Marion Davies














Marion Davies


Marion Davies, pseudonimo di Marion Cecelia Douras (Brooklyn, 3 gennaio 1897 – Los Angeles, 22 settembre 1961), è stata un'attrice statunitense.


Bellezza solare, Marion Davies è stata una delle più grandi attrici comiche del cinema muto statunitense. La sua notevole capacità mimica e la sua verve hanno vivacizzato una lunga serie di commedie. Oggi viene ricordata soprattutto per la sua lunga relazione con il celebre editore William Randolph Hearst e per il critico ritratto che dà di lei Orson Welles nel film Quarto potere (1941), pellicola ispirata appunto alla figura di Hearst.




Indice






  • 1 Biografia


    • 1.1 Ultimi anni




  • 2 Filmografia


    • 2.1 Attrice


    • 2.2 Sceneggiatrice




  • 3 Spettacoli teatrali


  • 4 Bibliografia


  • 5 Altri progetti


  • 6 Collegamenti esterni





Biografia |





Getting Mary Married, 1919


Figlia di un politico di Brooklyn, la bella e bionda Marion Davies debuttò sulle scene ancora adolescente. Dotata di uno spiccato talento per la danza, diventò una delle ballerine di punta delle Ziegfeld Follies e, a soli vent'anni, venne notata dal magnate della stampa William Randolph Hearst, che si innamorò di lei. Nonostante fosse già sposato e fosse più anziano di trentaquattro anni rispetto alla Davies, il magnate fece di lei la sua amante ufficiale, utilizzando il suo potere economico e mediatico per renderla una star del cinema. Hearst fondò così la Cosmopolitan Pictures e fece debuttare Marion nel film Runaway Romany (1918). Durante la prima metà degli anni venti, l'attrice prese parte ad una serie di fastosi melodrammi in costume, come Little Old New York (1923), solitamente nel ruolo di indomita eroina. Uno dei suoi ruoli più noti fu quello di Maria Tudor in Armi ed amori (1922) di Robert G. Vignola, con il quale collaborò in diversi film.


Poco convincente nel suo talento drammatico, la Davies dovette attendere fino al 1925 per vedere la propria carriera decollare. In quell'anno passò infatti alla MGM, dove raggiunse il grande successo di pubblico interpretando una serie di vivaci commedie, come Maschere di celluloide (1928), diretta da King Vidor, che ne misero in risalto il talento di attrice brillante e l'irresistibile verve, soprattutto quando si produsse in alcune gustose imitazioni di altre dive dell'epoca, come Lillian Gish e Pola Negri.


Nel frattempo la coppia Davies/Hearst diventò protagonista della vita mondana di Hollywood, grazie alle sontuose feste e ai ricevimenti mondani che i due amavano offrire agli ospiti nel castello Hearst, la loro faraonica residenza a San Simeon, poco lontano da Los Angeles. Nel novembre 1924, i due furono coinvolti nella morte misteriosa di Thomas H. Ince, uno dei produttori e registi più potenti di Hollywood. Secondo la versione ufficiale, Ince morì per un attacco cardiaco nella propria casa. Ma a Hollywood circolò immediatamente la voce che qualcuno gli avesse sparato un paio di giorni prima a bordo dell'Oneida, lo yacht di Hearst, dove l'editore e la Davies lo avevano invitato per festeggiare il suo 42º compleanno. Varie le versioni accreditate, ma tutte convergenti su un colpo sparato da Hearst, che aveva per sbaglio colpito Ince invece che Charlie Chaplin, grande amico di Marion Davies, che Hearst sospettava fosse l'amante dell'attrice. I giornali della catena Hearst insistettero invece sulla morte per infarto: il corpo di Ince venne subito cremato e non si poté appurare la verità su quella morte così chiacchierata. Una delle invitate a bordo dell'Oneida, la giornalista Louella Parsons, dopo quel caso fece carriera, firmando un contratto a vita per i giornali di Hearst. L'editore provvide per un fondo fiduciario a favore della moglie di Ince (che aveva disposto per la cremazione del corpo): Nell Ince lasciò quasi subito gli Stati Uniti, partendo per un viaggio in Europa.



Ultimi anni |


Con l'avvento del sonoro la carriera della Davies non subì sensibili rallentamenti ma, verso la fine degli anni trenta, alcuni contrasti di natura contrattuale con la MGM e i crescenti problemi finanziari di Hearst spingeranno l'attrice a ritirarsi dagli schermi.


Negli ultimi anni la coppia condusse una vita ritirata. Nel 1951 Hearst morì dopo una lunga malattia, e la Davies si avventurò in una nuova relazione sentimentale, sposando il capitano Horace G. Brown. L'unione però sarà tutt'altro che felice. Negli ultimi anni Marion Davies si dedicò soprattutto alla beneficenza e alla costruzione di un ospedale per bambini a Los Angeles.


L'attrice si spense all'età di sessantaquattro anni a causa di un cancro.



Filmografia |



Attrice |




  • Runaway, Romany, regia di George W. Lederer (1917)


  • Cecilia of the Pink Roses, regia di Julius Steger (1918)


  • The Burden of Proof, regia di John G. Adolfi e Julius Steger (1918)


  • The Belle of New York, regia di Julius Steger (1919)


  • Getting Mary Married, regia di Allan Dwan (1919)


  • The Dark Star, regia di Allan Dwan (1919)


  • The Cinema Murder, regia di George D. Baker (1919)


  • April Folly, regia di Robert Z. Leonard (1920)


  • The Restless Sex, regia di Leon D'Usseau e Robert Z. Leonard (1920)


  • Buried Treasure, regia di George D. Baker (1921)


  • Enchantment, regia di Robert G. Vignola (1921)


  • Bride's Play, regia di George Terwilliger (1922)


  • Beauty's Worth, regia di Robert G. Vignola (1922)


  • La giovane Diana (The Young Diana), regia di Albert Capellani e Robert G. Vignola (1922)


  • When Knighthood Was in Flower, regia di Robert G. Vignola (1922)


  • Il pellegrino (The Pilgrim), regia di Charles Chaplin (1923)


  • Adam and Eva, regia di Robert G. Vignola (1923)


  • Little Old New York, regia di Sidney Olcott (1923)


  • Yolanda, regia di Robert G. Vignola (1924)


  • L'ombra di Washington (Janice Meredith), regia di E. Mason Hopper (1924)


  • Zander the Great, regia di George W. Hill (1925)


  • Lights of Old Broadway, regia di Monta Bell (1925)


  • Ben-Hur: A Tale of the Christ, regia di Fred Niblo (1925)


  • Beverly of Graustark, regia di Sidney Franklin (1926)


  • The Red Mill, regia di William Goodrich (Roscoe 'Fatty' Arbuckle) (1927)


  • Ah! Che maschietta! (Tillie the Toiler), regia di Hobart Henley (1927)


  • The Fair Co-Ed, regia di Sam Wood (1927)


  • Quality Street, regia di Sidney Franklin (1927)


  • Fascino biondo (The Patsy), regia di King Vidor (1928)


  • Il fidanzato di cartone (The Cardboard Lover), regia di Robert Z. Leonard (1928)


  • Maschere di celluloide (Show People), regia di King Vidor (1928)


  • The Five O'Clock Girl, regia di Robert Z. Leonard (1928)


  • Marianne, regia di Robert Z. Leonard (1929)


  • La compagnia d'assalto (Marianne), regia di Robert Z. Leonard - versione sonora di Marianne (1929)


  • Gabbia di matti (Not So Dumb), regia di King Vidor (1930)


  • Ragazze e giovanotti del 1890 (The Florodora Girl), regia di Harry Beaumont (1930)


  • The Bachelor Father, regia di Robert Z. Leonard (1931)


  • It's a Wise Child, regia di Robert Z. Leonard (1931)


  • Five and Ten, regia di (non accreditato) Robert Z. Leonard (1931)


  • Polly of the Circus, regia di Alfred Santell (1932)


  • Blondie of the Follies, regia di Edmund Goulding (1932)


  • Peg del mio cuore (Peg o' My Heart), regia di Robert Z. Leonard (1933)


  • Verso Hollywood (Going Hollywood), regia di Raoul Walsh (1934)


  • L'agente n. 13 (Operator 13), regia di Richard Boleslawski 1934)


  • Page Miss Glory, regia di Mervyn LeRoy (1935)


  • Hearts Divided, regia di Frank Borzage (1936)


  • Caino e Adele (Cain and Mabel), regia di Lloyd Bacon (1936)


  • Ever Since Eve, regia di Lloyd Bacon (1937)


  • The Casting Couch, regia di John Sealey - video con filmati di repertorio (1995)



Sceneggiatrice |



  • Runaway, Romany, regia di George W. Lederer (1917)


Spettacoli teatrali |




  • Stop! Look! Listen! (Broadway, 25 dicembre 1915)


  • Ziegfeld Follies of 1916 (Broadway, 12 giugno 1916-16 settembre 1916)


  • Miss 1917, libretto di Guy Bolton e P. G. Wodehouse (Broadway, 5 novembre 1917)


  • Words and Music, di Raymond Hitchcock (Broadway, 24 dicembre 1917)



Bibliografia |


  • (EN) Ray Stuart, Immortals of the Screen, Bonanza Books, New York 1965


Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marion Davies


Collegamenti esterni |






  • (EN) Marion Davies, su Internet Movie Database, IMDb.com. Modifica su Wikidata


  • (EN) Marion Davies, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata


  • (EN) Marion Davies, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute. Modifica su Wikidata


  • (EN) Marion Davies, su Internet Broadway Database, The Broadway League. Modifica su Wikidata


  • Marion Davies, su Last.fm, CBS Interactive. Modifica su Wikidata


  • (EN) Marion Davies, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata


  • (EN) Marion Davies, su Find a Grave. Modifica su Wikidata


  • (EN) Marion Davies, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata


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