Franco Bitossi




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Franco Bitossi

Franco bitossi.jpg




Nazionalità

Italia Italia

Ciclismo Cycling (road) pictogram.svg
Specialità

Strada, ciclocross
Ritirato
1978
Carriera
Squadre di club
1961-1962
Philco
1963-1965
Springoil
1966-1972
Filotex
1973
Sammontana
1974-1975
Scic
1976
Zonca
1977
Vibor
1978
Gis Gelati
Nazionale
1966-1977
Italia Italia
Palmarès

Gnome-emblem-web.svg Mondiali
Argento Gap 1972
In linea
Bronzo San Cristobal 1977
In linea
 

Franco Bitossi (Carmignano, 1º settembre 1940) è un ex ciclista su strada e ciclocrossista italiano.
Professionista dal 1961 al 1978, vinse ventuno tappe al Giro d'Italia e quattro al Tour de France; nel suo palmarès anche due edizioni del Giro di Lombardia, due Giri dell'Emilia, e la medaglia d'argento ai campionati del mondo 1972 e quella di bronzo nell'edizione 1977.


Era soprannominato "Cuore matto", nomignolo originato da improvvisi attacchi di tachicardia[1] che spesso lo costringevano a fermarsi in corsa. Ebbe tuttavia una carriera di alto livello, tanto nelle corse in linea quanto in quelle a tappe, conseguendo in totale 171 vittorie.




Indice






  • 1 Carriera


    • 1.1 Prima parte della carriera


    • 1.2 Il mondiale di Gap e la "seconda giovinezza"




  • 2 Palmarès


    • 2.1 Strada


      • 2.1.1 Altri successi




    • 2.2 Ciclocross




  • 3 Piazzamenti


    • 3.1 Grandi Giri


    • 3.2 Classiche monumento


    • 3.3 Competizioni mondiali




  • 4 Riconoscimenti


  • 5 Note


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Carriera |



Prima parte della carriera |


Iniziò la carriera di ciclista nel 1957 riportando dieci vittorie nella categoria allievi. Dal 1959 al 1961 corse come dilettante riportando ventuno vittorie; passò professionista nel 1961. Nei primi anni da professionista arrivarono poche vittorie: la prima corsa vinta fu una tappa della Tre Giorni del Sud, con la maglia della Philco, nel 1961. Nei due anni successivi non riuscì quasi mai ad arrivare al traguardo nelle corse disputate in Italia. Lo penalizzarono il carattere fortemente emotivo e la lieve cardiopatia che ne condizionava le prestazioni sportive e lo costrinse molte volte al ritiro.


Fu nel 1964 che Bitossi si mise definitivamente in luce. Correndo con la formazione Springoil-Fuchs al Giro d'Italia vinse quattro tappe tra le quali la Cuneo-Pinerolo; per altre quattro volte arrivò secondo cogliendo a Milano la decima posizione nella classifica finale. Per tre anni consecutivi (1964, 1965 e 1966) vinse la "maglia verde" come leader della speciale classifica di miglior scalatore del Giro d'Italia. Nel 1965, ormai stabilmente nelle formazioni nazionali ai mondiali, passò alla squadra pratese Filotex, diretta da Waldemaro Bartolozzi. In quell'anno conseguì la vittoria del Tour de Suisse (con due successi parziali) e del Campionato di Zurigo 1965. Partecipò al Giro d'Italia cogliendo il settimo posto nella classifica finale oltre ad una vittoria di tappa.


Il 1966 fu l'anno della definitiva consacrazione: vinse due tappe sia al Giro d'Italia (ottavo nella classifica finale) sia al Tour de France (diciassettesimo nella classifica finale), nonché la Coppa Sabatini. Gli organizzatori di circuiti lo invitano a numerose competizioni .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}e la sua popolarità crebbe anche tra il pubblico europeo.[senza fonte] Nel 1967 vinse la Tirreno-Adriatico, il Giro di Lombardia e la Coppa Agostoni, oltre a cogliere il terzo posto nella Milano-Sanremo. Partecipò inoltre al Giro d'Italia cogliendo il quindicesimo posto nella classifica finale oltre ad una vittoria di tappa.


Ormai nella piena maturità agonistica, nel 1968 vinse ancora due tappe sia al Giro d'Italia (nono nella classifica finale) sia al Tour de France dove terminò ottavo nella classifica finale e vinse la classifica a punti (primo italiano ad indossare la maglia verde a Parigi), arrivando anche secondo nella classifica della montagna; inoltre vinse di nuovo il Campionato di Zurigo e la Coppa Sabatini e si aggiudicò anche la Coppa Bernocchi. Ai campionati del mondo di Imola, vinti da Vittorio Adorni, Bitossi dovette ritardare il suo attacco per non disturbare la fuga del suo compagno di squadra; nel finale arrivò quarto.


Nel 1969 vinse la classifica a punti al Giro indossando fino al termine la maglia ciclamino e vincendo due tappe. A Milano colse la decima posizione in classifica finale. Nel 1970 fu campione italiano e vinse tra l'altro quattro tappe al Giro (ove fu settimo con nuovamente indosso la maglia ciclamino) e la Vuelta a Catalunya; fu settimo anche al Tour de Suisse, dove vinse due tappe e la classifica a punti. Ricevette alcuni importanti premi: il San Silvestro d'oro, il Cougnet ed il Tuttosport. Confermò il titolo di campione italiano anche nel 1971, vincendo la prova unica al Gran Premio Industria e Commercio di Prato. Vinse nuovamente il Giro di Lombardia.



Il mondiale di Gap e la "seconda giovinezza" |


Nel 1972 Bitossi fu protagonista dello sfortunato epilogo dei campionati del mondo a Gap, in Francia. Nei chilometri finali era in testa alla corsa con altri sei corridori: Michele Dancelli, Marino Basso, Eddy Merckx, Cyrille Guimard, Joop Zoetemelk e Leif Mortensen. Gli italiani controllavano la gara, essendo Dancelli e Basso i due migliori velocisti del lotto. A quattro chilometri dall'arrivo, il francese Guimard provò una fuga e Bitossi lo seguì per marcarlo, visto che Guimard era pericoloso e veloce. Vedendo che Bitossi non collaborava alla fuga, Guimard rallentò.


In un'intervista Bitossi ha poi ricordato quel momento: «Ero fresco perché stavo alla ruota del francese. Ho pensato: Merckx è un amico di Guimard e non si sta dannando per inseguirlo. Dancelli e Basso sono italiani e quindi non stanno inseguendo. Guimard è stanco. Solo Zoetemelk e Mortensen potrebbero opporsi, ma sono in minoranza». Così Bitossi scattò e si sbarazzò facilmente di Guimard. A 1.300 metri dall'arrivo, il corridore azzurro si voltò e vide il gruppetto a 300 metri. Lungo il rettilineo finale in leggera salita Zoetemelk, Guimard e Merckx lanciarono l'inseguimento, Bitossi si voltò a ripetizione e cambiò più volte rapporto nel tentativo di trovare la cadenza giusta, mentre il vento contrario ne rallentava ulteriormente la marcia. Fu raggiunto proprio sul traguardo dal gruppo guidato dall'azzurro Basso, che lo superò sulla linea lasciandogli la medaglia d'argento.


Nel 1973, ormai trentatreenne, lasciò la Filotex per approdare alla Sammontana, ma le vittorie non erano finite ed il ciclista toscano fu protagonista vincendo quell'anno i Giri del Veneto e dell'Emilia. L'anno successivo venne ingaggiato dalla Scic, con la quale partecipò per la prima volta alle classiche del Nord, dove non sfigurò cogliendo qualche piazzamento. Tornò a partecipare alle corse a tappe: vinse quattro tappe al Tour de Suisse e tre al Giro d'Italia, dove si piazzò al nono posto e colse il secondo posto nella classifica a punti.


Nel 1976 con la squadra Zonca-Santini tornò a vincere il campionato italiano e una tappa al Giro ed alla Parigi-Nizza. Nell'anno seguente cambiò ancora squadra, approdando alla Vibor, con la quale vinse il Gran Premio Città di Camaiore ed alcune competizioni minori. Esordì nel ciclocross, cogliendo un'affermazione nei campionati italiani. Nello stesso anno, convocato ancora in Nazionale, Bitossi conquistò la medaglia di bronzo ai mondiali di San Cristóbal, in Venezuela. Chiuse la stagione con un terzo posto al Giro di Lombardia.


Bitossi terminò la sua carriera nel 1978 dopo la stagione con la Gis Gelati, durante la quale vinse ancora due gare riconfermando inoltre il titolo di campione italiano nel ciclocross.



Palmarès |



Strada |









  • 1960 (dilettanti)

Coppa Giulio Burci


  • 1961 (Philco, due vittorie)


Coppa Città del Marmo

2ª tappa, 1ª semitappa Tre Giorni del Sud (Campobasso > Termoli)



  • 1962 (Philco, una vittoria)

Gran Premio Vivaisti Cenaiesi


  • 1964 (Springoil, quattro vittorie)


3ª tappa Giro d'Italia (Brescia > San Pellegrino)

16ª tappa Giro d'Italia (Montepulciano > Livorno)

17ª tappa Giro d'Italia (Livorno > Santa Margherita Ligure)

20ª tappa Giro d'Italia (Cuneo > Pinerolo)



  • 1965 (Springoil, sei vittorie)


Meisterschaft von Zürich

21ª tappa Giro d'Italia (Bormio > Brescia)

2ª tappa Tour de Suisse (Basilea > Wohlen)

5ª tappa Tour de Suisse (Siebnen > Bellinzona)

Classifica generale Tour de Suisse

Giro del Lazio



  • 1966 (Filotex, dieci vittorie)


Gran Premio Ofmega

1ª tappa, 1ª semitappa Tour de Romandie (Ginevra > Nyon)

1ª tappa, 2ª semitappa Tour de Romandie (Nyon > Haute Nandaz)

4ª tappa Tour de Romandie (La Chaux-de-Fonds > Losanna)

14ª tappa Giro d'Italia (Parma > Arona)

16ª tappa Giro d'Italia (Brescia > Bezzecca)

5ª tappa Tour de France (Dieppe > Caen)

17ª tappa Tour de France (Briançon > Torino)

Trofeo Omega Sarezzo

Coppa Sabatini



  • 1967 (Filotex, sette vittorie)


Trofeo Laigueglia

1ª tappa Tirreno-Adriatico (Santa Marinella > Fiuggi)

Classifica generale Tirreno-Adriatico

Tour des 4 Cantons

7ª tappa Giro d'Italia (Catania > Etna)

Coppa Agostoni

Giro di Lombardia



  • 1968 (Filotex, tredici vittorie)


8ª tappa Giro di Sardegna

Sassari-Cagliari

Milano-Torino

4ª tappa Tirreno-Adriatico (Pescasseroli > San Benedetto del Tronto)

Giro di Toscana

Meisterschaft von Zürich

17ª tappa Giro d'Italia (San Marino > Foligno)

21ª tappa Giro d'Italia (Rocca di Cambio > Blockhaus)

Coppa Bernocchi

Gran Premio Valsassina

7ª tappa Tour de France (Albi > Aurillac)

16ª tappa Tour de France (Lorient > Nantes)

Coppa Sabatini



  • 1969 (Filotex, otto vittorie)


1ª tappa Tirreno-Adriatico (Bracciano > Fiuggi)

2ª tappa Tirreno-Adriatico (Fiuggi > Alatri)

Gran Premio di Montelupo

11ª tappa Giro d'Italia (Campobasso > Scanno)

14ª tappa Giro d'Italia (Senigallia > San Marino)

7ª tappa Volta Ciclista a Catalunya (Barcellona > Sant Hilari Sacalm)

8ª tappa Volta Ciclista a Catalunya (Sant Hilari Sacalm > Manresa)

Coppa Agostoni






  • 1970 (Filotex, diciassette vittorie)


Giro di Campania

2ª tappa Tour de Romandie (Ovronnaz > Les Diablerets)

1ª tappa Giro d'Italia (San Pellegrino Terme > Biandronno)

3ª tappa Giro d'Italia (Saint-Vincent > Aosta)

17ª tappa Giro d'Italia (Lido di Jesolo > Arta Terme)

19ª tappa Giro d'Italia (Rocca Pietore > Dobbiaco)

1ª tappa Tour de Suisse (Murten > Liestal)

3ª tappa Tour de Suisse (Bazenheid > Arosa)


Giro del Veneto (valido come Campionato italiano)


Campionati italiani, Prova in linea

Gran premio di Tarquinia

Giro delle Tre province - Camucia

1ª tappa Vuelta a Catalunya (Manresa > Tarragona)

Classifica generale Vuelta a Catalunya

Giro dell'Emilia

Giro di Lombardia

prova A Travers Lausanne



  • 1971 (Filotex, sette vittorie)


3ª tappa Parigi-Nizza (Autun > Saint-Étienne)

Giro di Romagna

1ª tappa, 2ª semitappa Tour de Romandie (Losanna > Estavayer-le-Lac)

15ª tappa Giro d'Italia (Bibione > Lubiana)


Gran Premio Industria e Commercio di Prato (valido come Campionato italiano)


Campionati italiani, Prova in linea

Coppa Agostoni



  • 1972 (Filotex, tre vittorie)


Giro della Provincia di Reggio Calabria

Giro di Campania

Classifica generale Giro di Puglia



  • 1973 (Sammontana, quattro vittorie)


8ª tappa Giro di Sardegna

Giro del Veneto

Giro dell'Emilia

Gran Premio di Mendrisio



  • 1974 (Scic, undici vittorie)


Grand Prix de Cannes

4ª tappa Tirreno-Adriatico (San Benedetto del Tronto > Civitanova Marche)

Giro di Romagna

6ª tappa Giro d'Italia (Taranto > Foggia)

8ª tappa Giro d'Italia (Chieti > Macerata)

18ª tappa Giro d'Italia (Iseo > Sella Valsugana)

3ª tappa Tour de Suisse (Eschenbach > Lenzerheide)

4ª tappa Tour de Suisse (Lenzerheide > Tgantieni, cronometro)

7ª tappa Tour de Suisse (Naters > Losanna)

10ª tappa Tour de Suisse (Fislisbach > Olten)

Trofeo Matteotti



  • 1975 (Scic, cinque vittorie)


4ª tappa Tour Méditerranéen

5ª tappa Tour Méditerranéen

3ª tappa Parigi-Nizza (Cuisery > Saint-Étienne)

1ª tappa Giro di Puglia (Taranto > Mesagne)

15ª tappa Giro d'Italia (Forte dei Marmi > Arenzano)



  • 1976 (Zonca, cinque vittorie)


2ª tappa, 1ª semitappa Tour Méditerranéen

Trofeo Laigueglia

Giro del Friuli


Coppa Bernocchi (valida come Campionati italiani)


Campionati italiani, Prova in linea



  • 1977 (Vibor, una vittoria)

Gran Premio Città di Camaiore


  • 1978 (Gis Gelati, una vittoria)

2ª tappa Tirreno-Adriatico (Montecassino > Paglieta)





Altri successi |










  • 1964 (Springoil)


Classifica Gran premi della Montagna Giro d'Italia


  • 1965 (Springoil)


Classifica Gran premi della Montagna Giro d'Italia


  • 1966 (Filotex)



Classifica Gran Premi della Montagna Giro d'Italia

Issoire



  • 1968 (Filotex)



Classifica combinata Tour de France


Classifica a punti Tour de France

Chateau-Chinon

Moutiers-les-Mauxfaits

Le Havre



  • 1969 (Filotex)


Circuito di Gatteo a Mare

Circuito di Villamarina


Classifica a punti Giro d'Italia

Circuito di Larciano



  • 1970 (Filotex)


Biot

Circuito di San Piero a Sieve


Classifica a punti Giro d'Italia

Classifica a punti Tour de Suisse

Gran Premio di Castel San Giovanni

Circuito di Monsummano






Critérium cycliste international de Quillan

Classifica generale Trofeo Cougnet

Classifica a punti Vuelta a Catalunya

Circuito di Larciano



  • 1971 (Filotex)


Circuito di Clusone

Garancières-en-Beauce

Hyères-b

Monsummano

Montelupo-b

Bellariva-Rimini



  • 1972 (Filotex)


Col San Martino

Cotignola

Monte a Egola

Rocca di Roffeno

Gran Premio dell'Industria in Belmonte Piceno

Ambarès



  • 1973 (Sammontana)


Cotignola

Gran Premio Marina di Massa - Pian della Fioba

Hyon - Mons

Larciano

Gran Premio di Mendrisio

Moorsele






  • 1974 (Scic)


Calenzano

Commentry

Galuzzo

Monsummano

Viarregio

Voghera

Tienen



  • 1975 (Scic)

Tavarnelle-b


  • 1976 (Zonca)


Castelfranco Veneto

Garbagnate

Molteno

Porcari di Lucca

Grote Prijs Raf Jonckheere - Westrozebeke

Vittolini



  • 1977 (Vibor)


Arco

Gran Premio di Cecina

Laterina

Luzzara

Scarlino



  • 1978 (Gis Gelati)

Pescara





Ciclocross |


  • 1977

Campionati italiani

  • 1978

Campionati italiani


Piazzamenti |



Grandi Giri |








  • Giro d'Italia



1963: 28º


1964: 10º


1965: 7º


1966: 8º


1967: 15º


1968: 9º


1969: 10º


1970: 7º


1971: 23º


1972: ritirato (14ª tappa)


1973: ritirato (20ª tappa)


1974: 9º


1975: 26º


1976: ritirato (non partito 7ª tappa)


1977: 73º


1978: ritirato (non partito 12ª tappa)





  • Tour de France



1966: 17º


1968: 8º






Classiche monumento |










  • Milano-Sanremo



1963: 71º


1965: 24º


1966: 43º


1967: 3º


1968: 67º


1969: 90º


1970: 44º


1971: 39º


1972: 39º


1973: 11º


1974: 4º


1975: 43º


1976: 73º


1978: 26º





  • Giro delle Fiandre


1969: 4º




  • Liegi-Bastogne-Liegi



1967: 10º


1969: 14º





  • Giro di Lombardia



1964: 15º


1965: 4º


1966: ritirato


1967: vincitore


1968: 2º


1969: 3º


1970: vincitore


1971: 2º


1972: 9º


1973: 9º


1974: 8º


1976: 8º


1977: 3º






Competizioni mondiali |


  • Campionati del mondo



Nürburgring 1966 - In linea: ritirato


Imola 1968 - In linea: 4º


Zolder 1969 - In linea: ritirato


Leicester 1970 - In linea: 9º


Mendrisio 1971 - In linea: 16º


Gap 1972 - In linea: 2º


Barcellona 1973 - In linea: 14º


Montreal 1974 - In linea: ritirato


San Cristóbal 1977 - In linea: 3º



Riconoscimenti |




  • San Silvestro d'Oro nel 1968, 1970


  • Trofeo Tuttosport nel 1970


  • Trofeo Corriere della sera nel 1974


  • Premio Grandi Ex dell'Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti nel 2003



Note |




  1. ^ Gianni Brera, L'Anticavallo. Sulle strade del Tour e del Giro, Milano, Baldini & Castoldi, 1997, p. 146, ISBN 978-88-8089-142-0.



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |






  • Franco Bitossi, su sitodelciclismo.net, de Wielersite. Modifica su Wikidata


  • (DEENITNL) Franco Bitossi, su cyclebase.nl. Modifica su Wikidata


  • (FR) Franco Bitossi, su memoire-du-cyclisme.eu. Modifica su Wikidata


  • (ENESITFRNL) Franco Bitossi, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc. Modifica su Wikidata


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