. Adelaide Strozzi), e Lepido Timoteo (sp. Maddalena Zunardi)
Marchese Nicolò Maria
1736 - 1766
Eleonora Gonzaga, Camilla Archinti
Marchese Carlo Maria
1766 - 1796
Luigia Loschi, Angela Capilupi;
ultimo feudatario di Gazoldo, i suoi discendenti si estinsero con Luigi, morto nel 1873




Gazoldo degli Ippoliti, lapide dedicata alla famiglia Ippoliti.



Note |




  1. ^ Regia Deputazione, Miscellanea di storia italiana, vol.7, Torino, 1869.


  2. ^ Ippoliti, genealogia.


  3. ^ Ravegnani Morosini, p. 261


  4. ^ Gazoldo.


  5. ^ Villa Ippoliti. Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.


  6. ^ Perini, p. 23


  7. ^ Perini, p. 24


  8. ^ Lo stemma degli Ippoliti è stato tratto dallo studio genealogico-numismatico di Quintilio Perini "Le monete di Gazoldo degli Ippoliti", Grandi, Rovereto 1905, p. 4


  9. ^ Perini, p. 7



Bibliografia |



  • Regia Deputazione (a cura di), Miscellanea di storia italiana, vol.7, Torino, 1869.

  • Quintilio Perini, Le monete di Gazoldo degli Ippoliti, Grandi, Rovereto 1905.

  • Roberto Navarrini, Gazoldo e gli Ippoliti, Asola, 1981.

  • Roberto Navarrini, La zecca degli Ippoliti di Gazoldo nuovi documenti ed ipotesi, Ausilio, Padova 1976.

  • Mario Ravegnani Morosini, Signorie e Principati - monete italiane con ritratto 1450-1796, vol. II, voce Ippoliti: pp. 259–264, Maggioli, Dogana (San Marino) 1984.



Voci correlate |



  • Albertino Ippoliti

  • Gazoldo degli Ippoliti

  • Ippoliti (famiglia)



Collegamenti esterni |


  • Palazzo Ippoliti., su turismo.mantova.it.

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