Cogolo









































































Cogolo
frazione

Cogolo – Veduta
Cogolo in Val di Peio
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Coat of arms of Trentino-South Tyrol.svg Trentino-Alto Adige
Provincia
Trentino CoA.svg Trento
Comune
Peio-Stemma.png Peio
Territorio
Coordinate
46°21′09.07″N 10°41′34.15″E / 46.35252°N 10.69282°E46.35252; 10.69282 (Cogolo)Coordinate: 46°21′09.07″N 10°41′34.15″E / 46.35252°N 10.69282°E46.35252; 10.69282 (Cogolo)
Altitudine 1 172 m s.l.m.
Abitanti 774 (2001)
Altre informazioni
Cod. postale 38024
Prefisso 0463
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
022826
Cod. catastale C825
Nome abitanti cogolesi (pasolòti)
Patrono santi Filippo e Giacomo
Giorno festivo 3 maggio
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Cogolo

Cogolo



Cogolo (IPA: /ˈkoɡolo/, Cógol in solandro[1][2]) è una frazione del comune italiano di Peio, del quale costituisce il capoluogo, nella provincia autonoma di Trento, in Trentino-Alto Adige.
Fino al 1928 è stato comune autonomo, è stato poi unito agli altri comuni presenti in valle per formare il nuovo comune di Peio.


È la sede del settore trentino del Parco nazionale dello Stelvio.




Indice






  • 1 Geografia fisica


  • 2 Origine del nome


  • 3 Monumenti e luoghi d'interesse


  • 4 Galleria d'immagini


  • 5 Note


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Geografia fisica |


Il centro abitato si sviluppa sul versante destro della Val di Peio a circa 1 200 metri di altitudine. Si trova nel fondovalle della medesima valle, ai piedi della catena montuosa dell'Ortles-Cevedale che presenta numerose cime oltre i 3 500 metri tra cui il Monte Vioz.


È attraversato dal torrente Noce che nasce dalla confluenza di due rami, il Noce Nero, che nasce dalle nevi del Corno dei Tre Signori, ed il Noce Bianco, che nasce dalla Vedretta Rossa. Il Noce Nero dopo 15 km forma il lago artificiale di Pian Palù, uno dei bacini che alimenta la centrale idroelettrica "Dolomiti Enel" in località Pònt. Il Noce Bianco, che nasce dal ghiacciaio della Vedretta Rossa che riceve dopo circa 10 km le acque del Rio Careser, che discende dal lago artificiale omonimo, l'altro bacino che alimenta la suddetta centrale. Il torrente Noce si forma a Cogolo, appena prima dello stabilimento di imbottigliamento dell'acqua Pejo.



Origine del nome |


Il nome del paese significa "ciottolo liscio e rotondo",[3] pietra bianca, usata nella composizione del vetro e come decorazione.
Localmente, gli abitanti del paese vengono soprannominati pasolòti. Questo soprannome deriva da un uso alimentare della gente del posto. Era usanza seminare le rape nel campo ove si era raccolta la segale. Le rape contribuivano all'alimentazione umana assieme ai vari altri prodotti della terra. Le rape piccole o piccolissime venivano accantonate come cibo per i maiali. Queste piccole rape appassivano e venivano chiamate «pasolòti», buone da mangiare anche per chi, nei tempi di miseria, aveva sempre fame.



Monumenti e luoghi d'interesse |


Di grande importantanza sono la chiesa dedicata ai Santi Filippo e Giacomo ed il vicino palazzo Migazzi. La prima, antecedente al XIV secolo, nel corso del tempo ha subito numerose ricostruzioni a causa di incendi e ingrandimenti.
Il paese ospita inoltre la sede dell'imbottigliamento dell'acqua Pejo, attiva dal 1952, che utilizza l'acqua minerale che sgorga da una sorgente posta a circa 1400 metri di altitudine nel centro turistico di Peio Fonti, ai piedi del gruppo montuoso dell'Ortles-Cevedale.
Uscendo dal paese, in direzione Malga Mare, possiamo visitare la centrale idroelettrica di Pont. Questa centrale sfrutta l'acqua proveniente dai laghi in quota Pian Palù e Careser. Questi ultimi due sono facilmente raggiungibile mediante percorsi escursionistici ben segnalati.
Il percorso per arrivare al primo, situato a circa 1800 metri, parte dal rifugio Fontanino; mentre arriviamo al secondo partendo da Malga Mare (2000 metri) attraverso un sentiero diretto oppure seguendo il noto percorso ad anello "Giro dei Laghi" che sale fino al Rifugio Larcher al Cevedale situato a 2600 metri, per poi proseguire un intinerario in quota che porta fino al Lago del Careser che si trova a 2600 metri.




Il lago di Pian Palù nel Parco nazionale dello Stelvio


Nota località turistica sia estiva che invernale offre numerosi sentieri immersi nella natura e un discreto comprensorio sciistico.



Galleria d'immagini |




Note |




  1. ^ Giulia Mastrelli Anzilotti, I nomi locali della Val di Peio, Firenze, Olschki, 1987.


  2. ^ Enrico Quaresima, Vocabolario anaunico e solandro, Firenze, Leo S. Olschki, 1991 [1964], p. XXV, ISBN 88-222-0754-8.


  3. ^ Grande Dizionario Italiano, grandidizionari.it. URL consultato il 24 novembre 2015.



Altri progetti |



Altri progetti


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Collegamenti esterni |


  • Val di Pejo, su visitvaldipejo.it. URL consultato il 31 gennaio 2018.


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