Berberi

























Berberi
(Imaziɣen)
(ⵉⵎⴰⵣⵉⵖⴻⵏ)
Luogo d'origine
Nordafrica (Tamazgha)
Popolazione 36 milioni[1][2]
Lingua
Berbero, Arabo
Religione
Islam, Cristianesimo, Ebraismo
Distribuzione



































Marocco Marocco
20 milioni[2][3][4]

Algeria Algeria
13 milioni[2][4]

Tunisia Tunisia
800.000

Libia Libia
750.000

Mali Mali
470.000

Niger Niger
90.000

Egitto Egitto
5.000

Unione europea Unione europea
2.000.000[5]





Bandiera berbera




Due suonatori tradizionali (idebbalen) e il calciatore Zinédine Zidane


I Berberi o, nella loro stessa lingua, Imaziɣen (al singolare Amaziɣ), che significherebbe in origine "uomini liberi"[6], sono, propriamente, le popolazioni autoctone di quei territori nord-africani conosciuti con la denominazione di Tamazɣa, corrispondente agli stati di Marocco, Algeria, Tunisia e Libia. Per una serie di motivi storico-ideologici, nei sopracitati paesi, si è soliti designare con tale nome solamente coloro che siano di lingua madre berbera (tamaziɣt). Il nome berbero deriva dal termine francese berbère, a sua volta derivato dal vocabolo arabo barbar, il quale, probabilmente, non fa che riprodurre la parola greco-romana barbaro (che designava chi non parlava il latino o il greco). Si veda per esempio Sallustio, nel suo Bellum Iugurthinum in cui la lingua dei Libi è definita "barbara lingua" (cap. 18).




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Origini e antichità


    • 1.2 Dalla conquista islamica al colonialismo




  • 2 Geografia


  • 3 Lingua


    • 3.1 Scrittura




  • 4 Etnia


    • 4.1 Cultura materiale


      • 4.1.1 Alimentazione


      • 4.1.2 Bevande


      • 4.1.3 Abbigliamento






  • 5 Berberi celebri


    • 5.1 Nell'Antichità


    • 5.2 Nel Medioevo e in epoca precoloniale


    • 5.3 In età moderna


      • 5.3.1 Figure della resistenza e della lotta anticoloniale


      • 5.3.2 Politici


      • 5.3.3 Artisti e musicisti


      • 5.3.4 Attori


      • 5.3.5 Scrittori, poeti


      • 5.3.6 Sport


      • 5.3.7 Studiosi, scienziati


      • 5.3.8 Tribù






  • 6 Note


  • 7 Bibliografia


  • 8 Voci correlate


  • 9 Altri progetti


  • 10 Collegamenti esterni





Storia |



Origini e antichità |




Popolazioni berbere citate da fonti egizie


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Lo stesso argomento in dettaglio: Africa (provincia romana), Numidia, Mauretania, Garamanti e Getuli.

I fossili umani paleolitici affini ai berberi propriamente detti, sono noti in paleo-antropologia con il nome di uomo di Mechta-Afalou, una variante del paleo-europoide del tipo di Cro-Magnon, databile intorno al 20000 a.C.


Nell'antichità i berberi erano noti sotto varie denominazioni: gli antichi egizi conoscevano i ṯḥnw (menzionati dal "Re Scorpione" dell'età predinastica, intorno al 3000 a.C.), i ṯmḥw, i Rbw ed i mšwš (questi ultimi due probabilmente da leggere rispettivamente Libu, ovvero i "Libi", e Mashuash). Capi dei "mashuash" divennero addirittura faraoni intorno al 1000 a.C. Nello spirito di riscoperta delle proprie tradizioni che anima da alcuni decenni diversi intellettuali berberi, molti di loro fanno iniziare il loro calendario dal 950 a.C., approssimativa data di ascesa al trono di Sheshonq I, iniziatore della XXII dinastia egizia, anche se probabilmente era già libica anche la dinastia precedente.


In epoca successiva, molti nomi di popoli e tribù berbere ci giungono da storici greci e latini, a partire da Erodoto.




Popolazioni berbere citate da Erodoto


In particolare, si ricordano i Libi nelle regioni occidentali dell'attuale Libia, i Numidi nell'attuale Algeria, i Mauri nell'attuale Marocco, mentre nelle zone interne vi erano soprattutto i Garamanti e i Getuli.


A partire dal I millennio a.C., il Nordafrica conobbe la colonizzazione di vari popoli. Da principio Fenici e Greci (Cartagine è fondata intorno all'814 a.C., Oea-Tripoli nel VII secolo a.C., Cirene intorno al 630 a.C.). In seguito fu il turno dei Romani, che contesero ai Cartaginesi la supremazia sulla regione.


Intorno al III secolo a.C. si cominciano ad avere notizie precise su veri e propri Stati berberi, con propri re e una propria organizzazione: i regni di Numidia e di Mauretania. A quest'epoca risalgono alcune figure celebri come Massinissa, Giugurta, Giuba II, ecc.


Dopo diverse vicende, che li videro sempre meno autonomi, i regni berberi persero definitivamente la loro indipendenza nel 40 d.C., sotto Caligola.


Durante la dominazione romana molti Berberi romanizzati emersero nelle arti, nella politica e nella religione, esprimendosi nella lingua scritta del tempo: il latino.


Vi furono così:



  • scrittori (da Terenzio a Marziano Capella, con personaggi come Frontone, Apuleio, o Tertulliano);

  • santi cristiani (dai martiri scillitani a San Cipriano, San Vittore, Sant'Agostino e Santa Monica, Zeno di Verona);

  • papi (Vittore I, Melchiade, Gelasio I);

  • imperatori (dal libico-punico Settimio Severo, fondatore di una dinastia, ai mauri Macrino e Emiliano).


Dopo essere rimasto per lungo tempo sotto la dominazione romana, il Nordafrica subì nel V secolo le invasioni dei Vandali di Genserico, che costituirono regni nord-africani, finché nel 534, una spedizione condotta da Belisario, inviata da Giustiniano lo riconquistò alla sovranità di Bisanzio. Tale conquista però durò poco più di un secolo, giacché nel VII secolo si affacciarono i nuovi conquistatori, gli arabi.


A questo periodo appartiene anche la costruzione dei jedar, tredici monumentali mausolei berberi situati a sud di Tiaret, in Algeria. Il loro nome deriva dall'arabo جدار (jidār, muro), ed erano tombe pre-islamiche risalenti alla tarda antichità (forse IV-VIII secolo).[7]



Dalla conquista islamica al colonialismo |


La conquista araba del Nord Africa si svolse in varie fasi. Da principio gli eserciti musulmani, dopo aver sottomesso l'Egitto, si portarono ad ovest della Libia, raggiungendo la Tunisia meridionale e fondando la città-accampamento militare (misr ) di Qayrawan. Da lì Uqba ibn Nafi' partì, intorno al 685, per la sua celebre "cavalcata" che lo portò fino alle sponde atlantiche del Marocco meridionale (la tradizione vuole che fosse entrato nell'oceano a cavallo, a significare che aveva conquistato all'Islam tutte le terre fino agli estremi confini occidentali). ʿUqba trovò un forte avversario in Kusayla, un capo berbero da lui catturato e pubblicamente umiliato, che riuscì a fuggire, organizzò la resistenza, lo sorprese a Tahuda, sulla via del ritorno, e lo uccise. Dopo alterne vicende, la resistenza berbera all'invasione araba fu sostenuta da Dihya, regina dei berberi della tribù Gerawa, più conosciuta con il soprannome attribuitole dagli arabi, Kahina (traducibile in strega); condusse anch'essa un'aspra campagna e tenne a lungo in scacco gli invasori. Prevedendo la propria sconfitta essa esortò i suoi figli ad allearsi col futuro vincitore in modo da conservare comunque il potere. Poco dopo iniziò l'islamizzazione del Maghreb, e nel 711 le truppe islamiche che invasero la penisola iberica sotto la guida di Tāriq ibn Ziyād erano costituite in massima parte da maghrebini.





Ebrei berberi nel monte Atlante, Marocco, anno 1900.



Geografia |


Per molto tempo (in pratica fino agli inizi del XIX secolo quando iniziò la colonizzazione europea) il Nordafrica è stato denominato dagli europei Barberia, ossia il "Paese dei Berberi", cosicché gli stati del Nordafrica sono stati chiamati Stati barbareschi, e lingua franca barbaresca la lingua di scambio in uso in quelle regioni. Nel mondo arabo-islamico, invece era in uso soprattutto l'espressione Maghreb (ossia "Occidente"). Successivamente i berberi hanno creato, a partire dal loro nome, amazigh, l'espressione Tamazgha che si riferisce al complesso di tutti i paesi dove è (o è stata) parlata la lingua tamazight. I paesi che vengono considerati far parte di Tamazgha sono: Marocco, Algeria, Libia, Tunisia, Egitto, Sahara Occidentale, Mauritania, Mali, Niger, Burkina Faso, nonché le Isole Canarie in cui la lingua non è più parlata.



Lingua |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua berbera e Letteratura berbera.



La diffusione delle lingue berbere in Nord-Africa


La lingua berbera o tamaziɣt appartiene alla famiglia linguistica afroasiatica o camito-semitica. La sua estensione copre quasi tutta l'Africa del Nord, dall'Oceano Atlantico fino all'Egitto occidentale; sembra che una varietà di berbero fosse un tempo parlata anche dai guanci delle Isole Canarie. L'Associazione di Cultura Tamazight, con sede a Las Palmas, si dedica alla ricerca e alla riscoperta di questa lingua[8].


La lingua berbera fu in passato duramente repressa dai Paesi del Nordafrica che si proclamavano arabi, che procedettero a sistematiche campagne di arabizzazione; in tali Paesi non esistono canali di telecomunicazione di lingua berbera. Una rete televisiva satellitare in berbero è stata, invece, realizzata in Francia (Berbèr TV). Recentemente sono nati due canali televisivi in lingua berbera in Marocco (Tamazight TV) e Algeria (Berbère Télévision).



Scrittura |


I Berberi possiedono una scrittura, la cosiddetta "scrittura libica" (di cui si conoscono due varianti: quella orientale e quella occidentale), attestata da numerose iscrizioni antiche, risalenti anche al I millennio a.C. Questa scrittura è preservata solo dai Tuareg (che la chiamano "tifinagh"), è stata modificata per poter trascrivere i suoni tipici dei dialetti berberi del Nord ("neo-tifinagh") ed è stata adottata dall'Istituto Reale della Cultura Amazigh (IRCAM) per la trascrizione ufficiale del berbero in Marocco.


La scrittura adottata nelle scuole della Cabilia (Algeria) a partire dal 1995 è in caratteri latini ed è stata standardizzata secondo le indicazioni di una serie di convegni e conferenze sulla pianificazione linguistica del berbero.




La frase mnemonica che conterrebbe l'intero alfabeto tifinagh



Etnia |


I Berberi sono una popolazione europoide dell'Africa settentrionale (Tamazgha).
Sembra che almeno fino all'età del Bronzo (circa 1200 a.C.) tra le popolazioni berbere fosse piuttosto diffusa la depigmentazione, cioè l'albinismo e il biondismo come carattere genetico, documentata anche da pitture rupestri del Tassili e in iscrizioni egiziane. La depigmentazione sopravvive in forma residuale, in particolare tra i berberi dell'Atlante, in Marocco, ed è anche testimoniata dagli spagnoli per i Guanci delle Canarie.




"Le signore del Tassili" una famosa pittura rupestre - Tassili n'Ajjer


In realtà per quanto si risalga indietro nel tempo i Berberi sembrano avere popolato il Nordafrica fin dal Neolitico. Questo popolo è entrato nella storia già 5000 anni fa: popolazioni berbere sono infatti citate nei testi egiziani fin dal 3000 a.C.




Giovane donna berbera della Tunisia con gioielli tradizionali (inizi del XX secolo).


La maggior parte della popolazione in Marocco e Algeria è di origine berbera, per quanto si identifichi in larga parte come araba, e comunità significative berbere sono presenti in Tunisia e Libia. Ma minoranze berbere si trovano anche in Mauritania, nelle regioni più occidentali dell'Egitto settentrionale ed in alcuni stati dell'Africa occidentale, in particolar modo nel Niger e nel Mali (i Tuareg).


Molte associazioni culturali, in Nordafrica e nei paesi di emigrazione, sono sorte per rappresentare le istanze dei Berberi e per difendere i loro interessi e i loro diritti negati. Dal 1997 esiste un'organizzazione sovranazionale indipendente. il Congresso Mondiale Amazigh, che mira a rappresentare con una voce unica a livello internazionale le associazioni culturali berbere di ogni parte del mondo.


Soltanto a seguito della primavera araba e delle promesse fatte dalle politiche la lingua berbera è diventata lingua ufficiale in Marocco dal 2011[9] e in Algeria dal 2016[10].




Famiglia berbera di umili condizioni economiche in una litografia dell'Ottocento



Cultura materiale |



Alimentazione |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina berbera.

Per quanto riguarda l'alimentazione[11], il piatto più caratteristico del Nordafrica è il cuscus, alimento costituito da semola di frumento o d'orzo cotta a vapore e guarnita in vari modi, perlopiù con carni in umido o verdure e qualche volta anche pesce in umido.


Un'altra consuetudine alimentare tipicamente nordafricana è quella di preparazioni a base di farina di orzo raccolto ancora verde e poi tostato (cui si uniscono ingredienti vari, tra cui fieno greco, lenticchie, cumino, ecc.). A seconda dei luoghi e delle lingue prevalenti, berbero (B) o arabo (A), queste preparazioni hanno il nome di tazemmiṭ (B), arkuku (B), swik (B), zummiṭa (A), tutte di un tipo che normalmente viene impastato solo con acqua e non dolcificato; aḍemmin (B), bsisa (A), ṭemmina (A), di un tipo che invece viene impastato anche con olio e spesso arricchito di elementi dolcificanti (datteri, miele...) "arkul". Quest'ultimo cibo, gustoso e nutriente costituisce spesso l'elemento tipico dell'alimentazione durante il ramadan o per le partorienti che devono riprendere forze. Si tratta di un cibo assai antico (nel romanzo di Apuleio, Amore e Psiche, Psiche ammansisce Cerbero con due offae polentae "focacce fatte di farina di orzo tostato"). Questo cibo è anche una specialità delle isole Canarie, denominata gofio.



Bevande |




Rappresentazione del "rito del tè".


Il tè, soprattutto quello alla menta, è forse la bevanda più diffusa tra la gente berbera, soprattutto in Marocco e nel Sahara. Negli altri paesi del Nordafrica che conobbero la dominazione turca (Algeria, Tunisia, Libia) è tradizionalmente diffuso anche il caffè.



Abbigliamento |


Riguardo all'abbigliamento maschile, l'elemento più caratteristico di tutto il Nordafrica è il burnus, un ampio mantello di lana con cappuccio. Questo vale per i paesi che si affacciano sul Mediterraneo o sull'Atlantico, mentre l'abbigliamento dei tuareg è leggermente diverso ed è caratterizzato da un velo (tagelmust) che copre la bocca e gran parte del volto, lasciando liberi solo gli occhi.



Berberi celebri |





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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Berberi


Nell'Antichità |




Sant'Agostino d'Ippona




  • Sheshonq I, X secolo a.C. (faraone egizio di origine libica)


  • Massinissa, 238-148 a.C. (re di Numidia)


  • Terenzio (Publius Terentius Afer), 195-159 a.C. (scrittore latino)


  • Gaia (re di Numidia)


  • Soso o Mastanesoso (re di Mauretania)


  • Ailymas (fu un sovrano del Nordafrica)


  • Aderbale (re) (fu un sovrano numida)


  • Iempsale I (fu re della Numidia nel 118 a.C.)


  • Iempsale II (fu re della Numidia)


  • Gauda (fu re della Numidia)


  • Siface (fu un sovrano della Numidia)


  • Giugurta, 160 circa - 104 a.C. (re di Numidia)


  • Giuba II, 52 a.C.-23 (re di Numidia)


  • Bocco I (111-80 a.C. Re di Mauretania)


  • Bocco II (49-33 a.C. Re di Mauretania orientale)


  • Bogud (49-38 a.C. Re di Mauretania occidentale)


  • Tolomeo (23-40 re di Mauretania).


  • Baga (206-225 a.C. Re di Mauretania).


  • Vermina (202-215 a.C. Re di Numidia).


  • Papa Vittore I (santo della chiesa cattolica e ortodossa)


  • Siface (215-202 a.C. Re di Numidia)


  • Micipsa (148-118 a.C. Re di Numidia).


  • Tacfarinas, m. ca. 23 (ribelle contro Roma)


  • Marco Cornelio Frontone, ca. 100-ca. 166 (oratore latino)


  • Apuleio, ca. 123 - ca. 180 (scrittore in lingua latina "semi-numida e semi-getulo")


  • Minucio Felice, II secolo


  • Tertulliano, ca. 155-245 (filosofo e teologo)


  • Macrino, ca. 164-218 (imperatore romano)


  • Emiliano, ca. 207-253 (imperatore romano)


  • Tascio Cecilio Cipriano, ca. 210-258 (Santo e vescovo di Cartagine)


  • Settimio Severo (fondatore della dinastia severiana)


  • Ario, ca. 265-336 (iniziatore dell'eresia ariana)


  • Arnobio, ca. 255- 327 (apologista cristiano)


  • Aurelio Vittore, m. ca. 390 (storico latino)


  • Lattanzio, ca. 250- ca. 320 (scrittore ecclesiastico latino)


  • Santa Monica, 331-387 (madre di Sant'Agostino)


  • Agostino d'Ippona, 354-430 (dottore della Chiesa)


  • Donato, ca. 270- ca. 355 (vescovo di Cartagine, diede il nome allo scisma donatista)


  • Marziano Capella, V secolo (scrittore in lingua latina)


  • Floro (scrittore in lingua latina)


  • Gildone (è stato un generale romano)


  • Papa Gelasio I (fu il 49º Papa della Chiesa cattolica)


  • San Nabore (santo dalla Chiesa cattolica)


  • Santa Fosca (santa, vergine e martire)


  • Papa Milziade (santo della chiesa cattolica)


  • Vittore il Moro (santo martire e patrono di prigionieri ed esuli dalla Chiesa cattolica)


  • Restituta d'Africa (vergine e martire nordafricana)


  • Firmo (fu un usurpatore nord-africano)




Ibn Battuta



Nel Medioevo e in epoca precoloniale |




  • Tarif al-Matghari (fondatore della dinastia berbera "Barghawata")


  • Salih ibn Tarif (profeta berbero e secondo re della dinastia berbera "Barghawata")


  • Doramas (guerriero delle Isole Canarie)


  • Tarif ibn Malik (comandante berbero)


  • Tin Hinan (progenitrice dei Kel Ahaggar)


  • Aksil o Kusayla, m. 689 (resistente all'invasione araba)


  • Dihya detta la Kahina, m. ca 705 (resistente all'invasione araba)


  • Tariq ibn Ziyad, m. 720 (comandante della conquista islamica della Spagna nel 711)


  • Abbas Ibn Firnas, 810-888 (poeta, scienziato e inventore)


  • Sidi Mahrez, X secolo (santo musulmano, patrono di Tunisi)


  • Hatim ibn Mann Allah al-Muftari, 928 (comandante religioso)


  • Ibn al-Jazzar, m. intorno al 980 (celebre medico di Qayrawan)


  • Ziri ibn Manad, m. 971 (fondatore della dinastia ziride)


  • Ibn Tumart, ca. 1080-ca. 1130 (fondatore della dinastia almohade)


  • Yūsuf ibn Tāshfīn, 1006 circa-1106 (fondatore della dinastia almoravide)


  • Idrisi, 1099 circa – 1164 (geografo)


  • Abu Ya'qub Yusuf I, m. 1184 (califfo almohade che fece costruire la Giralda a Siviglia)


  • Mansur ibn Nasir (principe hammadida a Bejaia tra il 1088 e il 1104)


  • Abu Ya'qub Yusuf II, 1197-1224 (califfo almohade che fece costruire la Torre del Oro a Siviglia)


  • Ibn Ajarrum, m. 1323 (celebre grammatico della lingua araba)


  • Ibn Battuta, 1304-1377 (viaggiatore ed esploratore marocchino)


  • Muhammad al-Jazuli, m. 1465 (sufi, autore del libro di preghiere Dala'il al-Khayrat)


  • Abu Thabit 'Amir (quinto sultano merinide)


  • al-Warthilani, XVIII secolo (viaggiatore ed erudito)


  • Muhammad Awzal, ca. 1680-1749 (prolifico poeta berbero del Sous, Sud del Marocco)



In età moderna |




Lalla Fadhma n'Soumer



Figure della resistenza e della lotta anticoloniale |




  • Lalla Fadhma n'Soumer, 1830-1863 (figura femminile che guidò la resistenza algerina contro la colonizzazione francese)


  • Abd el-Krim, 1882-1963 (leader della resistenza del Rif contro Spagna e Francia)


  • Abdallah Oualline, combattente per la libertà contro l'occupazione spagnola (Aït Baamrane, a sud di Agadir)


  • Abane Ramdane, 1920-1957 (combattente della resistenza algerina)


  • Krim Belkacem, 1922-1970 (combattente della resistenza algerina)


  • Colonnello Amirouche, 1926-1959 (combattente della resistenza algerina)


  • Didouche Mourad, 1927-1955 (combattente della resistenza algerina)


  • Mano Dayak, 1950-1995 (resistente tuareg del Niger)


  • Mouha ou Hammou Zayani, m. 1921 (leader della resistenza dell'Atlante contro Francia e Spagna)


  • Mohamed Amezian (combattente della resistenza marocchina)


  • Zayd Ouhmad (combattente della resistenza marocchina)


  • Suleiman Baruni (combattente della resistenza libica)


  • Musa ag Amastan (amenukal tuareg all'epoca dell'arrivo dei francesi)


  • Omar al-Mukhtar (leader della resistenza libica contro gli italiani)


  • Kawsen Ag Kedda (grande capo dei tuareg dell'Air insorti contro i francesi durante la prima guerra mondiale)


  • Assou Oubasslam (combattente della resistenza marocchina)


  • Mohand N'hamoucha (combattente della resistenza marocchina)



Politici |




  • Ahmed Ben Bella, 1916-2012 (primo Presidente dell'Algeria tra il 1962 e il 1963)


  • Liamine Zeroual, n. 1941 (Presidente dell'Algeria tra il 1994 e il 1999)


  • Hocine Aït Ahmed, n. 1926 (combattente per l'indipendenza algerina e politico laico)


  • Saïd Sadi, n. 1947 (politico algerino laico e democratico)


  • Abdelmadjid Sidi Said, leader del sindacato algerino dei lavoratori: UGTA.


  • Ahmed Ouyahia, n. 1952 (Primo Ministro dell'Algeria dal 2017)


  • Khalida Toumi, n. 1958 (già femminista e laica, successivamente ministro del governo algerino)


  • Belaïd Abrika, n. 1969 (uno dei portavoce del movimento degli Aarch)


  • Nordine Ait Hamouda, politico algerino laico, figlio del colonnello Amirouche.


  • Ahmed Aassid, n. 1967 (Scrittore e politico marocchino)


  • Ahmed Adghirni, n. 1947 (Avvocato e politico marocchino)


  • El Mahjub Ahrtan, politico marocchino


  • Mohamed Oufkir, 1920-1972 militare e politico marocchino


  • Driss Jettou, n. 1945 (Primo Ministro del Marocco tra il 2002 e il 2007)


  • Saâdeddine El Othmani, n. 1956 (Primo Ministro del Marocco dal 2017)


  • Aziz Akhennouch, n. 1961 (ministro dell'agricoltura e della pesca del Marocco dal 2007)



Artisti e musicisti |




  • Hadj M'hamed El Anka, 1907-1978 (Cantante di chaabi, sia in cabilo che in arabo)


  • Cheikh El Hasnaoui, 1910-2002 (Cantante cabilo)


  • Slimane Azem, 1918-1983 (Cantante cabilo)


  • Cherif Kheddam, n. 1927 (Cantante cabilo)


  • Nba Saghru, 1982-2011 (Cantante marocchino)


  • Hindi Zahra, n. 1979 (Cantante marocchina naturalizzata francese)


  • El Hachemi Guerouabi, n. 1938 (Cantante di Chaabi da Mostaghanem, Nord dell'Algeria)


  • Ait Menguellet, n. 1950 (Cantante cabilo)


  • Idir, n. 1955 - Cantante cabilo


  • Yuba, n. 1968 - Cantante Marocchino del Souss


  • Lounès Matoub, 1956-1998 (Cantante cabilo laico, assassinato da un commando terrorista)


  • Moha Mellal, n. 1965 (Cantante marocchino)


  • Takfarinas, n. 1958 (Cantante cabilo)


  • Walid Mimoun, n. 1959 (Cantante di protesta del Rif)


  • Karim Ziad, n. 1966 (Cantante e musicista eclettico)


  • Khalid Izri, n. 1969 (Cantante del Rif)


  • Souad Massi, n. 1972 (Cantante di origine cabila che si esibisce soprattutto in francese e arabo dialettale)


  • Etran Finatawa (Complesso di musica Tuareg e Wodaabe)


  • Tinariwen (Complesso di musica Tuareg)


  • Toumast (Complesso di musica Tuareg)


  • Tartit (Primo gruppo musicale di donne Tuareg fondato da Fadimata Walet Oumar)


  • Mohamed Rouicha (Cantante, nato a Khenifra nel 1950)


  • Baha Lahcen (Cantante dell'Atlante - Marocco)


  • Taos Amrouche (cantante e scrittrice 1913-1976)


  • Slimane Azem (Cantante Cabilo, 1918-1983)


  • Oulahlou (Cantante Cabilo)


  • Omar Ait Said (Cantante dell'Atlante - Marocco)


  • Fatima Samar (Cantante dell'Atlante - Marocco)


  • Fatima Tabaâmrante (Cantante del Sous - Marocco)


  • Farid Ali (cantante cabilo)


  • Nour Eddine Fatty (Cantante e musicista di origini marocchine)



Attori |




  • Touria Alaoui (attrice marocchina)


  • Ibourka Lahoucine (attore marocchino)


  • Abdellah Ferkous (attore marocchino)


  • Leila Shenna (attrice marocchina, nipote di Mohamed Oufkir)


  • Isabelle Adjani (attrice francese)


  • Sami Bouajila (attore francese)


  • Dany Boon (comico, attore e regista francese)


  • Lubna Azabal (attrice belga)


  • Djamila Amzal (attrice e regista)


  • Fellag (attore, umorista ed autore teatrale cabilo)


  • Saïd Taghmaoui (attore francese)


  • Reda Kateb (attore francese, pronipote di Kateb Yacine)



Scrittori, poeti |




  • Youcef ou-Kaci (poeta cabilo del XVIII secolo)


  • Cheikh Zaid Oubjna (poeta e cantante marocchino)


  • Lhadj Belaid (poeta marocchino)


  • Si Mohand, 1848-1905 (poeta cabilo)


  • Mouloud Feraoun, 1913-1962 (scrittore algerino assassinato dall'OAS)


  • Malek Ouary, 1916-2001 (scrittore cabilo)


  • Jean Amrouche, 1906–962 (scrittore, poeta e critico letterario cabilo)


  • Mouloud Mammeri, 1917-1989 (scrittore, antropologo e amusnaw algerino)


  • Kateb Yacine, 1929-1989 (drammaturgo, scrittore e poeta algerino)


  • Mohamed Choukri, 1935-2003 (scrittore marocchino)


  • Mohamed Khair-Eddine, n. 1941 (scrittore marocchino)


  • Abdellah Mohia, 1950-2004 (poeta e drammaturgo cabilo)


  • Mohamed Toufali, n. 1952 (cantante e poeta spagnolo)


  • Tahar Djaout, 1954-1993 (giornalista, scrittore e poeta algerino assassinato dal GIA)


  • Ali Lmrabet (giornalista marocchino)


  • Malika Oufkir (scrittrice marocchina)


  • Mohia (scrittore, poeta e drammaturgo algerino)


  • Boulifa (linguista, storico e letterato cabilo)


  • Taos Amrouche (scrittrice e cantante algerina)


  • Tahar Ben Jelloun (scrittore, poeta e saggista marocchino)


  • Assia Djebar (scrittrice, poetessa, saggista e regista cinematografica algerina)



Sport |




  • Zinédine Zidane (n. 1972), calciatore di origine berbera algerina


  • Karim Benzema, calciatore francese


  • Rabah Madjer calciatore algerino, vincitore della Coppa dei Campioni nel 1987 col Porto FC


  • Mustapha Hadji calciatore marocchino, vincitore del Pallone d'oro africano nel 1998.


  • Lahcen Ahidous (pugile marocchino)


  • Youssouf Agnaou (calciatore marocchino nato a Ajmou-n'Ait-Ali-ou-Hasso)


  • Youssouf Hadji (calciatore marocchino e fratello minore di Mustapha Hadji)


  • Salaheddine Bassir (calciatore marocchino)


  • Ibrahim Afellay (calciatore olandese di origini marocchine)


  • Nabil Baha (calciatore marocchino)


  • Abdeslam Ouaddou (calciatore marocchino)


  • Marouane Chamakh (calciatore francese naturalizzato marocchino)


  • Youssef Mokhtari (calciatore marocchino)


  • Yacine Amaouche (giocatore della Jeunesse Sportive de Kabylie)


  • Mohamed Aït Kaci (giocatore della Jeunesse Sportive de Kabylie)


  • Jaouad Zairi (calciatore marocchino)


  • Yazid Mansouri (calciatore algerino)


  • Khalid Boulahrouz (giocatore olandese di origine marocchina)


  • Larbi Benboudaoud (judoka francese originario della Cabilia)


  • Jaouad Gharib (atleta marocchino)



Studiosi, scienziati |




  • Mohamed Chafik, n. 1926 (linguista e accademico marocchino)


  • Mohand-Aârav Bessaoud, 1924-2002 (scrittore e militante)


  • Mohammed Arkoun, n. 1928 (Filosofo e storico dell'Islam)


  • Salem Chaker, n. 1950 (linguista e militante della cultura berbera)


  • Abdallah Nihrane, scienziato, docente alla Mount Sinai School of Medicine, New York USA


  • Tassadit Yacine (antropologa, n. 1949)



Tribù |




  • Ait Atta (tribù del sud est Marocco)


  • Aït Baamrane (confederazione del sud ovest del Marocco)


  • Kel Ahaggar (Tuareg del Nord)


  • Ait Yafelman (confederazione del centro-sud del Marocco)


  • Ait Ouriaghel (una delle confederazione del Rif nord del Marocco)


  • Kinnin (Imuzagh del Ciad)


  • Kel Adagh (Tuareg del Mali)


  • Kel Denneg (Tuareg del Niger)



Note |




  1. ^
    Steven L. Danvers. Native Peoples of The World. Routledge,2012. Google Books. Web. 10 Mar. 2015
    https://books.google.ca/books?id=vf4TBwAAQBAJ&pg=PA23&lpg=PA23&dq=worldwide+berber+population&source=bl&ots=HPKN00Mkvi&sig=oBkluYy9FPY1DH31zvWr1_tTqy8&hl=fr&sa=X&ved=0CCAQ6AEwAmoVChMIsrK-l5rIyAIVyVc-Ch0S4grs#v=onepage&q=worldwide%20berber%20population&f=false



  2. ^ abchttp://www.newworldencyclopedia.org/entry/Berber


  3. ^ http://minorityrights.org/minorities/berber/


  4. ^ abhttp://www.axl.cefan.ulaval.ca/afrique/berberes_Afrique.htm


  5. ^ Les langues de France : un patrimoine méconnu, une réalité vivante


  6. ^ Sulle diverse ipotesi circa origine e significato del termine amazigh si veda, tra l'altro, Chaker (1995).


  7. ^ Kadra (1983); LaPorte (2005) il quale fornisce alcune informazioni omesse da Kadra.


  8. ^ The language of Canaries (Tamazight Culture), su grancanariatraveltrip.com.


  9. ^ Approvato in Marocco il referendum per le riforme costituzionali volute da re Mohammed VI, su ilsole24ore.com.


  10. ^ Algeria. Approvate le riforme costituzionali, su nena-news.it.


  11. ^ Sull'alimentazione berbera, cf. Vermondo Brugnatelli, "Elementi per uno studio dell'alimentazione nelle regioni berbere", in: D. Silvestri, A. Marra, I. Pinto (a c. di), Saperi e sapori mediterranei. La cultura dell'alimentazione e i suoi riflessi linguistici (Napoli, 13-16 ottobre 1999), Napoli 2002, vol. III, pp. 1067-1089.



Bibliografia |



  • Brett, Michael & Fentress, Elizabeth, The Berbers, Oxford UK-Cambridge USA, Blackwell, 1996 ISBN 0-631-16852-4

  • Bougchiche, Lamara: Langues et littératures berbères des origines à nos jours , Paris, Ibis Press, 1997, ISBN 2-910728-02-1

  • Camps, Gabriel, I Berberi, Milano, Jaca book, 1996 ISBN 88-16-43605-0

  • Chaker, Salem, "Amazigh, '(le/un) Berbère", in: S. Ch., Linguistique berbère. Études de syntaxe et de diachronie, Paris-Louvain, Peeters, 1995, pp. 125–131 - ISBN 2-87723-152-6

  • Chaker, Salem & Zaborski, Andrzej (eds.), Études berbères et chamito-sémitiques. Mélanges offerts à K.-G. Prasse, Paris-Louvain, Peeters, 2000 - ISBN 90-429-0826-2

  • Claudot-Hawad, Hélène, Touaregs. Apprivoiser le désert, Paris, Gallimard, 2002. (Collection Découvertes Gallimard; Cultures et société; nº 418).

  • Féry, Raymond, Médecin chez les Berbères , Versailles, Ed. de l'Atlanthrope, 1986, ISBN 2-86442-013-9

  • Hachid, Malika, Les premiers Berbères - entre Méditerranée, Tassili et Nil , Aix-en-Provence, Édisud, 2000, ISBN 2-7449-0227-6

  • Leguil, Alphonse, Contes berbères grivois du Haut-Atlas , Paris [u.a.] , L'Harmattan, 2000, ISBN 2-7384-9904-X

  • Leguil, Alphonse, Contes berbères de l'Atlas de Marrakech , Paris, L'Harmattan, 1988, ISBN 2-7384-0163-5

  • Fatima Kadria Kadra, 1983. Les Djedars. Monuments funéraires Berbères de la région de Frenda.. Office des Publications Universitaires, Algeri.

  • Jean-Pierre LaPorte, 2005. "Les Djedars, monuments funéraires Berbères de la région de Tiaret et Frenda." In Identités et Cultures dans l'Algérie Antique, Università di Rouen (ISBN 2-87775-391-3).



Voci correlate |



  • Architettura berbera

  • Prenomi berberi

  • Nord Africa

  • Primavera berbera

  • Primavera nera

  • Ahidous

  • Cabilia

  • Lingua berbera

  • Marocco

  • Algeria

  • Libia

  • Tunisia



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Collegamenti esterni |


  • berberi del Souss (Marocco), su souss.com.

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