Super Rugby





















































































Super Rugby
SANZAR 2011 Super Rugby Logo.svg
Altri nomi Super 12, Super 14, Super 15, Super 18
Sport
Rugby union pictogram.svg Rugby a 15
Tipo Franchise
Paese
Argentina Argentina
Australia Australia
Giappone Giappone
Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Sudafrica Sudafrica
Organizzatore SANZAAR
Direttore
Sudafrica Andy Marinos
Titolo Campione del Super Rugby
Cadenza Annuale
Apertura febbraio
Chiusura agosto
Partecipanti 18
Formula
Conference + play-off
Sito Internet sanzarrugby.com
Storia
Fondazione 1996
Numero edizioni 23
Detentore
Crusaders
Record vittorie
Crusaders (9)
Ultima edizione Super Rugby 2018
Prossima edizione Super Rugby 2019

Il Super Rugby (le cui stagioni sono note dal 1996 al 2005 come Super 12, dal 2006 al 2010 come Super 14 e dal 2011 Super 15) è una competizione professionistica di rugby a 15 che dal 2016 si svolge su base annuale tra 18 squadre professionistiche di Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Argentina e Giappone.


Nata nel 1996 è organizzata dalla SANZAR, ora SANZAAR, lega professionistica espressione delle federazioni rugbistiche dei citati Paesi meno il Giappone; il numero cardinale che accompagnava il titolo indicava quello delle squadre che vi partecipano; nelle prime dieci edizioni, infatti, il torneo si chiamò Super 12 in quanto composto da 12 squadre (tre australiane, quattro sudafricane e cinque neozelandesi); nel 2006 assunse il nome di Super 14 quando la competizione fu aperta a un'ulteriore squadra australiana e una sudafricana; dall'edizione 2011 è chiamato Super 15 dopo che, con l'ingresso dei Melbourne Rebels, ognuna delle tre Federazioni è rappresentata da cinque squadre. A seguito di una piccola parentesi tra il 2016 e il 2017 in cui ci sono state 18 squadre, si è tornati a 15 squadre: 5 neozelandesi, 4 australiane, 4 sudafricane, 1 argentina e 1 giapponese.


Le squadre che prendono parte al torneo rispondono al criterio delle franchise, ovvero club che coprono un territorio in maniera esclusiva senza concorrenza con altri club, e al quale afferiscono le squadre semiprofessionistiche o dilettantistiche limitrofe: per esempio la franchise australiana dei Reds, di Brisbane, è espressione dei club del Queensland, che ad essa forniscono giocatori.
Tutte le franchise sono di proprietà delle rispettive federazioni nazionali, fatta eccezione per i Melbourne Rebels, la quindicesima e più recente squadra del torneo, la cui proprietà è di un gruppo imprenditoriale esterno alla Federazione australiana.


Per esigenze di sponsorizzazione il torneo è chiamato Investec Super Rugby in Nuova Zelanda, Asteron Life Super Rugby in Australia e Vodacom Super Rugby in Sudafrica.


La copertura televisiva è assicurata in oltre 40 Paesi in tutto il mondo[1].




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Super 6 e Super 10


    • 1.2 Super 12


    • 1.3 Super 14


    • 1.4 Super 15


    • 1.5 Super Rugby: 18 squadre


    • 1.6 Ritorno a 15 squadre




  • 2 Formula della competizione


  • 3 Squadre partecipanti e ambiti territoriali


  • 4 Albo d'oro


    • 4.1 Finali


    • 4.2 Vittorie per Paese


    • 4.3 Vittorie per squadra


    • 4.4 Vittorie regular season


    • 4.5 Vittorie per conference




  • 5 Trofei


  • 6 Record del Super Rugby


    • 6.1 Per squadre


    • 6.2 Record individuali


      • 6.2.1 In una partita


      • 6.2.2 Carriera


      • 6.2.3 Stagione






  • 7 Rivalità


    • 7.1  Sudafrica


    • 7.2  Australia


    • 7.3  Nuova Zelanda


    • 7.4 Internazionali


    • 7.5 Storiche




  • 8 Competizioni "domestiche"


  • 9 Media


  • 10 Note


  • 11 Bibliografia


  • 12 Voci correlate


  • 13 Altri progetti


  • 14 Collegamenti esterni





Storia |



































South Pacific Championship
Stagione
Campione
1986

Nuova ZelandaCanterbury
1987

Nuova ZelandaAuckland
1988

Nuova ZelandaAuckland e Nuova ZelandaCanterbury
1989

Nuova ZelandaAuckland
1990

Nuova ZelandaAuckland
1991

non disputato

La prima competizione tra squadre dell'emisfero Sud fu il South Pacific Championship, lanciato nel 1986. Esso consisteva di una competizione organizzata dalla New South Wales Rugby Union (NSWRU) su invito, presero parte tre squadre neozelandesi (Auckland, Canterbury, Wellington), due squadre australiane, Queensland e New South Wales, e la nazionale figiana, all'epoca la più competitiva delle nazionali del Pacifico. L'impulso per iniziare la competizione era di fornire partite regolari per le squadre del Nuovo Galles del Sud e del Queensland nel tentativo di competere contro il rugby league, che stava espandendo il suo campionato in Australia.


Nel '91 la NSWRU, in crisi economica, non riuscì ad organizzare il torneo.



Super 6 e Super 10 |


La competizione fu rilanciata nel 1992 come Super 6 (o Super Sixes), dopo la vittoria australiana alla Coppa del mondo 1991. Il torneo fu vinto dal Queensland.















Super 6
Stagione
Campione
1992

AustraliaQueensland

La competizione ebbe un tale successo che dopo un solo anno fu ristrutturata dando origine alle Super 10 Series (o Super Tens), che accolse anche le squadre sudafricane più le Samoa nel 1993 e 1994, e Tonga nel 1995, si trattava delle vincenti del Pacific Tri-Nations, il torneo che si disputava ogni anno tra le nazionali isolane del Pacifico.



Super 12 |































Super 10 Series
Stagione
Campione
Risultato
Finalista
1993

SudafricaTransvaal
20 - 17

Nuova ZelandaAuckland
1994

AustraliaQueensland
21 - 10

SudafricaNatal
1995

AustraliaQueensland
30 - 16

SudafricaTransvaal

Dopo il successo organizzativo e sportivo della Coppa del mondo 1995, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa, fondarono la Sanzar per amministrare un torneo a 12 squadre riservato alle selezioni provinciali, oltre ad avviare il torneo dei Tri Nations tra le nazionali.


Una spinta importante venne dai timori nati dalla concorrenza del rivale Rugby League specialmente in Australia e Nuova Zelanda. Era infatti nata una competizione denominata “Super League” tra squadre australiane e neozelandesi, che offriva elevati stipendi. Un'altra spinta arrivò dalla nascita in Australia delle pay-TV . Fu firmato un contratto decennale con la News Corp per 555 milioni di US$.[2]


La competizione ebbe così il via nel 1996 con 5 province neozelandesi, 4 sudafricane e 3 australiane.
Il primo successo arrise agli Auckland Blues che sconfissero gli Sharks 45 - 21 in finale.
I Blues si confermano nel 1997 sconfiggendo in finale gli ACT Brumbies 23 – 7.


I Blues fallirono il tris, quando furono sconfitti nella finale del 1998 dai Canterbury Crusaders per 13 - 20.
Iniziò così il dominio per 3 stagioni dei Crusaders che vinceranno ancora nel 1999 (contro Otago Highlanders) e nel 2000 (contro ACT Brumbies).
L'edizione del 2001 fu la prima senza una squadra neozelandese in finale, disputata dagli ACT Brumbies e dai Sharks con la vittoria dei primi per 36 – 6.


Si cominciò a quei tempi a parlare di un allargamento ad una quarta squadra Australiana, piuttosto che ad una quinta sudafricana. Si parlò anche di includere una selezione delle nazioni polinesiane (Samoa, Figi, Tonga) ossia i Pacific Islanders.


Nel frattempo, però i Crusaders tornarono al successo (il quarto) nel 2002 e lasciando ai Blues il titolo nel 2003.
Nel 2004 I Brumbies si presero la rivincita e sconfissero 47 - 38 i Crusaders.


Crusaders che tornarono al successo nel 2005 battendo 35 - 25 i New South Wales Waratahs



Super 14 |


Nel settembre 2004 la Sanzar iniziò le trattative per un nuovo contratto televisivo con la News Corporation per i diritti allargati ad Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Italia e con Supersport per il Sud Africa. Il contratto quinquennale aveva un valore di 323 milioni di US$, ma prevedeva la possibilità per la SANZAR di rivendere il diritti per Francia, Inghilterra, America.


Australia e Sud Africa aggiunsero una squadra ciascuno. Fu proposto di dividere la competizione in due gironi di 7 squadre, ma la proposta fu rifiutata così l'ipotesi di ammettere l'Argentina e i Pacific Islanders.


La nuova squadra australiana fu creata all'uopo con base a Perth e fu denominata Western Force.
Per quanto riguarda il Sud Africa ci furono molti problemi, visto che molte delle province partecipanti alla Currie Cup si fecero avanti. Furono aggiunti alla fine i Central Cheetahs, che riunivano i giocatori dalle province di Free State e Northern Cape.


Il torneo fu vinto dai Crusaders, che sconfissero i Wellington Hurricanes per 19 - 12.


Nella stagione 2007 i 22 giocatori della Nazionale di rugby neozelandese saltarono i primi sette turni come parte di un "conditioning programme",[3] in preparazione alla Coppa del mondo di Rugby (2007).[4][5]


Alla fine della Regular Season, per la prima volta dal 1998, nessuna squadra australiana raggiunse la semifinale e per la prima volta due squadre sudafricane arrivarono in finale, gli Sharks ed i Bulls, la finale si svolse a Durban, con la vittoria dei Bulls per 20-19.



Super 15 |


La SANZAR nel 2009 svelò i suoi progetti per un ulteriore allargamento del torneo a partire dal 2011, seguendo la proposta australiana di strutturare la competizione dividendola in 3 gironi, detti conference, ognuna delle quali con cinque squadre, ammettendo dunque un'altra franchigia australiana.


Ogni squadra avrebbe giocato due volte contro le altre quattro della propria nazione e una volta sola le altre 10 squadre. Il torneo si sarebbe concluso con delle finali a 6.


La licenza per la costituzione della quindicesima squadra fu data allo stato di Victoria, e al nuovo team fu dato il nome di Melbourne Rebels, preferiti ai sudafricani Southern Kings.



Super Rugby: 18 squadre |


Nel febbraio 2012 Greg Peters, capo della SANZAR, annunciò che l'organizzazione stava prendendo in considerazione l'aggiunta di nuove franchigie in Argentina, Giappone e Stati Uniti a partire dal 2016, il primo anno del contratto televisivo seguente dalla SANZAR. Il 2016 sarebbe stato peraltro l'anno dello sbarco del rugby a sette alle Olimpiadi di Rio, fatto che avrebbe affacciato allo sport molte altre nazioni, tra cui, appunto, Giappone e USA.


Avendo inoltre già il Sudafrica sei franchigie ma solo cinque posti disponibili nel Super Rugby si risolse il problema ammettendo definitivamente la sesta sudafricana, i Southern Kings, con base a Port Elizabeth, a partire dall'edizione del 2016


Nel 2014 le franchigie dei Jaguares di Buenos Aires e dei Sunwolves di Tokyo furono anch'esse ammesse a partire dalla stessa edizione.


Il primo campionato a 18 squadre fu caratterizzato da un dominio incontrastato delle squadre neozelandesi, che portarono 4 franchigie su 5 alla fase a eliminazione diretta (Hurricanes, Highlanders, Crusaders e Chiefs), di cui 3 raggiunsero la semifinale, e gli Hurricanes vinsero il loro primo titolo battendo in finale a Wellington i Lions 20-3.[6]


Le squadre australiane al contrario entrarono presto in una fase di aperta crisi, con continue sconfitte negli scontri con le compagini neozelandesi che portarono ai quarti di finale i soli Brumbies, vincitori della conference, che furono peraltro subito eliminati dagli Highlanders. Da ricordare negativamente è la stagione della Western Force, in preda al caos sia sul piano sportivo che su quello economico e fanalino di coda del girone australasiano.[7]


In Sudafrica vinsero facilmente la loro conference Lions e Stormers, mentre la wild card fu occupata dagli Sharks, avvantaggiati rispetto ai Bulls dal fatto di non dover incontrare durante la regular season nessuna squadra neozelandese.


Le squadre all'esordio, da cui comunque non ci si aspettava molto, occuparono 3 degli ultimi 4 posti della classifica complessiva dei gironi africani, con scarti in classifica imbarazzanti dalle squadre partecipanti alle finali (21 punti per i Jaguares, 34 per i Sunwolves e i Southern Kings).


Nel 2017 vi furono alcune conferme di squadre già in un ottimo periodo (Hurricanes, Highlanders, Chiefs, Lions), ma il torneo vide la vittoria, a nove anni di distanza dall'ultima volta, dei Crusaders, che dominarono la regular-season con 14 vittorie e una sola sconfitta, classificandosi al secondo posto in classifica ed eliminando in ordine Highlanders e Chiefs, prima di vincere la finalissima contro i Lions 25-17.


Vi furono grandi miglioramenti da parte dei Jaguares, anche se non tali da mandare la franchigia argentina alla fase finale, mentre i Sunwolves ottengono, nonostante una stagione disastrosa, una storica vittoria all'Eden Park contro i Blues.


Fu disastrosa infine la situazione del rugby australiano: comprendendo anche il quarto di finale tra i Brumbies (nuovamente unica rappresentante aussie ai play-off) e gli Hurricanes il bilancio negli scontri diretti con le squadre dell'altre sponda del mare di Tasman è di 26 sconfitte in altrettanti incontri. Visti anche i risultati sul piano sportivo delle squadre australiane fu deciso il taglio della Western Force (nonostante un campionato dignitosissimo) a partire dalla stagione successiva. In Sudafrica invece furono tagliati dal Super Rugby Cheetahs e Kings, che entrarono nel Pro 14 dalla stagione 2017-18



Ritorno a 15 squadre |


Nell'aprile 2017, SANZAAR conferma che la competizione sarebbe stata riportata a 15 squadre a partire dal 2018 alle singole federazioni viene affidata la scelta, alla fine vengono meno due squadre sudafricane e una australiana[8].


Il Sud Africa schiererà solo 4 squadre: i Bulls, i Lions, gli Sharks e gli Stormer, mentre Cheetahs e Southern Kings vengono tagliate, ma ad agosto 2017 vengono entrambe integrate al Pro 12, che diventa il Pro14 dalla stagione 2017/2018 in poi[9].
Poi l'11 agosto 2017, la ARU annuncia il ritiro della licenza al Western Force giustificando la decisione con motivi finanziari, le polemiche non tardano ad arrivare in quanto la franchigia di Perth aveva terminato il girone al secondo posto, il proprietario dei Western Force minacciò azioni legali contro la decisione della federazione[10].



Formula della competizione |


La formula storico della competizione, fino al Super 14 2010, era quello di una stagione regulare di tipo Round-robin (girone unico all'italiana con gare di sola andata) con playoff cui accedevano le prime quattro della classifica; le semifinali avvenivano con incontro in gara unica tra le prime due che ospitavano in ordine inverso le seconde due (la prima contro la quarta e la seconda contro la terza); la finale si disputava in casa della semifinalista vincitrice meglio classificata durante la stagione regolare.


Dalla stagione 2016, con l'ingresso di Southern Kings, Jaguares e Sunwolves la circostanza ha favorito l'instaurazione di una nuova formula.


Le diciotto squadre erano divise in due gruppi, Australasia e Africa, per un totale di quattro Conference (sul modello dei campionati professionistici nordamericani), la Australian Conference, la New Zealand Conference, l'Africa 1 Conference e l' Africa 2 Conference, (nelle conferences africane, di quattro franchigie ciascuna, sono raggruppate le squadre afferenti ad Argentina e Giappone).
Durante la stagione regolare tutte le squadre delle conference africane giocavano tra di loro in partite di andata e ritorno, mentre le squadre australiane e neozelandesi giocavano 2 volte contro 2 squadre e una volta sola contro le altre due. Gli altri 11 incontri venivano giocati contro le squadre dell'altra conference del proprio girone e contro una sola conference dell'altro girone
In totale, quindi, ogni squadra disputava 15 incontri: 8 nella propria conference (4 dei quali in casa) e i restanti 7 con altre franchigie, evitando completamente di giocare contro una conference, fatto che aveva portato a numerose controversie per il fatto che vi siano squadre africane che non giocassero contro squadre neozelandesi, notoriamente molto forti.[11]


Si qualificavano per i playoff otto squadre: la prima classificata di ogni conference e le altre quattro squadre con il migliore punteggio complessivo, indipendentemente quindi dalla posizione d'arrivo nella propria conference (il che rende possibile, in linea teorica, che la terza o perfino la quarta classificata di una conference possa qualificarsi a scapito della seconda classificata di un'altra).
Veniva poi stilato un ordine di qualificazione o seeding: ai primi quattro posti, in ordine di punteggio, le quattro squadre prime classificate; a seguire le altre quattro squadre, sempre in ordine di punteggio.
I playoff prevedevano quarti di finale che vedono fronteggiarsi, in gara unica, la squadra al seeding numero 5 contro quella con il numero 8, e quella al numero 6 contro quella al numero 7; le gare si svolgevano in casa della squadra con il seeding migliore.
In semifinale, la squadra con il seeding più basso rimasto riceveva in gara unica la squadra con il seeding più alto rimasta dal preliminare, mentre quella col secondo seeding più basso riceveva l'altra squadra. In finale si affrontano le due squadre rimaste, con quella col seeding più basso ad avere il vantaggio di giocare in casa.


Dalla stagione 2018 le numerose polemiche riguardo al formato a 18 squadre hanno costretto la SANZAAR a riportare il torneo a 15, il taglio ha riguardato due team sudafricani (Cheetahs e Southern Kings) e uno australiano (Western Force). Si torna al formato adottato tra il 2011 e il 2015, con una formula che prevede tre gironi in cui ogni squadra incontri tutte quelle del suo girone due volte (andata e ritorno), quattro squadre di un girone in casa propria e altre quattro del terzo fuori casa, per un totale di 16 incontri. A qualificarsi ai playoff sono però otto squadre, come nelle due edizioni precedenti: le vincitrici delle tre conferences e le altre cinque squadre con più punti nella classifica generale, indipendentemente dalla conference di appartenenza. L'ordine di qualificazione o "seeding" determina la squadra che gioca in casa, quindi le prime quattro giocheranno in casa in gara unica contro le altre quattro qualificate in ordine di classifica inverso. Semifinali e finale sono giocate in casa della migliore classificata in regular season.


Il sistema di punteggio è quello dell'Emisfero Sud: per ogni incontro sono in palio 4 punti per la vittoria, 2 per il pareggio e nessuno per la sconfitta, più un punto supplementare per qualsiasi squadra che realizzi almeno tre mete più dell'avversario e un ulteriore punto per la squadra che limiti il passivo della sconfitta a 7 punti di scarto o meno.



Squadre partecipanti e ambiti territoriali |









































































































Paese
Squadra
Sede
Area

Argentina

Jaguares

Buenos Aires

Argentina

Australia

Brumbies

Canberra

Territorio della Capitale Australiana più il Nuovo Galles del Sud meridionale

Rebels

Melbourne
Stato di Victoria

Reds

Brisbane
Stato del Queensland

Waratahs

Sydney
Stato del Nuovo Galles del Sud centrale e occidentale

Western Force (fino al 2017)

Perth
Stato dell'Australia Occidentale

Giappone

Sunwolves

Tokyo, Singapore

Giappone, Asia orientale

Nuova Zelanda

Auckland Blues

Auckland
Penisola di Northland e la regione di Auckland centrale e settentrionale

Chiefs

Hamilton
I distretti di Waikato, Tauranga, Rotorua e New Plymouth, oltre la parte meridionale di Auckland

Crusaders

Christchurch
Le regioni di Canterbury, Tasman, Nelson, West Coast e Marlborough

Highlanders

Dunedin
I distretti di Otago e Southland

Hurricanes

Wellington
I distretti di Wellington, Palmerston North e Napier

Sudafrica

Bulls

Pretoria

East Rand e la provincia del Limpopo

Cheetahs (fino al 2017)

Bloemfontein

Free State e la provincia del Capo Settentrionale

Lions

Johannesburg
L'area metropolitana di Johannesburg, il Gauteng meridionale, Mpumalanga e la provincia del Nordovest

Sharks

Durban

KwaZulu-Natal

Southern Kings (fino al 2017)

Port Elizabeth

Provincia del Capo Orientale ed estremità orientale di quella del Capo Occidentale

Stormers

Città del Capo
L'area metropolitana di Città del Capo più i distretti di Cape Winelands, West Coast e Overberg


Per la stagione 2007, i Southern Spears, con base a Port Elizabeth avrebbero dovuto sostituire la squadra sudafricana peggio classificata nell'anno precedente. Ma le franchigie oggi presenti nel torneo si opposero al piano spinto dall'ex presidente della federazione, Brian van Rooyen.
Quando il 19 aprile 2006, van Rooyen venne sostituito come presidente la SARU annunciò che gli Spears non avrebbero più fatto parte della contesa.[12] La SARU avviò un'inchiesta dopo la scoperta di irregolarità finanziarie nella gestione della franchigia.[13]


Nell'Agosto 2006 però l'alta corte sudafricana ha sancito la validità del contratto tra gli Spears, la SANZAR e la SARU riconoscendo il diritto a competere nel Super 14 e nella Currie Cup. Causa però altri problemi finanziari ed amministrativi, si è raggiunto un accordo: gli Spears rinunciavano alla causa legale e continueranno ad esistere pur non competendo, almeno per ora nel Super 14.[14]


Nella stagione 2013 i Southern Kings, hanno partecipato al torneo in sostituzione dei Lions, ultimi classificati nella conference sudafricana nell'anno precedente. Dal 2014 sono tornati i Lions.



Albo d'oro |



































































































Edizione
Vincitore
1996
Auckland Blues
1997
Auckland Blues
1998
Canterbury Crusaders
1999
Canterbury Crusaders
2000
Crusaders
2001
ACT Brumbies
2002
Crusaders
2003
Blues
2004
ACT Brumbies
2005
Crusaders
2006
Crusaders
2007
Bulls
2008
Crusaders
2009
Bulls
2010
Bulls
2011
Reds
2012
Chiefs
2013
Chiefs
2014
Waratahs
2015
Highlanders
2016
Hurricanes
2017
Crusaders
2018
Crusaders


Finali |




































































































































































































Denominazione
Stagione
Incontro
Risultato
Sede
Spettatori
Super 12

1996

Auckland Blues — Natal Sharks
45-21

Eden Park, Auckland
46 000
Super 12

1997

Auckland Blues — ACT Brumbies
23-7
Eden Park, Auckland
40 000
Super 12

1998

Auckland Blues — Canterbury Crusaders
13-20
Eden Park, Auckland

Super 12

1999

Otago Highlanders — Canterbury Crusaders
19-24

Carisbrook, Dunedin
41 500
Super 12

2000

ACT Brumbies — Canterbury Crusaders
19-20

Bruce Stadium, Canberra
28 753
Super 12

2001

ACT Brumbies — Sharks
36-6

Canberra Stadium, Canberra
26 271
Super 12

2002

Crusaders — ACT Brumbies
31-13

Lancaster Park, Christchurch

Super 12

2003

Blues — Crusaders
21-17
Eden Park, Auckland
47 000
Super 12

2004

ACT Brumbies — Crusaders
47-38
Canberra Stadium, Canberra
28 753
Super 12

2005

Crusaders — Waratahs
35-25
Lancaster Park, Christchurch
35 700
Super 14

2006

Crusaders — Hurricanes
19-12
Lancaster Park, Christchurch
36 500
Super 14

2007

Sharks — Bulls
19-20

Kings Park Stadium, Durban
54 000
Super 14

2008

Crusaders — Waratahs
20-12
Lancaster Park, Christchurch
26 000
Super 14

2009

Bulls — Chiefs
61-17

Loftus Versfeld, Pretoria
55 000
Super 14

2010

Bulls — Stormers
25-17
Orlando Stadium, Johannesburg
40 000
Super Rugby

2011

Reds — Crusaders
18-13

Lang Park, Brisbane
52 113
Super Rugby

2012

Chiefs — Sharks
37-6

Waikato Stadium, Hamilton
25 100
Super Rugby

2013

Chiefs — Brumbies
27-22
Waikato Stadium, Hamilton
25 114
Super Rugby

2014

Waratahs — Crusaders
33-32

Stadium Australia, Sydney
61 823
Super Rugby

2015

Hurricanes — Highlanders
14-21

Westpac Stadium, Wellington
36 000
Super Rugby

2016

Hurricanes — Lions
20-3

Westpac Stadium, Wellington
39 000
Super Rugby

2017

Lions — Crusaders
17-25

Ellis Park, Johannesburg
62 000
Super Rugby

2018

Crusaders — Lions
37-18

AMI Stadium, Christchurch
19 600



Vittorie per Paese |























Squadra
Campione
Finalista

Nuova Zelanda Nuova Zelanda
16 9

Australia Australia
4 6

Sudafrica Sudafrica
3 8


Vittorie per squadra |




































































Squadra
Campione
Finalista

Nuova ZelandaCrusaders
9 4

Nuova ZelandaBlues
3 1

SudafricaBulls
3

AustraliaBrumbies
2 4

Nuova ZelandaChiefs
2 1

AustraliaWaratahs
1 2

Nuova ZelandaHurricanes
1 2

Nuova ZelandaHighlanders
1 1

AustraliaReds
1

SudafricaSharks
4

SudafricaLions
3

SudafricaStormers
1


Vittorie regular season |


Dal 1996 al 2010 il formato del torneo era un girone unico in cui ogni squadra incontrava tutte le altre in partita di sola andata; per non aggravare i costi di trasferta alcuni turni furono di quattro o cinque incontri, così da permettere alle squadre in visita in un continente di disputare tutti gli incontri in giornate consecutive; per tale ragione il calendario prevedeva 12 giornate invece di 11. Al termine della stagione regolare le migliori quattro disputavano i play-off.



















































































Edizione
Vincitore
Qualificate ai play-off
1996
Reds

Auckland Blues, Northern Transvaal, Natal Sharks
1997 Auckland Blues
ACT Brumbies, Hurricanes, Natal Sharks
1998
Auckland Blues

Canterbury Crusaders, Coastal Sharks, Otago Highlanders
1999
Reds

Stormers, Otago Highlanders, Canterbury Crusaders
2000
ACT Brumbies

Crusaders, Otago Highlanders, Cats
2001 ACT Brumbies
Sharks, Cats, Reds
2002 Crusaders
Waratahs, ACT Brumbies, Highlanders
2003 Blues
Crusaders, Hurricanes, ACT Brumbies
2004 ACT Brumbies
Crusaders, Stormers, Chiefs
2005 Crusaders
Waratahs, Bulls, Hurricanes
2006 Crusaders
Hurricanes, Waratahs, Bulls
2007
Sharks

Bulls, Crusaders, Blues
2008 Crusaders
Waratahs, Sharks, Hurricanes
2009 Bulls
Chiefs, Hurricanes, Crusaders
2010 Bulls
Stormers, Waratahs, Crusaders


Vittorie per conference |


Tra le stagioni 2011 e 2015 il format fu modificato: le squadre di Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica giocarono in 3 conference separate.
Le squadre della stessa conference si sfidavano in gare di andata e ritorno, oltre a giocare 4 gare contro le partecipanti degli altri gironi, per un totale di 16 partite più due bye (riposi) in 18 giornate. Al vincitore regionale veniva assegnato uno specifico trofeo. Ai play-off erano qualificate le vincenti di ogni girone più le altre tre migliori squadre.













































Edizione
Australia
Nuova Zelanda
Sudafrica
Qualificate ai play-off
2011 Reds
Crusaders

Stormers

Blues, Waratahs, Sharks
2012
Reds
Chiefs
Stormers

Crusaders, Bulls, Sharks
2013
Brumbies
Chiefs
Bulls

Crusaders, Reds, Cheetahs
2014 Waratahs
Crusaders

Sharks

Brumbies, Chiefs, Highlanders
2015
Waratahs

Hurricanes

Stormers

Highlanders, Chiefs, Brumbies

Dal 2016 l'aumento a 18 squadre aumentò il numero di conference a 4, con la divisione in due gironi distinti della Conference Sudafricana. Le partecipanti della stessa conference si sfidavano in partite di andata e ritorno e almeno una volta con tutte le squadre delle altre conference. Ai play-off si qualificavano le 4 vincitrici di ogni conference, le 3 migliori non vincitrici di conference del Gruppo Australasia e la miglior non vincitrice di conference del Gruppo Sud Africa secondo la classifica dei gruppi. Le classifiche dei gruppi sono state stilate considerando ai primi due posti le vincitrici di conference indipendentemente dai punti effettivi.



























Edizione
Australia
Nuova Zelanda
Sudafrica
Sudafrica 2
Qualificate ai play-off
2016
Brumbies
Hurricanes
Stormers

Lions

Highlanders, Chiefs, Crusaders, Sharks
2017
Brumbies
Crusaders
Stormers

Lions

Hurricanes, Chiefs, Highlanders, Sharks

Dalla stagione 2018 si ritorna al classico formato con tre conference. La riduzione da 18 a 15 squadre permette ad ogni squadra di incontrare tutte quelle del suo girone due volte (andata e ritorno), quattro squadre di un girone in casa propria e altre quattro del terzo girone fuori casa, per un totale di 16 incontri più due bye (riposi). Le otto qualificate ai play-off sono le vincitrici delle tre conferences e le altre cinque squadre con più punti nella classifica generale, indipendentemente dalla conference di appartenenza.

















Edizione
Australia
Nuova Zelanda
Sudafrica
Qualificate ai play-off
2018
Waratahs

Crusaders

Lions

Hurricanes, Chiefs, Highlanders, Jaguares, Sharks


Trofei |


Il trofeo del Super 15 è in argento e riporta il logo della competizione su un globo situato su una spirare quadrupla. È alto 49 cm e pesa 2.8 kg[15]. È stato realizzato da Jens Hansen Gold and Silversmith (Nelson, Nuova Zelanda) con un lavoro durato due mesi.


Ci sono molti altri trofei in palio durante la competizione, come il Charles Anderson VC Memorial Cup tra Brumbies e Stormers, la Bob Templeton Cup tra Reds e Waratahs, il Gordon Hunter Memorial Trophy tra Blues ed Highlanders.



Record del Super Rugby |



Per squadre |




  • Più punti in un incontro: 96 – Crusaders (96-19 contro Waratahs), 2002


  • Meno punti: 0 – Hurricanes (0-11 contro Reds), 1999; Bulls (0-15 contro Brumbies), 1999 (0-29 contro Sharks),1999 (0-23 contro Highlanders), 2005; Cats (0-64 contro Brumbies), 2000; Brumbies (0-17 contro Blues), 2006; Reds (0-36 contro Brumbies), 2007 (0-29 contro Brumbies), 2015; Force (0-53 contro Crusaders), 2006; Crusaders (0-6 contro Highlanders), 2009; Stormers (0-22 contro Crusaders),2009, Highlanders (0-33 contro Stormers), 2011, (0-17 contro Crusaders) 2017; Rebels (0-43 contro Waratahs),2015; Kings (0-53 contro Sharks), 2016; Sharks (0-41 contro Hurricanes), 2016.


  • Punteggio più basso: 6 (Highlanders - Crusaiders 6-0, 2009)


  • Punteggio più alto:: 137 (Chiefs - Lions 72–65, 2010)


  • Maggior scarto 89 (Bulls - Reds 92-3, 2007)


  • Più punti in trasferta: 60 – Blues (60-7 contro Hurricanes, 2002)


  • Vittorie consecutive: 16 – Crusaders, 2005/06


  • Sconfitte consecutive: 17 – Lions, 2009/10/11


  • Vittorie consecutive in casa: 26 – Crusaders, 2004-2007


  • Più mete in un match: 14 – Crusaders (contro Waratahs), 2002


  • Più mete in un anno: 71 – Crusaders, 2005


  • Meno mete in una stagione: 13 – Lions, 2007


  • Più vittorie in un anno: 14 – Crusaders, 2017 regular season


  • Meno vittorie in un anno: 0 – Bulls, 2002 regular season



Record individuali |



In una partita |




  • Punti: 50 – Gavin Lawless, Sharks


  • Mete: 4 – Joe Roff, Brumbies; Gavin Lawless e Stefan Terblanche, Sharks; Joeli Vidiri, Doug Howlett e Mils Muliaina, Blues; Caleb Ralph, Crusaders; Sitiveni Sivivatu, Chiefs


  • Trasformazioni: 13 – Andrew Mehrtens, Crusaders


  • Punizioni: 9 – Elton Jantjies, Lions



Carriera |




  • Punti: 1708 – Dan Carter, Crusaders


  • Mete: 59 Doug Howlett, Blues


  • Trasformazioni: 148 – Matt Burke, Waratahs


  • Punizioni: 202 – Andrew Mehrtens, Crusaders



Stagione |




  • Punti: 263 – Morné Steyn, Bulls, 2010


  • Mete: 15 - Joe Roff, Brumbies, 1997; Rico Gear, Crusaders, 2005


  • Trasformazioni: 51 – Stirling Mortlock, Brumbies, 2004


  • Punizioni: 51 – Morné Steyn, Bulls, 2010


  • Drop: 11 - Morné Steyn, Bulls, 2009



Rivalità |


All'interno del Super Rugby esistono molte rivalità, alcune derivate dalle rispettive franchigie di Currie Cup o di Mitre 10, altre formatesi in seguito.



Sudafrica Sudafrica |


Bulls - Sharks, Durban contro Pretoria, uno scontro tra le due anime bianche del Sudafrica, inglese e afrikaans. La rivalità si è rafforzata notevolmente nel 2007, quando i Bulls vinsero il Super 14 ai danni proprio degli Sharks con una meta all'ultimo minuto di Bryan Habana.


Bulls - Stormers


Sharks - Stormers



Australia Australia |


Brumbies - Reds


Brumbies - Waratahs, lo scontro tra la capitale (Canberra) e la principale città australiana, entrambi roccaforti del rugby a XV nel paese. Le due città sono inoltre vicine (286 km) per gli standard australiani.


Reds - Waratahs, una delle rivalità più antiche, presente più nel rugby league, con il famoso State of Origin, da cui è arrivata al Super Rugby.



Nuova Zelanda Nuova Zelanda |


Blues - Chiefs, la cosiddetta "Battle of the Bombays", dal nome di una tradizionale regata disputata ogni anno tra l'università di Auckland e quella del Waikato. Dal momento che la parte meridionale di Auckland è già territorio pertinente alla franchigia di Hamilton questa sfida si può considerare alla stregua di una stracittadina.


Blues - Crusaders, forte soprattutto negli anni '90, quando le due squadre vinsero 7 degli 8 titoli tra il 1996 e il 2003, oggi è meno sentita, ma continua ad esistere. Vi furono due finalissime tra queste due franchigie, nel 1998 (vittoria Crusaders) e nel 2003 (vittoria Blues).


Blues - Hurricanes, lo scontro tra le due città più grandi della Nuova Zelanda. Da un lato Auckland, capitale economica e più popolosa, dall'altro Wellington, capitale politica.


Chiefs - Crusaders, soprattutto negli anni '10 del XXI secolo, quando le squadre si affrontano per ben tre volte in semifinale.


Crusaders - Highlanders, il derby dell'isola del Sud. La rivalità si attesta anche a livello universitario tra le due università più antiche del paese, Canterbury da un lato, Otago dall'altro.


Crusaders - Hurricanes, derby dello stretto di Cook. Nel 2006 la finalissima, giocata in una nebbia fittissima, premiò i Crusaders, dando nuova linfa ai confronti tra le due squadre.



Internazionali |


Highlanders - Jaguares



Storiche |


Reds - Western Force


Rebels - Western Force, originatasi nel 2005, quando l'allargamento a una nuova franchigia australiana a partire dalla stagione successiva mette di fronte le proposte di Melbourne e Perth. Sarà la capitale del Western Australia a spuntarla. La rivalità si riacutizza nel 2017, quando una delle due squadre dev'essere tagliata dal campionato a partire dall'anno successivo. Sarà la franchigia del Victoria a sopravvivere.



Competizioni "domestiche" |


Ogni nazione ha una serie di competizioni nazionali con squadre che confluiscono nelle franchigie del Super 15.
Inizialmente il Sud Africa utilizzò le squadre partecipanti alla Currie Cup anziché creare delle squadre ad "hoc". Oggi però la Currie Cup corrisponde al terzo livello rugbistico in Sud Africa, dopo la nazionale e il Super-Rugby. La Currie Cup si svolge dopo la fine del Super 15 tra 15 squadre provinciali le cui cinque principali Blue Bulls, Golden Lions, Natal Sharks, Free State Cheetahs e Western Province contribuiscono maggiormente a dare giocatori alle squadre del Super 15.


In Nuova Zelanda la ITM Cup è il più importante torneo dove le rispettive unioni provinciali (27) sono raggruppate in due divisioni.


Attualmente in Australia ogni stato ha un proprio campionato per club. Nel 2007 fu lanciato il Campionato nazionale per club, chiamato “Mazda Australian Rugby Championship” con lo scopo di colmare la differenza tra il Super 15 e il rugby di club ed è simile alla Currie Cup e alla Air New Zealand Cup. Questo campionato sostituì l'Australian Provincial Championship.
Al campionato hanno partecipato otto team: Sydney Fleet, Central Coast Rays, Western Sydney Rams (dal Nuovo Galles del Sud), Ballymore Tornadoes, East Coast Aces (dal Queensland), Perth Spirits (dall'Australia Occidentale), Melbourne Rebels (dal Vittoria) e Canberra Vikings (dal Territorio della Capitale).[16]
La competizione prevedeva un formato a girone all'italiana di sola andata. Le migliori quattro squadre classificate si qualificavano per le semifinali e le vincenti disputavano la finale. A causa della difficile situazione finanziaria tale campionato non ebbe seguito nel 2008. Nel 2014 venne istituito il nuovo National Rugby Championship.



Media |


Il Super Rugby è trasmesso da M-Net in Sudafrica, SKY Network Television in Nuova Zelanda, e FOX Sports in Australia. Nel 2004, Seven Network, che investe molto nel rugby a 15, disse di non avere interesse in una competizione creata per la pay-TV[17]
Esiste anche un grosso problema relativo ai differenti fusi orari che rendono difficili per i fan seguire le partite delle proprie squadre, impegnate in trasferta.
Il Super Rugby è trasmesso oggi in oltre 40 paesi, tra cui l'Italia (SKY Italia).



Note |




  1. ^ (EN) Super 14 to be broadcast into 41 countries, su globalsuper14.com. URL consultato il 22 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2011).


  2. ^ More for players in new SANZAR deal, su worldcupweb.com. URL consultato il 17 luglio.


  3. ^ All Blacks pulled out of the Super 14, planet-rugby.com, 20 agosto 2006. URL consultato il 24 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).


  4. ^ Henry reveals his 'World Cup team', planet-rugby.com, 11 settembre 2006. URL consultato il 24 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2008).


  5. ^ David Leggat, Getting the balance in Super 14, nzherald.co.nz, 22 settembre 2006. URL consultato il 24 settembre 2006.


  6. ^ (EN) Hurricanes win first Super Rugby title after beating Lions 20-3 in final, in Fox Sports, 6 agosto 2016. URL consultato il 17 marzo 2017.


  7. ^ Bail out! ARU set to take over Force, su dailytelegraph.com.au, 24 marzo 2016. URL consultato il 17 marzo 2017.


  8. ^ Australian Rugby Union to axe Western Force or Melbourne within three days Nine's Wide World of Sports 10 April 2017


  9. ^ (EN) Pro14 rugby: Who are the Cheetahs and Southern Kings?, in BBC Sport, 2 agosto 2017. URL consultato il 23 agosto 2017.


  10. ^ (EN) Australian Rugby Union, ARU TO DISCONTINUE WESTERN FORCE SUPER RUGBY LICENCE, su www.aru.com.au. URL consultato il 23 agosto 2017.


  11. ^ (EN) Noel Burland, Bring back the original Super Rugby format, in Stuff.co.nz, 21 settembre 2016. URL consultato il 17 marzo 2017.


  12. ^ It is official: Spears shafted, in rugbyrugby.com. URL consultato il 19 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2011).


  13. ^ Spears' CEO to be held accountable, su rugbyrugby.com. URL consultato il 10 aprile (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2013).


  14. ^ Spears abandon their Super conquest, in Planet Rugby, 16 novembre 2006. URL consultato il 22 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2012).


  15. ^ Media Release, jenshansen.com, 8 febbraio 2006. URL consultato il 28 gennaio 2007.


  16. ^ Mazda Australian Rugby Championship, Australian Rugby (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2007).


  17. ^ Ten lands World Cup rights, su The Sydney Morning Herald. URL consultato il 18 settembre (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2007).



Bibliografia |



  • Phil Gifford, The Passion - The Stories Behind 125 years of Canterbury Rugby, Wilson Scott Publishing, 2004, ISBN 0-9582535-1-X.

  • Bob Howitt, SANZAR Saga - Ten Years of Super 12 and Tri-Nations Rugby, Harper Collins Publishers, 2005, ISBN 1-86950-566-2.

  • Matt McIlraith, Ten Years of Super 12, Hodder Moa, 2005, ISBN 1-86971-025-8.



Voci correlate |



  • Cronologia del rugby a 15

  • Currie Cup

  • ITM Cup

  • Australian Rugby Championship

  • Australian Provincial Championship



Altri progetti |



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  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Super Rugby


Collegamenti esterni |



  • sito ufficiale Super 14 - notizie, squadre, classifiche, ecc., su super14.com.

  • FOX Sports australiana sezione Super 14, su foxsports.com.au.

  • Super 14 su itsrugby.co.uk, su itsrugby.co.uk.

  • notizie su Planet Rugby, su planet-rugby.com.

  • Super 14 su scrum.com, su scrum.com.


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